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Respirare aria pulita è un diritto fondamentale, ma spesso la quotidianità di cittadini e comunità viene disturbata dalle molestie olfattive, ovvero odori sgradevoli e persistenti che provengono da attività industriali, agricole o impianti di trattamento. Un fenomeno che può compromettere la qualità della vita e generare conflitti sociali, ma che oggi può essere affrontato grazie a strumenti scientifici e certificati.

Cosa sono le molestie olfattive e perché è importante monitorare gli odori molesti nell’ambiente

Le molestie olfattive rappresentano un problema crescente in molte aree urbane e rurali. Possono derivare da compostaggi, impianti di biogas, depuratori, industrie alimentari o attività agricole e, se non controllate, rischiano di generare malessere diffuso, danni ambientali e tensioni tra cittadini e aziende. La difficoltà sta nel loro carattere soggettivo: senza strumenti di misurazione riconosciuti, risulta complesso attribuire responsabilità e trovare soluzioni concrete.

Olfattometria dinamica: la soluzione scientifica di TÜV Italia per misurare e gestire le emissioni odorose

TÜV Italia, parte del gruppo TÜV SÜD, è tra i pionieri dell’olfattometria dinamica, metodologia basata sulla norma europea UNI EN 13725. Questa tecnica consente di quantificare la concentrazione degli odori attraverso campionamenti ambientali reali analizzati da un panel di esperti. I dati ottenuti, espressi in unità odorimetriche, sono fondamentali per supportare decisioni aziendali, ridurre conflitti con le comunità e rispettare gli obblighi normativi.

Come spiega Fulvio Mattaliano, Sales Engineer laboratorio ambientale pH Labs – Gruppo TÜV SÜD: “Le molestie olfattive rappresentano una sfida concreta per molte comunità e imprese. Grazie all’olfattometria dinamica, oggi possiamo offrire misurazioni precise e scientificamente valide, fondamentali per gestire in modo trasparente le segnalazioni e favorire soluzioni efficaci, a tutela della qualità dell’aria e del benessere di tutti”.

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Normative sulle emissioni odorigene e obblighi per le aziende italiane

Il tema delle emissioni odorigene è regolato in Italia dal D.Lgs. 152/2006, che all’articolo 272-bis prevede misure specifiche per la prevenzione e la limitazione di questo fenomeno. Alcune attività produttive – come impianti di compostaggio, biogas o trattamento fanghi – sono obbligate per legge a effettuare valutazioni olfattive. Tuttavia, anche altre aziende possono essere coinvolte in presenza di segnalazioni significative, soprattutto in aree sensibili come scuole, ospedali o zone residenziali.

Perché i dati scientifici sulle molestie olfattive migliorano la qualità della vita e la reputazione delle imprese

Disporre di misurazioni affidabili permette non solo di gestire i reclami in modo trasparente, ma anche di rafforzare la fiducia tra cittadini, aziende e istituzioni. Una gestione corretta degli odori molesti consente alle imprese di tutelare la propria immagine, ridurre rischi legali e ambientali e contribuire al benessere collettivo.

TÜV Italia, grazie a un approccio indipendente e scientificamente riconosciuto, si pone come punto di riferimento per tutte quelle realtà che vogliono affrontare le molestie olfattive con serietà, innovazione e responsabilità.



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