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l’intelligenza artificiale per migliorare la stimolazione cognitiva • Secondo Welfare


Intellica è un’esperienza di trasformazione digitale nata e cresciuta nel terzo settore.

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Questa piattaforma per la stimolazione cognitiva digitale, infatti, è stata concepita nel 2019 all’interno di COOSS, una grande cooperativa sociale con sede ad Ancona. 

Da allora, ha fatto parecchi progressi e, per continuare a farne, quest’anno, è passata dalle Marche a Milano, e in particolare al MIND Innovation District dove ha sede la Fondazione Triulza. 

A partire da febbraio, infatti, Intellica ha partecipato alla seconda edizione di Technology for Health and Social Challenges, il progetto di Fondazione Triulza e Politecnico di Milano che coniuga tecnologia biomedica e impatto sociale.

Il progetto di Triulza e la piattaforma Intellica

Technology for Health and Social Challenges nasce dall’esperienza di un progetto pilota lanciato da Fondazione Triulza nel 2024 e ha come obiettivo coinvolgere studenti di ingegneria biomedica e gestionale nello sviluppo di prototipi per realtà del Terzo Settore con l’obiettivo di rispondere alle sfide sociali. 

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“Fondazione Triulza, attraverso questa nuova alleanza con il Politecnico di Milano, implementa le sue attività in favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico verso le realtà del Terzo Settore e dell’Economia Civile e il rafforzamento della convergenza tra la tecnologia e sociale”, spiega la stessa Fondazione.

Il progetto pilota, valutato positivamente, viene confermato. E qui entra in scena Intellica, di cui avevamo già parlato nella seconda edizione del quaderno “Digitale per bene”. 

La stimolazione cognitiva è una serie di attività pensate per riattivare le competenze residue o rallentare la perdita funzionale dovuta a patologie, lesioni o fattori naturali, come la vecchiaia. È fondamentale per persone con problemi come autismo, demenze, disabilità cognitiva e deficit del linguaggio, per fare alcuni esempi. 

All’interno di COOSS, decidono di applicare il concetto di trasformazione digitale a queste attività di stimolazione cognitiva e nasce Intellica. 

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L’idea, scrivevamo in “Digitale per bene 2”, ha portato alla cooperativa molti vantaggi, “a cominciare dalla personalizzazione delle attività sulla base dei bisogni di ogni singolo beneficiario. Inoltre, Intellica consente di salvare i dati relativi a ogni attività e quindi di valutare nel tempo la performance delle persone che la usano. Infine, essendo una piattaforma digitale, è facilmente accessibile da remoto”. 

Oggi, Intellica è usata da oltre 800 utenti in cinque regioni diverse, il suo team ha formato più di 460 operatori e la piattaforma viene sfruttata in contesti differenti: in strutture per disabilità adulta, diurne e residenziali (30), nei servizi educativi per età evolutiva, scolastici e territoriali (12), nelle residenze per anziani (6), ma anche all’interno di una ventina di famiglie che possono usare lo strumento direttamente a casa loro. 

Il contributo delle studentesse del Politecnico 

Al progetto Technology for Health and Social Challenges hanno partecipato alcune studentesse dell’insegnamento “Transdisciplinary Projects for Health and Social challenges”, tenuto da Emanuele Lettieri e Alfonso Gautieri al Politecnico di Milano. Grazie al supporto dei loro tutor e docenti e all’accompagnamento degli esperti della Fondazione Triulza, le future ingegnere hanno lavorato fianco a fianco con lo staff di Intellica, direttamente nelle strutture della cooperativa COOSS in cui la piattaforma è già in uso. 

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“Per noi è un momento molto importante e un’occasione per rilanciare questo percorso su cui tanto stiamo investendo, anche con grande soddisfazione”, ha dichiarato al lancio del progetto Carlo Balduzzi, referente marketing e sviluppo di Intellica. 

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“Questo progetto permetterà alle studentesse di avere un approccio estremamente significativo con il mondo del lavoro. Non solo, sarà un’occasione per uscire dalle aule del Politecnico e mettersi alla prova in un contesto nuovo e molto speciale, ogni incontro può rappresentare una straordinaria fonte di arricchimento personale e professionale”, ha aggiunto il professor Emanuele Lettieri nella stessa occasione. 

L’idea alla base del percorso è stata proprio quella di consentire alle studentesse di applicare le loro conoscenze e le loro competenze ingegneristiche in un contesto pratico. 

L’obiettivo finale del progetto condiviso, infatti, è stato sviluppare un prototipo di interazione di intelligenza artificiale: un aspetto innovativo nei processi di stimolazione cognitiva della piattaforma Intellica, per valorizzare ulteriormente questa “palestra cognitiva digitale”. 

Il percorso all’interno di COOSS e il prototipo

In primavera, le studentesse del Politecnico hanno iniziato il loro lavoro sul campo. Sono state ospiti della RSA “Ciriaco Mordini” di Castelfidardo e, a Falconara, del centro diurno “Si” e della comunità socio-educativa riabilitativa “Together”, tutte strutture gestite da COOSS. 

Qui, le quattro studentesse coinvolte hanno avuto la possibilità di confrontarsi con educatori, infermieri, operatori socio-sanitari e utenti impegnati nell’utilizzo della piattaforma e quindi di raccogliere preziosi dati e feedback per il prosieguo del progetto. 

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Il risultato del loro lavoro è stato presentato a luglio. 

“Il prototipo è stato creato da un’idea dell’equipe di Intellica e sviluppato dalle studentesse: rispecchia tutte le nostre esigenze e contiene novità importanti”, spiega Cristiano Lucini, referente tecnico scientifico di Intellica ed educatore di lungo corso. La differenza principale rispetto all’attuale piattaforma è l’utilizzo di automazione e intelligenza artificiale per creare piani di stimolazione cognitiva personalizzati. 

“I nostri operatori – continua Lucini – hanno sempre più difficoltà nel preparare il materiale per il beneficiario che poi utilizzerà la piattaforma”. Per questo, si è scelto di utilizzare l’AI in questa fase, per garantire un duplice vantaggio.

Da un lato, migliorerà “l’efficacia e l’efficienza” del percorso che le persone andranno a fare con Intellica perché, sempre secondo Lucini, offrirà una maggiore attinenza a bisogni, fragilità e patologie dei beneficiari e “batterie di esercizi più idonee e attente alla singola persona”. Dall’altro, il prototipo potrebbe aiutare anche il lavoro di professionisti e caregiver, nello svolgere la stimolazione cognitiva digitale in maniera più immediata ed efficace.

Ora, toccherà ad Intellica implementare i miglioramenti contenuti nel prototipo all’interno della versione della piattaforma oggi in uso. Sui suoi canali social, l’organizzazione ha parlato di  “un passo decisivo verso Intellica 2.0” e ha ringraziato le studentesse coinvolte perché, “grazie al loro contributo, il progetto entra in una nuova fase: più avanzata, più integrata, più umana”. 

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Foto di copertina: I partecipanti al progetto di Fondazione Triulza e Politecnico di Milano “Technology for Health and Social Challenges” – Foto: Fondazione Triulza





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