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«Stratosferica bugia che rivela il livello della sinistra»


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ANCONA – Ferragosto e giorni limitrofi hanno forse concesso qualche ora di vacanza ai protagonisti della politica regionale, ma alla fin fine non più di tanto a giudicare dalle polemiche che si sono scatenate con il consueto metodo del “una dichiarazione tira l’altra”. A tenere banco, in questo particolare periodo dell’anno, sono state le rette delle Rsa regionali. Secondo il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre infatti, queste sarebbero state aumentate del 75% grazie a una delibera dell’11 agosto della giunta Acquaroli. Uno dopo l’altro però, ben tre esponenti di Fratelli D’Italia hanno smentito tutto, tacciando Ricci di diffondere fake news.

Matteo Ricci

«Con una delibera dell’11 agosto, retroattiva al 1 luglio – spiega l’ex sindaco di Pesaro, al momento europarlamentare del Partito Democratico – le quote a carico degli ospiti nelle Rsa vengono alzate da 33 euro a 40,57 euro al giorno e fino a 54,48 euro per i posti con demenza». Insomma «con una forchetta di aumenti fino al 75% si può arrivare a 95,34 euro al giorno per le demenze». Ricci cita anche la fonte dei suoi dati, vale a dire il Dgr n.1403 dell’11 agosto 2025. Poi attacca: «Francesco Acquaroli e tutto il centrodestra. Questo non è governare. È scaricare il costo della crisi sui più fragili, con la sola volontà di fare cassa sulla pelle delle famiglie» quando «l’unico grande piano della destra sulla sanità è stato alzare il conto alle famiglie invece di mettere mano ai problemi della sanità pubblica e dell’assistenza e, come sempre gli unici che potranno continuare a usufruire dei servizi saranno quelli che potranno permetterselo». Conclusione con richiesta: «Acquaroli ritiri questa scelta e si presenti al confronto sui problemi reali dei marchigiani: sanità in affanno, aree interne scoperte, liste d’attesa infinite. Le Marche meritano serietà, non operazioni contabili».

Giacomo Bugaro al parcheggio Stamira-2
Giacomo Bugaro

Il primo in ordine di tempo a rispondergli è stato il candidato indipendente di Fratelli D’Italia Giacomo Bugaro: «Sul tema delle rette Ricci diffonde falsità: la realtà è esattamente l’opposto. La Regione ha sì adeguato le rette degli enti gestori, ma ha coperto l’aumento con fondi propri. Le famiglie quindi non spenderanno un euro in più e, grazie a un fondo europeo, avranno addirittura un contributo». Alla luce di tutto ciò «la verità è chiara: la quota sociale a carico della sanità passa da 37,70 a 40,57 euro per le R3 e da 50,63 a 54,48 euro per le R3d; la quota a carico dell’utente rimane bloccata per oltre un anno dalla sottoscrizione della nuova convenzione; con la Dgr 1233 del 28 luglio 2025 la Regione ha avviato i “Voucher per la residenzialità”, minimo 250 euro per famiglia, che più che compensano eventuali aumenti futuri». Per Bugaro si tratta di «un’operazione che tutela le famiglie e rafforza il welfare territoriale. Non a caso, tutti i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, hanno firmato l’accordo definendolo storico. Le fake news hanno le gambe corte: la Regione lavora con serietà per dare risposte concrete».

Elena Leonardi
Elena Leonardi

È stato poi il turno della senatrice di FdI Elena Leonardi: «Anche oggi il candidato del Pd Matteo Ricci riempie social e giornali con l’ennesima notizia falsa. Non c’è niente di vero in ciò che dice l’ex sindaco di Pesaro, una stratosferica bugia che altro non dimostra che non hanno argomenti seri e proposte per le Marche. L’aumento delle rette che sì è reso necessario è interamente coperto da fondi stanziati dalla Regione Marche con un provvedimento della Giunta Acquaroli che ha destinato oltre 30 milioni di euro. La Regione ha dunque adeguato le rette degli enti gestori, ma ha coperto l’aumento con fondi propri. Le famiglie quindi non spenderanno un euro in più e, grazie a un fondo europeo, avranno addirittura un contributo». Quindi per la coordinatrice regionale del partito di Giorgia Meloni «La verità è chiara. La quota sociale a carico della sanità passa da 37,70 a 40,57 euro per le Residenze protette per anziani non autosufficienti e da 50,63 a 54,48 euro per le Residenze protette per anziani con demenza; la quota a carico dell’utente rimane bloccata per oltre un anno dalla sottoscrizione della nuova convenzione; con la Dgr 1.233 del 28 luglio 2025 la Regione ha avviato i “Voucher per la residenzialità”, minimo 250 euro per famiglia, che più che compensano eventuali aumenti futuri». Conclusione: «È un’operazione che tutela le famiglie e rafforza il welfare territoriale. Non a caso, tutti i sindacati, a partire da Cgil, Cisl e Uil, hanno firmato l’accordo definendolo storico. Le fake news hanno le gambe corte. Ricci smetta di mentire ai marchigiani sulle spalle delle persone più fragili».

Antonio Baldelli-3
Antonio Baldelli

Infine è stato il turno dell’onorevole Antonio Baldelli, sempre di Fratelli D’Italia: «Ancora una volta Ricci ricorre a notizie false. Nelle Marche le rette per gli ospiti delle residenze protette non subiranno alcun aumento per gli utenti, poiché l’incremento sarà interamente compensato da un voucher regionale. Utilizzare come tema di polemica di Ferragosto una falsità che riguarda anziani e famiglie fragili è gesto che rivela il livello cui è giunta la sinistra marchigiana, che sente prossima la sconfitta e per questo ricorre a simili espedienti. La Regione, con un accordo condiviso con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, ha stanziato 30milioni di euro proprio per garantire la piena copertura dei maggiori costi a carico delle famiglie, grazie a un intervento promosso dal presidente Acquaroli». Pertanto «la realtà è che la sinistra continua a praticare disinformazione, persino su temi di assoluta delicatezza sociale. Ricci abbia l’intelligenza di chiedere scusa e di riconoscere, se vuole apparire intellettualmente onesto, che la giunta Acquaroli ha sempre avuto particolare attenzione per le persone più fragili».

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