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Qualificazione stazioni appaltanti: nuovo regolamento ANAC 2025



Con la delibera 334/2025, l’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) ha approvato il nuovo regolamento che disciplina il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza.


Si tratta di un passaggio cruciale per dare piena attuazione al Codice dei contratti pubblici del 2023, che ha introdotto requisiti stringenti per garantire trasparenza, efficienza e professionalità nella gestione delle gare.

Quando serve la qualificazione

Il nuovo regolamento stabilisce che la qualificazione diventa indispensabile per poter gestire appalti sopra determinate soglie: lavori oltre i 500 mila euro e forniture o servizi che superano i limiti previsti per l’affidamento diretto. In pratica, solo le amministrazioni in possesso del riconoscimento potranno occuparsi di progettazione, affidamento ed esecuzione di contratti di valore rilevante.

Chi è escluso

Non tutte le realtà sono soggette a questo meccanismo. Restano fuori, ad esempio, i privati che realizzano opere di urbanizzazione a scomputo, i commissari straordinari nominati dal governo per gestire emergenze o procedure speciali, e gli organi costituzionali come Presidenza della Repubblica, Parlamento e Corte Costituzionale. Non è richiesta la qualificazione neppure per gli appalti di somma urgenza o per le gare bandite all’estero.

Come presentare la domanda

Le amministrazioni interessate devono inoltrare la richiesta esclusivamente tramite la piattaforma digitale “Qualificazioni stazioni appaltanti”, accessibile dal portale dell’Autorità. Ogni altra modalità è considerata non valida. Il Responsabile per l’Anagrafe delle stazioni appaltanti (RASA) ha il compito di certificare i requisiti non verificabili in automatico e di assicurarsi della correttezza delle informazioni inserite. Dichiarazioni false o incomplete comportano l’avvio di procedimenti sanzionatori. La qualificazione è ritenuta effettiva già dal momento della presentazione della domanda sul sistema online.

Cancellazioni e rettifiche

Il regolamento prevede la cancellazione dall’elenco per chi non possiede più i requisiti o per chi dichiara in modo improprio di non essere soggetto all’obbligo di qualificazione. In questi casi, l’amministrazione può presentare osservazioni o chiedere una revisione entro tempi definiti. È inoltre possibile correggere eventuali errori di compilazione: se l’istanza non è ancora inviata, la rettifica è libera; se è già stata trasmessa, occorre seguire procedure specifiche che variano a seconda che si tratti della fase di affidamento o di esecuzione.

Qualificazione automatica

Alcune categorie di enti risultano qualificate di diritto, senza necessità di presentare domanda, e possono operare al massimo livello di esecuzione.

Effetti sulla continuità dei contratti

Un aspetto importante riguarda la tenuta dei contratti già affidati: la perdita, anche temporanea, della qualificazione non influisce sugli appalti in corso, che proseguiranno regolarmente.

Pertanto, con queste nuove regole, l’Autorità punta a uniformare le procedure, rafforzare la credibilità del sistema degli appalti e ridurre il rischio di irregolarità, dando più garanzie a cittadini e imprese.

Qualificazione delle stazioni appaltanti: nuovo regolamento ANAC per il 2025

Qui il documento completo.



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