Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

«Una svolta che incoraggerà gli investitori»


Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Sindacati, nessuna certezza per i lavoratori ex Ilva

«Il testo condiviso tra Mimit ed enti locali pugliesi è un documento privo di tutele e certezze sotto ogni punto di vista per i lavoratori e le comunità interessate». Lo dichiara il segretario generale Uilm, Rocco Palombella. Giudizio negativo anche dei segretari generali della Fiom, Michele De Palma, che chiede una partecipazione pubblica nell’azienda e Fim, Ferdinando Uliano, che afferma come sia imprescindibile la realizzazione a Taranto del polo Dri per il preridotto. 

Urso, per l’ex Ilva una svolta che incoraggerà investitori

«Questa è una svolta che potrà incoraggiare gli investitori a manifestarsi con i loro piani industriali il rilancio della siderurgia, della riconversione, della conversione green». Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, a proposito della bozza di intesa per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto. «Oggi finalmente sappiamo – dice Urso – che c’è la squadra Italia unita per la prima volta nella storia di questa vicenda che dura da oltre 15 anni. Un accordo tra tutti i soggetti istituzionali, il governo nazionale, la Regione, gli enti locali, nel giocarsi la partita che è straordinariamente importante».

Ex Ilva: rinviata a settembre decisione su Dri a Taranto

Nell’intesa firmata oggi al Mimit sull’ex Ilva di Taranto si prevede che la decisione sul polo Dri saranno prese dopo il 15 settembre prossimo e successivamente si arriverà alla definizione di un accordo di programma. Come indicato nel documento, le parti «si impegnano a convocare una nuova riunione del tavolo in data successiva al 15 settembre – termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti – per esaminare le prime evidenze della Procedura e valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto (Dri) utili per l’approvvigionamento dei forni elettrici presso lo stabilimento ex Ilva di Taranto, a partire dall’impianto già previsto con il Fsc (ex Pnrr), qualora sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico». Inoltre, si indica che «le parti si impegnano a sottoscrivere un Accordo di programma, anche ai fini di predisporre misure adeguate in favore dello sviluppo del territorio, nonché a individuare strutture organizzative che monitorino le tempistiche dei procedimenti amministrativi ambientali riguardanti gli impianti strategici così da renderle effettive. L’Accordo di programma avrà in particolare a oggetto la necessità del territorio della provincia di Taranto e dei comuni di Taranto e Statte, coniugando il soddisfacimento del diritto alla salute, all’ambiente, al lavoro.

Microcredito

per le aziende

 

La prima riunione a tal fine si svolgerà a settembre».

Ex Ilva: Biancofiore, bene l’intesa. C’è futuro per acciaio

«Grazie alla perseveranza del governo e del ministro Adolfo Urso c’è un futuro per l’acciaio italiano. Non solo la decarbonizzazione del sito di Taranto e la salvaguardia di circa 18 mila lavoratori compreso l’indotto, ma con l’accordo sottoscritto da tutte le amministrazioni nazionali e locali si aprono prospettive di sviluppo stimolanti e molto positive per la strategica industria siderurgica italiana e quindi per l’economia. Una grande notizia per l’Italia». Lo dice la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, UDC, Maie

La bozza di intesa impegna le parti a sottoscrivere un Accordo di Programma

La bozza di intesa impegna le parti a sottoscrivere un Accordo di Programma «anche ai fini di predisporre misure adeguate in favore dello sviluppo del territorio, nonché ad individuare strutture organizzative che monitorino le tempistiche dei procedimenti amministrativi ambientali riguardanti gli impianti strategici così da renderle effettive». I tempi per la decarbonizzazione «saranno indicati in fase di aggiudicazione» della nuova gara per l’assegnazione del gruppo che vede al 12 settembre il termine ultimo per la presentazione di offerte vincolanti. Dopo quella data sarà valutata la possibile localizzazione degli impianti di preridotto (DRI) «utili per l’approvvigionamento dei forni elettrici», qualora sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico. «L’accordo di Programma avrà, in particolare a oggetto la necessità del territorio della provincia di Taranto e dei comuni di Taranto e Statte, coniugando il soddisfacimento del diritto alla salute, all’ambiente, al lavoro. La prima riunione a tal fine si svolgerà a settembre», si legge nel testo. Saranno inoltre «valutate misure di politica attiva e passiva del lavoro, anche a sviluppo delle interlocuzioni in corso con le associazioni sindacali». E verranno esaminate nuove prospettive per la reindustrializzazione delle aree libere, secondo il principio della valorizzazione dell’indotto, anche con la nomina di un commissario. La bozza prevede sei punti ed è sottoscritta da ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ministero delle Imprese e del made in Italy, ministero della Salute, ministero dell’Interno, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Taranto, Comune di Statte, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Ilva in amministrazione straordinaria, Acciaierie d’Italia in as, Taranto Energia in as, Adi Energia in as e Dri d’Italia.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contabilità

Buste paga