Ecco tutti i poteri di cui dispone l’INPS. Possono addirittura revocarti i soldi che hanno accreditato sul tuo conto.
L’INPS, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è l’ente pubblico che gestisce la gran parte della previdenza e dell’assistenza in Italia. Fondato nel 1898 con il nome di Cassa Nazionale di Previdenza, ha progressivamente ampliato le sue funzioni, diventando oggi un punto di riferimento per milioni di cittadini.
La sua missione principale è garantire la tutela economica delle persone in caso di eventi come pensionamento, malattia, disoccupazione, maternità e altre situazioni di bisogno. Oltre al pagamento delle pensioni, l’INPS eroga numerosi sussidi e bonus, come l’Assegno Unico Universale per i figli a carico, l’Assegno di Inclusione e vari incentivi per famiglie, lavoratori e disoccupati.
Grazie alla digitalizzazione dei servizi, molte pratiche possono essere svolte online, semplificando l’accesso e riducendo le attese agli sportelli. L’INPS, pur affrontando sfide legate alla burocrazia e alla complessità normativa, rimane una colonna portante del welfare italiano, assicurando un sostegno concreto a chi ne ha più bisogno.
Negli ultimi anni l’INPS ha anche intensificato i controlli per contrastare frodi e abusi, garantendo che le risorse pubbliche vengano destinate correttamente a chi ne ha realmente diritto. Attraverso sistemi informatici avanzati e la collaborazione con altre istituzioni, l’ente riesce a monitorare in tempo reale situazioni lavorative, redditi e requisiti di accesso, migliorando l’efficacia e la trasparenza delle proprie prestazioni.
Il ruolo di INPS
L’INPS svolge anche un importante ruolo di supporto in situazioni di emergenza, come calamità naturali o crisi economiche, erogando misure straordinarie di sostegno al reddito. Questi interventi tempestivi permettono a famiglie e lavoratori di affrontare momenti difficili con maggiore sicurezza, contribuendo alla stabilità sociale del Paese.
Negli ultimi anni, l’INPS ha puntato molto sulla digitalizzazione dei propri servizi, permettendo ai cittadini di presentare domande, consultare pratiche e ricevere comunicazioni direttamente online. Questo processo ha reso l’accesso alle prestazioni più rapido ed efficiente, riducendo le attese agli sportelli e semplificando la burocrazia.
Soldi trattenuti
Come riporta angelogrecoofficial su Instagram, in Italia, la normativa prevede che l’INPS possa trattenere fino al 20% dell’intera pensione per recuperare crediti, senza necessità di un provvedimento del giudice. Questo potere, regolato da una legge del 1969, consente all’ente di prelevare somme che, in molti casi, portano il pensionato a disporre di meno del cosiddetto “minimo vitale”, fissato a 1.000 euro in altre situazioni di pignoramento.
La differenza rispetto ai creditori privati, che invece devono rivolgersi a un giudice e rispettare la soglia di tutela, ha sollevato critiche per la disparità di trattamento. Molti esperti ritengono necessario un aggiornamento della normativa, per garantire maggiore equità e protezione ai pensionati con redditi bassi.
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