Sono molte le domande che emergono riguardo alla Cassa integrazione, specialmente in casi di difficoltà economica, crisi aziendale, o quando un’ondata di calore estiva rende impossibile continuare l’attività lavorativa. Per rispondere a queste incertezze, il 13 agosto l’INPS ha pubblicato la circolare n. 121/2025. Questo documento fondamentale recepisce le nuove disposizioni di legge e stabilisce regole più chiare per la Cassa integrazione (CIGO e CISOA) e altri ammortizzatori sociali. Vediamo insieme cosa cambia e a chi si rivolgono queste misure.
Nuove regole Cassa integrazione 2025: guida completa a CIGO e CISOA
Il Decreto-Legge 92/2025, convertito nella Legge 1° agosto 2025, n. 113, ha introdotto un nuovo pacchetto di misure specifiche per affrontare le sfide attuali, dalle crisi aziendali alle emergenze climatiche.
La circolare INPS n. 121/2025 fornisce le prime istruzioni operative per imprese, consulenti del lavoro e strutture INPS. L’obiettivo è garantire, in primis, la continuità occupazionale e tutelare il reddito dei lavoratori in situazioni di difficoltà.
Principali misure di sostegno per lavoratori e imprese
Come si legge nella circolare n. 121/2025, l’INPS interviene su diverse aree, offrendo soluzioni mirate per i settori e i contesti più a rischio. Le principali misure di sostegno riguardano:
- le aziende che operano in zone di crisi industriale riconosciute possono ottenere l’esonero dal pagamento del contributo addizionale per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS);
- le aziende che fanno parte di gruppi con almeno 1.000 dipendenti sul territorio nazionale possono beneficiare di una proroga della CIGS fino al 31 dicembre 2027;
- se un’azienda cessa la sua attività, può essere autorizzato un ulteriore periodo di CIGS (fino a sei mesi) per i lavoratori coinvolti;
- la circolare conferma l’aumento dei fondi destinati alla CIGS per i dipendenti di aziende sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata.
Emergenze e settori: come accedere a CIGO e CISOA
Oltre al quadro generale, la circolare INPS interviene con chiarimenti mirati su situazioni e settori specifici:
- le nuove norme introducono la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) e alla Cassa Integrazione Speciale per gli Operai Agricoli (CISOA) anche in caso di eventi climatici eccezionali, come le ondate di calore. Questa misura riguarda esclusivamente i settori edilizio e agricolo, i quali sono maggiormente colpiti da condizioni meteorologiche estreme;
- la circolare proroga i trattamenti di integrazione salariale per i lavoratori delle microimprese del settore moda (come tessile, abbigliamento, pelletteria). L’Istituto fornisce anche una tabella aggiornata con i nuovi codici ATECO 2025 per accedere ai fondi.
Destinatari delle misure e requisiti necessari
Le misure non riguardano solo i lavoratori, ma anche le imprese che si trovano in diverse condizioni:
- imprese operanti in aree di crisi industriale complessa;
- lavoratori impiegati in gruppi di imprese;
- lavoratori coinvolti in casi di cessione o cessazione dell’attività aziendale;
- dipendenti di imprese sequestrate o confiscate;
- lavoratori del settore moda, per i quali la circolare prevede deroghe specifiche;
- lavoratori colpiti da emergenze climatiche.
Come presentare domande e gestire le nuove misure
La circolare, pubblicata dall’INPS, illustra ai datori di lavoro e ai consulenti le istruzioni operative per poter accedere ai fondi e gestire le nuove misure di sostegno al reddito.
L’Istituto spiega nel dettaglio le modalità di presentazione della domanda, i termini da rispettare e le procedure per la compilazione dei flussi Uniemens. In particolare, per le domande CISOA per eventi atmosferici le richieste si presentano entro 15 giorni con causali specifiche: “riduzione” o “sospensione”. Termine esteso a 30 giorni per il 2025.
In conclusione, la circolare n. 121/2025 chiarisce un quadro normativo complesso e flessibile. Gli ammortizzatori sociali e gli strumenti messi a disposizione permettono di affrontare i periodi di difficoltà non solo per tutelare il reddito dei lavoratori, ma anche per assicurare alle imprese il supporto necessario per la gestione di crisi complesse.
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