“Dai documenti si evince che la sperimentazione non è neanche partita. Serve chiarezza”
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Il consigliere di opposizione Luciano Zarbano (Imperia senza Padroni) nel parlamentino del capoluogo, interviene a margine del progetto relativo alle navette a guida autonoma. In particolare relativamente alla sperimentazione – al momento ferma – lungo la pista ciclabile.
Navette a guida autonoma : «Imperia rischia di perdere fondi PNRR»
Il progetto della navetta a guida autonoma si sta trasformando in un vero e proprio caso. A meno di un anno dalla scadenza fissata dal PNRR, la sperimentazione sulla pista ciclabile è ferma e il rischio di perdere i finanziamenti europei diventa sempre più concreto.
Ecco gli ultimi sviluppi: il 30 giugno – mette in fila il già generale dei Carabinieri – è cominciata la fase sperimentale di un anno. Anche se dei test tecnici di autoapprendimento sulla pista a lei dedicata erano iniziati il 10 giugno. Navette ferme dal 23 luglio, il servizio è sospeso da quasi un mese. Nessuna comunicazione ufficiale chiarisce quando e se riprenderanno le corse». Un quadro non particolarmente roseo, considerando che la Commissione UE si è dimostrata inflessibile riguardo alle scadenze del PNRR: chi sfora la deadline del 2026, perde i fondi.
«Con la delibera n. 288 del 31 luglio 2025, i costi e la gestione della sperimentazione non ricadranno più sul Comune, ma su Equattroe Srl (Agrigento) e sulle Università di Enna e Genova – spiega Zarbano – . Una scelta che tenta di alleggerire il bilancio comunale, ma che non cambia in alcun modo le scadenze fissate da Bruxelles; obiettivi intermedi a rischio: senza test su strada e senza omologazione entro marzo 2026, l’Europa potrebbe chiedere la restituzione dei fondi già erogati. Un passaggio della stessa delibera genera ulteriore preoccupazione: vi si legge che si intende “avviare le attività di sperimentazione al fine di ottenere l’omologazione entro marzo 2026”. Tradotto: la sperimentazione non è ancora partita. Un dato che contraddice il proclama politico sull’avvio già avvenuto (fine giugno). Tre domande sorgono spontanee: perché questa mancanza di verità? Perché questo ritardo? E, soprattutto, in caso di fallimento chi ne risponderà? La vicenda non solleva solo un problema di immagine, ma soprattutto un potenziale danno economico devastante per il Comune».
Raffica di accessi agli atti
«Le navette non circolano da settimane, mentre il conto alla rovescia del PNRR è già iniziato – commenta il consigliere comunale di minoranza Luciano Zarbano –. Se non si riparte immediatamente, il finanziamento rischia di svanire, con pesanti conseguenze per i cittadini. È indispensabile che l’amministrazione comunale fornisca al più presto un calendario operativo dettagliato, la massima trasparenza sull’andamento dei test e un piano urgente di ripresa della sperimentazione. Solo così sarà possibile scongiurare il fallimento di un progetto che, nato come simbolo di innovazione, rischia di trasformarsi in un boomerang per la città».
Per fare chiarezza, lo stesso consigliere ha richiesto copia dei contratti stipulati con le imprese esecutrici, i verbali di collaudo e consegna dei mezzi, la documentazione relativa ai costi di gestione, manutenzione e assicurazione delle navette, gli accordi con le Università di Enna e Genova, oltre a tutte le comunicazioni tra Comune e imprese riguardanti le criticità operative.
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