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A Riola Sardo il Sinis si racconta attraverso l’olio domani – Agenfood


(Agen Food) – Riola Sardo (Or), 19 ago. – Domani, 20 agosto, a partire dalle ore 18.30, l’Antica Chiesa di Santa Corona di Riola Sardo ospiterà il convegno “Olivicoltura e territorio nel Sinis: filiera agricola, paesaggio e prospettive turistiche“, momento centrale della Festa dell’Olio 2025, manifestazione promossa dal Comune di Riola Sardo con il sostegno del GAL Sinis, la collaborazione di ATI Olio del Sinis e l’organizzazione dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. L’incontro sarà moderato dal giornalista Mario Tasca e si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco di Riola Sardo e di Sandro Murana, presidente del GAL Sinis, sottolineando il valore dell’olio extravergine d’oliva come prodotto identitario e simbolo di una comunità.

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“Il Comune di Riola Sardo – dichiara il sindaco di rioda Sardo Lorenzo Pinna – sostiene la filiera olivicola non solo con la vicinanza istituzionale, ma anche creando occasioni concrete di promozione. La Festa dell’Olio è una di queste: una vetrina che, insieme al GAL Sinis e ad ATI Olio del Sinis, può far conoscere le nostre eccellenze non solo in Sardegna ma anche fuori dall’isola, come già avvenuto in passato in contesti nazionali e internazionali. Saremo sempre vicini ai produttori e pronti a collaborare per iniziative che diano visibilità al nostro territorio”. “L’olio d’oliva è figlio del Sinis – conclude il Sindaco Pinna – così come lo sono la vernaccia, la bottarga e altri prodotti dell’artigianato e della gastronomia locale. Il legame tra prodotto, cultura e turismo è naturale: racconta la nostra storia e le nostre radici, quelle stesse terre che i nostri antenati hanno coltivato e abitato per secoli. Promuovere l’olio significa valorizzare la nostra identità e l’intero territorio”.

Scenari di sviluppo locale

Il primo intervento sarà affidato a Cristiano Deiana, direttore del GAL Sinis, che offrirà un inquadramento dal titolo “Il Sinis tra filiere agricole e promozione del territorio”. Un’analisi che mostrerà come la valorizzazione delle produzioni locali, dall’olio al vino fino al riso e all’ortofrutta, possa diventare un motore per il rilancio economico e culturale dell’area. A seguire è previsto il contributo di Gianfranco Satta, assessore regionale dell’Agricoltura, con un approfondimento sulle politiche regionali a sostegno dell’olivicoltura, settore strategico per la Sardegna che necessita di nuove misure per affrontare sfide come la competitività e il ricambio generazionale.

La filiera olivicola del Sinis

La seconda parte del convegno sarà dedicata ai protagonisti della produzione. Manuela Corrias, capofila del progetto GAL sulla filiera dell’olio, illustrerà i risultati e le prospettive di un percorso che punta a rafforzare l’identità e la qualità del prodotto. Seguiranno gli interventi di Paolo Corrias, presidente Coldiretti Oristano, e di Laura Cocco, Azienda Olearia Peddio, che analizzeranno le opportunità e le criticità legate al ricambio generazionale: un nodo cruciale per garantire continuità e innovazione alle imprese agricole. Un focus specifico sarà infine riservato al ruolo dei frantoi, con la partecipazione del Presidente o Vicepresidente AIFO – Associazione Italiana Frantoiani, chiamato a raccontare il doppio contributo, tecnico e culturale, che queste realtà garantiscono alla filiera. “L’ATI Olio del Sinis – spiega Manuela Corrias, capofila del progetto – rappresenta la prova concreta di quanto il lavoro in rete possa fare la differenza. In un territorio come il nostro, ricco di storia, tradizioni e produzioni di qualità, mettere insieme le forze significa moltiplicare le opportunità. Nove aziende, diverse per dimensioni e percorsi, hanno scelto di superare i confini della singola realtà per costruire una strategia comune di promozione e valorizzazione.

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Non si tratta soltanto di commercializzare l’olio extravergine DOP del Sinis, ma di inserirlo in un modello più ampio di sviluppo economico e turistico. Lavorare in sinergia ci consente di raccontare il territorio in modo unitario, di creare esperienze autentiche che intrecciano il prodotto con la cultura, il paesaggio e l’accoglienza, e di attrarre visitatori desiderosi di vivere il Sinis con tutti i sensi. L’obiettivo – conclude Corrias – è fare dell’olio non solo un’eccellenza da portare in tavola, ma un ambasciatore del territorio, capace di aprire nuove strade al turismo enogastronomico, generare ricadute economiche concrete e rafforzare il senso di appartenenza nelle comunità locali. È questa la vera forza del fare rete: trasformare una produzione identitaria in un motore di sviluppo condiviso, che sa interpretare il presente e guardare lontano”.

Oleoturismo e accoglienza

Nell’ultima parte dell’incontro lo sguardo si sposterà sul turismo esperienziale. Il professor Giuseppe Melis dell’Università di Cagliari presenterà una relazione dal titolo “Marketing territoriale e turismo dell’olio”, incentrata sulle strategie utili a costruire un brand di destinazione capace di integrare paesaggio, filiera agricola e produzioni identitarie. A seguire, Giovanni Antonio Sechi, vicepresidente nazionale dell’Associazione Città dell’Olio, illustrerà come l’oleoturismo possa rappresentare una leva concreta per la diversificazione e la promozione del territorio.

Le voci delle imprese

A chiudere il convegno saranno le testimonianze di chi, ogni giorno, vive l’olivicoltura e l’ha trasformata in impresa e accoglienza. Alessio Fanari (Oleificio Giovanni Matteo Corrias), Danilo Sechi (Terre di Cincinnato) e Laura Cocco (Azienda Olearia Peddio) porteranno la loro esperienza diretta, raccontando come sia possibile coniugare la produzione di qualità con percorsi di ospitalità e turismo legati all’olio. L’appuntamento di Riola Sardo si propone così come un’occasione di confronto e riflessione sul futuro della filiera olivicola del Sinis, con l’obiettivo di unire istituzioni, operatori e comunità locali in una visione condivisa di sviluppo sostenibile, capace di valorizzare il prodotto e, insieme, il territorio.

Il progetto “Olio del Sinis”

“Olio del Sinis” è un progetto finanziato dal GAL Sinis nell’ambito della Misura 19.2 del PSR Sardegna 2014–2022. A guidare l’iniziativa è l’Azienda Olivicola Semidana di Riola Sardo, capofila di una rete composta da altre otto imprese agricole: Massimo Dessì Lai di Cabras, Rita Fanari di Baratili San Pietro, Maurizio Mocci di Riola Sardo, OPM Società Agricola Semplice di Narbolia, Giovanni Matteo Corrias di Riola Sardo, Giuseppe Agostino Lasiu di Nurachi, Giorgio Ortu di Narbolia e Francesco Salvatore Perra di Baratili San Pietro. Si tratta di realtà diverse per dimensione e storia, ma accomunate dalla volontà di fare squadra per valorizzare in maniera coordinata l’olio extravergine DOP del Sinis. L’obiettivo è quello di rafforzarne il posizionamento sui mercati regionali e nazionali attraverso una serie di azioni mirate: dalla creazione di un marchio territoriale riconoscibile, all’organizzazione di degustazioni guidate ed eventi, fino alla promozione nel canale HO.RE.CA. e alla realizzazione di educational tour rivolti a operatori e comunicatori del settore.



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