Durante una vacanza all’estero, Giorgia Meloni ha criticato l’opposizione, sostenendo che sbagliasse nella valutazione della situazione turistica italiana. La premier ha sottolineato che le spiagge del Paese fossero affollate, persino troppo, tanto da spingerla a scegliere la Grecia come meta estiva, dopo essere stata l’anno precedente in Albania.
All’intervento della presidente del Consiglio ha replicato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ironizzando sul fatto che la premier non sembrasse concedersi pause. L’ex premier ha poi riferito che la sorella di Meloni gli avesse ricordato come l’attuale governo avesse ormai superato in durata il suo esecutivo, commentando con tono sarcastico che l’Italia stesse diventando “stabile”.
Renzi ha quindi posto un quesito che, a suo dire, non voleva essere polemico: se qualcuno, inclusi gli elettori di Meloni, ricordasse riforme significative dell’attuale governo, paragonabili a quelle realizzate dal suo mandato, elencandone diverse — dagli 80 euro al Jobs Act, da Industria 4.0 alle unioni civili. L’ex presidente del Consiglio ha concluso invitando i lettori a rispondere nei commenti, dichiarandosi disponibile a leggere le opinioni senza spirito polemico.
La critica di Giorgia Meloni
Dopo un post di Giorgia Meloni sui social, in cui la premier ha accusato l’opposizione di diffondere notizie false sullo stato del turismo italiano, è arrivata la replica di Elly Schlein all’Adnkronos. La segretaria del Partito Democratico ha citato dati del sindacato dei balneari, che parlerebbero di un calo di presenze del 15%, e un’analisi di Altroconsumo che segnalerebbe un aumento dei costi del 34%.
Meloni, sui social, ha definito “vergognoso” che una parte dell’opposizione, per attaccare l’esecutivo, screditasse il Paese diffondendo dati falsi, citando le affermazioni di Schlein come esempio. La premier ha richiamato i dati ufficiali del Viminale, tratti dalla banca dati “Alloggiati web” della Polizia di Stato, che indicherebbero arrivi in crescita e milioni di presenze nelle strutture ricettive. Ha quindi ribadito che alle “mistificazioni” si risponde con i numeri, sostenendo che chi ama l’Italia non dovrebbe screditarla per fini politici, e riaffermando l’impegno a renderla più forte e attrattiva.
La risposta di Renzi
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha replicato con toni ironici a un post di Giorgia Meloni scritto durante le vacanze all’estero. L’ex premier ha commentato che la presidente del Consiglio sembrava non fermarsi mai, osservando come lei stessa avesse parlato di spiagge italiane troppo affollate e della scelta di recarsi in Grecia dopo l’Albania dell’anno precedente.
Renzi ha poi riferito che la sorella di Meloni gli ha ricordato come l’attuale governo avesse superato in durata il suo esecutivo, sottolineando sarcasticamente che l’Italia stesse diventando un Paese “stabile”. Da qui, ha lanciato una domanda pubblica agli utenti dei social, inclusi i sostenitori della premier: se qualcuno ricordasse riforme rilevanti dell’attuale governo, considerando che i due esecutivi avrebbero avuto finora la stessa durata.
L’ex presidente del Consiglio ha aggiunto che, durante il proprio mandato, erano state approvate molte riforme, e ha invitato a rispondere senza polemiche, dichiarandosi disponibile a leggere con interesse i commenti ricevuti.
Giorgia Meloni dalla sua vacanza all’estero attacca l’opposizione. Non si riposa mai, povera Premier. Dice che l’opposizione sbaglia: c’è tanta gente sulle spiagge italiane. Anzi: c’è troppa gente. Al punto che lei, poveretta, si è sacrificata ed è dovuta andare in Grecia dopo lo…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) August 12, 2025
Le riforme del governo Renzi
Ma la polemica non finisce qui. Renzi, ricordando il proprio operato da presidente del Consiglio, ha elencato numerose riforme approvate durante il suo mandato. Tra queste, il bonus di 80 euro in busta paga, il Jobs Act per il mercato del lavoro, il piano Industria 4.0 per l’innovazione delle imprese, la legge sulle Unioni Civili e il provvedimento “Dopo di noi” a sostegno delle persone con disabilità.
Infine, l’ex premier ha citato la riduzione dell’IRAP sul costo del lavoro, l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, l’introduzione della fatturazione elettronica e della dichiarazione dei redditi precompilata, oltre al bonus cultura per i diciottenni, sottolineando che l’elenco potrebbe essere ancora più lungo.
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