Nel 2024 il Gruppo Hera ha distribuito 190 milioni di euro di valore economico nel territorio modenese tra stipendi, forniture, tributi, dividendi e sponsorizzazioni. E’ la sintesi che riguarda la provincia di Modena che emerge dal report “La creazione di valore condiviso 2024” appena pubblicato, che misura la quota di margine operativo lordo generata da attività capaci di coniugare crescita aziendale e benefici ambientali e sociali, in linea con tre direttrici strategiche: neutralità di carbonio, rigenerazione delle risorse, resilienza e innovazione.
Economia circolare e raccolta differenziata
Nel 2024 la raccolta differenziata in provincia di Modena ha raggiunto l’82%, portando il capoluogo al quinto posto in Italia tra i comuni con oltre 100mila abitanti per raccolta pro capite (464 kg/abitante). Il Gruppo Hera ha già superato il target UE al 2030 del 60% di riciclo dei rifiuti urbani (è al 61% e punta a raggiungere il 64% entro il 2028) e nulla finisce in discarica. Sono in corso diversi progetti di riuso con il terzo settore, che nel 2024 hanno portato al recupero di farmaci per 180mila euro e al riutilizzo di 249 tonnellate di ingombranti.
Inoltre, nel capoluogo è in corso la realizzazione di un nuovo impianto per il riciclo delle plastiche rigide: un investimento da 52,2 milioni di euro, di cui 7 milioni finanziati dal PNRR, per produrre polimeri riciclati ad alta qualità che sarà gestito da Aliplast, controllata del Gruppo Hera, leader nel riciclo della plastica.
Nel settore idrico, è stato inaugurato a San Cesario sul Panaro un impianto sperimentale per la coltivazione di alghe che trasformano i nutrienti delle acque reflue in biomassa per l’agricoltura. Le perdite idriche si mantengono ben al di sotto della media nazionale.
Resilienza e innovazione: nuova dorsale idrica e digitalizzazione
Nel 2024 il Gruppo Hera ha investito oltre 359 milioni di euro per rendere più resilienti le reti idriche, elettriche e gas. Nel Modenese è in fase di costruzione una nuova dorsale idrica da oltre 3 milioni di euro tra Castelvetro, Castelnuovo e Spilamberto, per migliorare la disponibilità di acqua e l’interconnessione delle reti. Sono inoltre stati avviati tre nuovi impianti di trattamento reflui nei Comuni di Palagano e Frassinoro, sull’Appennino, con un investimento di 3,3 milioni di euro. Il 94% dei contatori gas installati in provincia è elettronico, e sono partiti nuovi interventi per aumentare l’affidabilità della rete elettrica nei Comuni montani.
Occupazione, indotto e sostegno alle famiglie
Nel 2024 il Gruppo Hera ha restituito al territorio modenese 190 milioni di euro di valore economico, tra cui 81 milioni di euro di stipendi pagati ai lavoratori diretti (1.241 posti di lavoro e 241 nuove assunzioni nel 2024). Altri 81 milioni di euro sono stati acquisti da fornitori locali di beni e servizi: commesse che hanno generato un indotto occupazionale di altri 487 posti.
Sono attivi 34 protocolli con i Comuni per prevenire la sospensione dei servizi e sono state concesse nel 2024 rateizzazioni per un valore di 14 milioni di euro a famiglie e imprese in difficoltà, in lieve calo rispetto al 2023 segnato dall’alluvione.
Neutralità carbonica: dall’efficientamento energetico alla sperimentazione sull’idrogeno
Il Gruppo Hera punta al Net Zero nel 2050, con una tappa intermedia al 2030 (-37% rispetto al 2019). Nel 2024 le emissioni di gas serra sono già calate del 14%, grazie a diversi progetti all’insegna dell’efficientamento energetico e degli investimenti sulle rinnovabili. Tra le iniziative avviate dalla multiutility nel Modenese spicca quella con GranTerre e Cpl Concordia per portare l’autoproduzione di energia nei siti produttivi alimentari dal 27% al 50% con un beneficio ambientale di 3.800 tonnellate annue di CO₂ evitate, pari a un bosco di 35 ettari.
A Castelfranco Emilia è in corso la sperimentazione dell’immissione di una miscela di gas naturale e idrogeno fino al 10% nelle reti domestiche. Nel Modenese, il 53% dei clienti utilizza energia rinnovabile o gas con compensazione delle emissioni e il 43% dei contratti ha almeno una soluzione di efficienza energetica. Sei dei nove impianti energetici in provincia sono alimentati da fonti rinnovabili, per una potenza complessiva di 15,8 MW.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link