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Ponte, “un tavolo permanente per fare sentire la voce di Messina”


Stamattina si è avviato il nuovo strumento di confronto a Palazzo Zanca fra amministrazione, rappresentanze di categoria, Stretto di Messina e università

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MESSINA – Al via il tavolo permanente sul ponte. L’obiettivo è fare sentire “le istanze e la voce della città, destinata a cambiare in profondità”. Dopo il via libera del Cipess, e in attesa del parere della Corte dei Conti, l’amministrazione comunale si è fatta promotrice di un’iniziativa di confronto con tutti i soggetti interessati: dai tecnici della società Stretto di Messina a rappresentanze di categoria, imprese, università e sindacati. Stamattina il primo incontro nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina, con l’avvio effettivo dei tavoli tecnici permanenti dai primi di settembre.

A presenziare il sindaco Federico Basile, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Salvatore Mondello e l’assessore alle Attività produttive Massimo Finocchiaro. “Mi fa piacere questa partecipazione. Il sì del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha dato un’accelerazione a un processo avviato in pochi anni”, ha sottolineato in apertura Basile.

Il sindaco: “Poniamo insieme le basi su una nuova visione di città”

Ha continuato il sindaco: “Stiamo ponendo le basi per una riunione di dialogo, di condivisione e di ascolto. Questo tavolo farà da pungolo nei confronti di tutti gli aspetti collegati a un’opera così imponente. E che avrà un impatto non solo cantieristico su Messina e sul territorio metropolitano. Diventano fondamentali il confronto e la programmazione. Dobbiamo porre insieme le basi su una nuova visione di città”.

Mondello: “Bisogna subito intervenire sul Prg”

Da parte sua, il vicesindaco Mondello ha evidenziato gli effetti che “il ponte avrà sull’ambito metropolitano e su questo serve una strategia generale. Allo stesso modo è necessario mettere mano immediatamente al Piano regolatore. Un processo interrotto bruscamente a Messina dopo la norma che ha riavviato l’operazione ponte. Le opere previste trasformeranno l’assetto della città e va coinvolto in modo significato la cittadinanza messinese, offrendo un’importante opportunità di lavoro”.

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Sia Basile, sia Mondello non amano parlare di “opere compensative” ma, al contrario, ” preliminari e complementari”, nell’ambito delle proposte dell’amministrazione comunale. E l’assessore Finocchiaro parlato di “uno sconvolgimento positivo per Messina”.

“Messina si faccia trovare pronta sul piano imprenditoriale”

Tanti gli interventi subito dopo. Tra gli altri, Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio; Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio, e Giovanni Lazzari, presidente dell’Ordine degli architetti. A prevalere, tra le righe, una preoccupazione che Messina rimanga marginale in questo processo.

Ha messo in rilievo Blandina: “Bisogna far sì che i vantaggi non siano solo per le imprese del nord e Messina deve farsi trovare pronta sotto ogni punto di vista”. Il presidente della Camera di commercio ha fatto riferimento alla neonata “Aziende riunite Ponte sullo Stretto – società consortile per azioni”, con 3500 addetti. Il tutto nel campo della fornitura di beni e servizi relativi alla realizzazione di opere pubbliche e in particolare del ponte, con una funzione di coordinamento e sostegno alle imprese consorziate.

“L’operazione ponte sarà un Covid 2 per Messina”

Picciotto, invece, ha parlato a nome delle piccole e medie imprese, che “devono essere centrali in questo processo. Da pontista di vecchia data, so bene che questo sarà un Covid 2, come stravolgimento, per Messina. Ma da qui dobbiamo ripartire per rinascere”.

Lazzari: “Tanti dubbi e incertezze, servono risposte”

L’architetto Lazzari ha parlato “dei tanti dubbi e domande, da parte dei cittadini, che meritano una risposta. Dubbi e incertezze sugli aspetti ambientali, sulla gestione dei cantieri, e Messina dovrà subire tanti disagi non so per quanti anni. Anche con il supporto dei tecnici della società Stretto di Messina, questi dubbi vanno approfonditi. Credo che sia doveroso, e che lo dobbiamo fare tutti noi presenti ai tavoli, chiarire almeno la maggioranza di queste incertezze”.




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