Prestito personale

Delibera veloce

 

Cosa sta facendo il governo in materia di semplificazioni


Anche al fine di rispettare gli impegni del PNRR, il governo ha approvato centinaia di misure di semplificazione burocratica negli ultimi anni. Purtroppo, la natura e la portata di tali semplificazioni è difficile da valutare perché non è stato pubblicato il relativo elenco e, in generale, le informazioni pubbliche fornite finora sono limitate. Nel frattempo, un disegno di legge delega su ulteriori semplificazioni è in discussione in Parlamento, ma il processo di approvazione sembra essere lento. Vista l’importanza della semplificazione burocratica per facilitare gli investimenti delle imprese italiane, è auspicabile che: (i) il governo dia presto adeguata pubblicità a quello che è stato fatto (assumendo, cosa che non ci è possibile valutare, che le azioni intraprese siano effettivamente di rilevante entità) e (ii) sia accelerata l’approvazione del citato disegno di legge delega.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

* * *

La difficoltà con cui famiglie e imprese interagiscono con la Pubblica Amministrazione (PA) italiana è ben nota. Per esempio, riportando stime della Commissione Europea, il ministro della PA Zangrillo ha recentemente indicato in un’audizione parlamentare che il costo della burocrazia per le imprese italiane è di 43 miliardi di euro l’anno.[1]

Le misure di semplificazione burocratica sono state guidate negli ultimi anni, tra le altre cose, dagli impegni previsti dal PNRR.[2] Questa nota, che ha beneficiato di informazioni fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) della Presidenza del Consiglio (la struttura che supporta il ministro Zangrillo), presenta tali impegni, riassume quanto è stato fatto (anche se le informazioni in proposito sono limitate) e discute un disegno di legge delega che, anche al di là di quanto previsto dal PNRR, è volto a semplificare la burocrazia.

Gli impegni del PNRR relativi alla normativa nazionale [3]

In termini di semplificazione della normativa statale, il PNRR prevedeva originariamente di:

  1. Semplificare e digitalizzare, entro dicembre 2024, 200 procedure riguardanti energia, ambiente, edilizia, infrastrutture e commercio (questa azione era identificata nel PNRR con il codice M1C1-60);
  2. Semplificare e digitalizzare, entro giugno 2025, 50 procedure riguardanti anagrafe e stato civile, identità, domicilio digitale, disabilità e accesso ai servizi online (codice M1C1-61);
  3. Semplificare e digitalizzare un totale di 600 procedure entro giugno 2026, comprese quelle realizzate per il raggiungimento degli impegni ai punti 1 e 2, un obiettivo ampiamento pubblicizzato fin dall’inizio del PNRR (codice M1C1-63);[4]
  4. La creazione, entro giugno 2026, di un repertorio di tutte le procedure e dei relativi regimi amministrativi validi in Italia (sempre codice M1C1-63).

Per tali semplificazioni, era prevista una spesa di 734 milioni di euro (vedi link).

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Quali procedure sono state semplificate

Con la revisione del PNRR approvata a maggio 2025, la scadenza relativa al giugno 2025 è stata cancellata. Tuttavia, visto che è rimasto invariato l’impegno relativo al totale di 600 procedure da raggiungere entro giugno 2026, questa cancellazione ha comportato solo un rinvio delle relative semplificazioni, non una loro eliminazione.

È stato invece più che rispettato l’impegno relativo al dicembre 2024 (punto 1 sopra): al 31 dicembre 2024 sono state semplificate 261 procedure, di cui 160 in materia ambientale ed energetica, 23 nell’edilizia e riqualificazione urbana, 20 nelle infrastrutture di comunicazione elettronica e 58 in materia di avvio e gestione di attività economiche.[5]

Ma quali procedure sono state semplificate? Purtroppo, i documenti governativi non forniscono commenti approfonditi né, tanto meno, un elenco delle misure intraprese, che sono state introdotte, fra l’altro, non in un unico atto, ma in numerosi atti di diversa natura. Questo rende più difficile comprendere nel complesso l’entità della semplificazione. Ciò detto, riportiamo qui alcuni esempi che ci sono stati forniti dal DFP:

