Bilancio di Ferragosto per Confindustria Alto Adriatico con il presidente Michelangelo Agrusti che commenta i dati economici del Friuli Venezia Giulia. «Il primo semestre del 2025 ha confermato la tenuta e la vitalità dell’economia regionale, con una crescita moderata ma costante, sostenuta dall’export, dai consumi interni e da un mercato del lavoro ai migliori livelli degli ultimi dodici anni – ha detto Agrusti -. Questi risultati dimostrano che, pur in un contesto internazionale incerto, la nostra regione mantiene un percorso di sviluppo coerente e solido».
Il PIL regionale è stimato crescere nel 2025 dello 0,5%, in linea con i risultati dello scorso anno, trainato da un andamento favorevole degli investimenti (+0,5%) e da un incremento significativo dei servizi (+1,2%). L’export, nel primo trimestre, ha raggiunto 6,2 miliardi di euro (+26,1% rispetto all’anno precedente), registrando la crescita più alta a livello nazionale e confermando il ruolo del Friuli Venezia Giulia come piattaforma competitiva sui mercati globali.
Il mercato del lavoro si rafforza con un aumento dell’1,5% degli occupati, un tasso di occupazione al 70% e un progressivo riequilibrio tra occupazione maschile e femminile. Il reddito disponibile delle famiglie cresce dell’1,6% in termini reali, sostenuto da un’inflazione contenuta all’1%, favorendo consumi stabili e maggiore capacità di risparmio.
Nonostante le criticità legate ai dazi statunitensi, la regione ha dimostrato capacità di adattamento superiore alla media nazionale. Un elemento positivo è rappresentato dall’assestamento di bilancio da1,2 miliardi di euro, destinato a rafforzare infrastrutture, imprese, turismo e innovazione tecnologica: un intervento di ampio respiro che contribuirà a consolidare la competitività, generare nuova occupazione e migliorare la qualità della vita delle comunità locali.
Tra le opportunità strategiche emergono il “Dual Use”, che può ampliare mercati e stabilizzare commesse, e gli investimenti mirati nella formazione tecnica e manageriale e nella sicurezza sul lavoro, con programmi finalizzati ad aggiornare competenze, introdurre modelli organizzativi avanzati e diffondere la cultura della prevenzione.
«Il quadro internazionale impone cautela – ha concluso Agrusti –, ma la nostra regione ha basi solide, capacità di reazione e strumenti per trasformare le sfide in opportunità. La crescita passa anche dalla condivisione di strategie e visioni».
In questo percorso si inserisce il piano decennale della manifattura, sviluppato con partner strategici, che sarà anticipato anche nel contesto dell’assemblea generale pubblica del 24 ottobre a Trieste, organizzata da Confindustria Alto Adriatico assieme a Confindustria Udine sotto l’egida di Confindustria Friuli Venezia Giulia, un evento cui sono attese non meno di 2.000 persone – tra cui centinaia di giovani studenti – che offrirà un’ampia piattaforma di confronto su scenari, priorità e azioni concrete per lo sviluppo economico regionale.
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