Una nuova fase per la Politica Agricola Comune (PAC) prende forma con il recente pacchetto di semplificazioni approvato dalla Commissione Europea.
Il provvedimento arriva in risposta diretta alle proteste del mondo agricolo culminate nei mesi scorsi con le manifestazioni dei trattori a Bruxelles, e segna un passo importante verso una gestione più efficiente, meno burocratica e più orientata al supporto concreto degli agricoltori.
Riduzione degli oneri e più autonomia agli Stati
Tra le misure chiave spicca l’ampliamento del regime semplificato destinato ai piccoli agricoltori: la soglia minima dei pagamenti diretti viene raddoppiata da 1.250 a 2.500 euro, alleggerendo il peso della burocrazia per migliaia di microimprese agricole in tutta Europa.
PAC: dall’Europa arriva la svolta semplificazione per agricoltori e imprese agricole
Foto di: OmniTrattore.it
Anche gli Stati membri guadagnano più margine d’azione: potranno modificare i propri Piani Strategici Nazionali senza attendere il via libera preventivo di Bruxelles, salvo per interventi di grande portata. Una decisione che snellisce i processi e consente di rispondere con più rapidità ai bisogni locali.
Meno burocrazia, più competitività
Secondo le stime ufficiali, queste semplificazioni potrebbero generare un risparmio annuo di oltre 1,58 miliardi di euro per gli agricoltori europei e circa 210 milioni per le amministrazioni pubbliche. Un taglio netto agli obblighi amministrativi che, come riconosciuto dalla stessa Commissione, “spesso non riflettono la realtà delle attività agricole e scoraggiano gli investimenti”.
Particolarmente contestate nella precedente riforma erano le misure ambientali obbligatorie come la rotazione colturale forzata e la messa a riposo di parte dei terreni, oggi oggetto di revisione o abolizione.
Un nuovo pilastro per la gestione delle crisi
In vista della PAC post-2027, l’esecutivo europeo propone un terzo pilastro strutturale oltre ai classici aiuti diretti e allo sviluppo rurale: si tratta di un insieme di strumenti anticrisi pensati per affrontare con prontezza gli effetti sempre più frequenti dei cambiamenti climatici.
Misure innovative che puntano a rafforzare la resilienza del settore agricolo, sempre più soggetto a eventi estremi, siccità, alluvioni e instabilità di mercato.
Tra le misure chiave spicca l’ampliamento del regime semplificato destinato ai piccoli agricoltori: la soglia minima dei pagamenti diretti viene raddoppiata da 1.250 a 2.500 euro
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Coldiretti: “Passo avanti, ma attenzione alle risorse”
Le reazioni dal mondo agricolo non si sono fatte attendere. Coldiretti ha espresso un parere favorevole, soprattutto per il disaccoppiamento tra PAC e Green Deal, ma l’associazione ha anche espresso preoccupazione sull’utilizzo dei fondi agricoli per finanziare i nuovi strumenti di gestione delle crisi.
Ulteriore novità di rilievo è l’introduzione di linee di credito agevolate fino a 50.000 euro per i piccoli agricoltori, una misura pensata per favorire l’accesso ai finanziamenti e incentivare l’innovazione nelle microaziende rurali.
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