  • Artigianato – il DL 19/2024 (art. 12) stabilisce che l’avvio, la variazione, la sospensione, il subingresso e la cessazione di 45 attività artigiane non sono più soggetti a titoli abilitativi, segnalazione o comunicazione.[6] Gli artigiani interessati sono sollevati da adempimenti specifici (in genere uno SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività) connesso all’esercizio dell’attività, come era invece richiesto finora presso gli Sportelli Unici per le Attività Produttive di diversi comuni. Continuano però ad applicarsi “i regimi amministrativi previsti dalla normativa di settore per l’esercizio delle attività”, gli adempimenti previsti dalla legge 8 agosto 1985, n. 443 (legge quadro sull’artigianato; vedi link), e quelli previsti dalla normativa UE.
  • Agroalimentare – il DL 39/2023 ha eliminato la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) statale per la realizzazione di alcuni tipi di impianti di desalinizzazione con capacità pari o superiore a 200 litri al secondo;
  • Turismo – sono stati introdotti moduli unici e standardizzati per l’apertura e le variazioni di agenzia di viaggio e strutture alberghiere, e sono stati semplificati quelli relativi all’apertura delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta. Per queste due ultime procedure, la semplificazione consiste nell’aver eliminato la trasmissione della planimetria, nel caso questa sia già in possesso della PA;
  • Infrastrutture digitali – il DL 13/2023 ha comportato la digitalizzazione dell’istanza di installazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici. È stato anche ridotto da 90 a 60 giorni il termine di maturazione del silenzio-assenso per tale istanza.

La delega al Governo

Per dare maggiori poteri al Governo in materia di semplificazioni e raggiungere gli obiettivi del PNRR, il 9 gennaio 2024 è stato presentato in Parlamento il disegno di legge (DDL) 1640, che delega il Governo ad adottare le riforme necessarie per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in diversi settori:

  • Nel settore turistico, l’intervento dovrebbe semplificare le autorizzazioni attraverso un’unica istanza, evitando domande separate per l’esercizio di attività ricettive, la somministrazione di alimenti e bevande anche a non alloggiati, le attività di benessere e l’organizzazione di congressi;
  • In materia di disabilità, il DDL definisce princìpi e criteri per semplificare l’accesso a servizi, prestazioni, agevolazioni, autorizzazioni, concessioni e contributi, evitando che le persone con disabilità debbano ogni volta documentarla o sottoporsi a nuovi accertamenti già effettuati per altri fini;
  • In campo sanitario, tra le altre cose, si crea uno sportello unico doganale e dei controlli (SUDOCO);
  • In materia antincendio, si semplifica l’immissione sul mercato dei prodotti antincendio senza marcatura CE, sostituendo la previa autorizzazione per la loro commercializzazione con una certificazione dei requisiti di sicurezza prodotta dallo stesso fabbricante;
  • In materia di digitalizzazioni, si prevede l’ampliamento dell’accesso digitale a dati, documenti e servizi di interesse per i cittadini e la semplificazione dei servizi alla persona. Le procedure semplificate devono riguardare: la certificazione delle liste di leva, i certificati di stato civile online, le notifiche digitali e l’identità digitale.

Il DDL sta però procedendo lentamente, essendo dal 27 marzo 2024 bloccato in esame in Commissione I Affari Costituzionali e XII Affari Sociali della Camera.

 


[2] La scadenza per l’implementazione del PNRR, la cui ultima revisione è stata approvata dalla Commissione a maggio 2025, è fissata al 30 giugno 2026. Sull’avanzamento complessivo del PNRR si veda la nostra precedente nota “PNRR, un confronto con l’Eurozona”, gennaio 2025.

[3] Il PNRR prevedeva anche che, entro dicembre 2021, venissero reclutati 1.000 esperti per aiutare per 5 anni gli enti locali (regioni, provincie, comuni) a semplificare le proprie procedure (vedi link); questo è avvenuto entro la scadenza prevista. Secondo informazioni fornite dal DFP, anche grazie a questo sostegno gli enti locali avrebbero introdotto 460 misure di semplificazione. Il DFP, inoltre, è a lavoro per l’adeguamento (anche se non è chiaro cosa questo comporti) delle piattaforme SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) e degli Enti terzi coinvolti nei procedimenti agli standard di interoperabilità; oltre il 90% delle piattaforme comunali SUAP sarebbe in corso di adeguamento. 

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

[4] Vedi l’audizione del ministro Brunetta nell’aprile 2022 al link.

[6] L’elenco comprende, tra gli altri, artigiani che svolgono attività di carpentiere, muratore, scavatore, graphic designer, imbianchino, organizzatore di corsi professionali, piastrellista, posatore, sarto, biciclettaio, calzolaio, ceramista, costruttore di strumenti musicali, gelatiere, tappezziere, e vetraio.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio