Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

“Tecnopolo, un fallimento. Declino iniziato nel 2020”


VIGNOLA e SPILAMBERTOIl tecnopolo dell’Unione Terre di Castelli? “Un progetto fallito”. A definirlo così è stato in questi giorni, documentazione fotografica alla mano, Andrea Paltrinieri, già assessore a Vignola (nella Giunta Adani). “La storia del tecnopolo dell’Unione Terre di Castelli, con sede tra Spilamberto e Vignola, in via Confine – dichiara Paltrinieri – è la storia di un fallimento clamoroso. Inaugurato nel dicembre 2015, con gestione affidata a Democenter-Sipe, nei primi anni è stato un incubatore di imprese. Nel 2020 è però iniziato il declino che ha portato presto alla chiusura, unico tecnopolo nella rete regionale che è fallito. A fine 2021 la collaborazione con Democenter-Sipe è stata interrotta. La sede del tecnopolo si è quindi svuotata e da allora è rimasta sempre vuota, senza che gli amministratori dell’Unione fossero in grado di rilanciarlo. L’8 maggio di quest’anno vi si è tenuto un convegno di mezza giornata per parlare dell’idrogeno in Emilia-Romagna, uno specchietto per le allodole per coprire il fallimento – la sede del tecnopolo è infatti ancora adesso completamente vuota, l’erba alta copre l’ingresso, nel piazzale asfaltato crescono le erbacce. Un investimento di oltre 2 milioni di euro (finanziato da Regione, Fondazione di Vignola, Unione Terre di Castelli) che ha prodotto uno scatolone in cemento da 1.300 mq, che negli ultimi quattro anni è rimasto completamente vuoto, senza produrre nulla dei tanto decantati benefici per le imprese del territorio.

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Il sindaco di Vignola, Emilia Muratori (assessore dell’Unione con delega al tecnopolo dal luglio 2024, ma prima, dal febbraio 2022, presidente dell’Unione stessa) evita accuratamente di parlarne. Poteva essere un’occasione per lo sviluppo del territorio proprio in un settore, l’industria, su cui Vignola non è particolarmente dotata, con ricerca, formazione, incubazione di start-up, servizi avanzati alle imprese, “ma a dieci anni dall’inaugurazione dobbiamo constatare il fallimento del progetto”. Pronta dall’altra parte la replica dell’assessora al Tecnopolo, Emilia Muratori, che rileva: “Un ex amministratore, come si firma ora Paltrinieri, dovrebbe essere più accurato nelle sue affermazioni. Quando nell’ottobre 2020 si è insediata questa amministrazione il tecnopolo era già in chiaro declino. C’era una sola impresa che lo occupava e la precedente amministrazione Pelloni – Pasini non aveva intrapreso azioni di rilancio che risultino agli atti. Nel 2022 viene sciolto in maniera consensuale l’accordo con Democenter e si procede allo sfratto dell’occupante nel frattempo divenuto “abusivo” poiché il contratto d’affitto era scaduto. Solo in quel momento, torniamo ad avere la disponibilità dell’immobile e si possono avviare le interlocuzioni con Regione, università e Aess (agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, ndr). Io ero già assessore al Tecnopolo quando siamo riusciti ad aggiudicarci un finanziamento regionale di oltre 230.000 euro per l’acquisto di nuove attrezzature. Mentre è di pochi giorni fa l’accordo con Unimore e Aess per riportare al tecnopolo la ricerca al servizio dell’Università, delle imprese del territorio e naturalmente delle pubbliche amministrazioni”.

Marco Pederzoli



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!