Milano apre le porte a un nuovo centro dell’innovazione: lo SmartCityLab.
In via Ripamonti 88, nel quartiere Morivione-Vigentino, sorge uno spazio di oltre 2.000 metri quadrati dedicato a sostenibilità, ricerca e sperimentazione tecnologica. Un progetto che trasforma un’ex area industriale comunale, abbandonata per anni, in un polo all’avanguardia a disposizione della città.
L’intervento, finanziato con 5 milioni di euro dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e realizzato da Invitalia, si colloca in una posizione strategica: a due passi dalle università, dai centri di ricerca e dall’ex Scalo di Porta Romana, futura sede del Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026.
Un esempio di rigenerazione urbana
Lo SmartCityLab è un modello di riqualificazione sostenibile. L’edificio è stato progettato con soluzioni all’avanguardia: geotermia, pannelli fotovoltaici, tetti verdi, recupero delle acque piovane e sistemi per migliorare aria e isolamento acustico. Una struttura che riduce i consumi, incrementa la biodiversità e mostra come l’innovazione possa rigenerare il tessuto urbano.
Tecnologie tra sperimentazione e quotidianità
Il laboratorio ospita due tipi di innovazioni:
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tecnologie permanenti, integrate nell’edificio per renderlo più efficiente ed ecologico, vere e proprie “best practice” replicabili altrove;
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tecnologie temporanee, dedicate alla sperimentazione: robotica, realtà aumentata, intelligenza artificiale e applicazioni sviluppate da startup e università.
Un’offerta che permette ai cittadini di vivere in prima persona l’impatto della tecnologia sulla vita di tutti i giorni.
Collaborazione tra pubblico e privato
La gestione dello spazio è affidata a un Raggruppamento Temporaneo di Imprese coordinato da PwC Italia, con la partecipazione di LifeGate, LifeGateWay, Lhub, Webgenesys e Designtech.
«Tutto ciò che potrà facilitare l’interazione tra pubblico e privato sarà prezioso per prendere decisioni basate su dati e creare soluzioni realmente utili» ha spiegato la general manager Laura Prinzi.
Lo SmartCityLab diventa così una piattaforma multidisciplinare che intreccia:
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Innovation Strategy & Venture Clienting (PwC Italia)
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Citizen Experience (Lhub)
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Social Innovation (LifeGate e LifeGateWay)
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Urban Design & Art (Designtech)
Uno spazio aperto alla cittadinanza
L’innovazione non rimane chiusa dentro uffici e laboratori: coworking, auditorium, sale per la formazione e terrazze saranno a disposizione di studenti, professionisti e cittadini. Un ambiente inclusivo dove confrontarsi e creare nuovi progetti.
L’assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello lo ha definito «il primo vero incubatore della città, dove ciò che viene creato deve poter diventare patrimonio collettivo».
Startup, AI e internazionalizzazione
Per alimentare l’ecosistema, è stato avviato il programma di accelerazione “Human + AI”, che mette al centro il rapporto tra intelligenza artificiale ed esseri umani. Tra le idee già presentate: sistemi per riciclare mozziconi di sigaretta e software per combattere le isole di calore urbane.
Lo SmartCityLab non guarda solo a Milano, ma anche all’estero, con collaborazioni attive con la brasiliana Ag.Cwb di Curitiba e la spagnola Metropoli Foundation di Madrid.
Milano capitale delle smart cities
Dal prossimo autunno, lo spazio ospiterà eventi e workshop, candidandosi a essere la sede della Milano Digital Week. Con questo progetto, Milano conferma la propria vocazione di capitale dell’innovazione e laboratorio europeo di sperimentazione urbana: una città che unisce sostenibilità, tecnologia e inclusione sociale in un modello di smart city a misura di cittadino.
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