Dal diabete di tipo 2 ai problemi cardiovascolari, fino ai tumori. È importante restare nei parametri di peso corretti
Non è solo una questione di estetica. L’obesità è una condizione cronica e complessa, con un impatto significativo sulla salute fisica, sulla qualità della vita e sulla sua durata. A differenza del messaggio che talvolta passa sui social, essere sovrappeso non è un semplice problema di girovita: è a tutti gli effetti un fattore di rischio che ha pesanti ripercussioni sul funzionamento di numerosi organi e apparati. Le complicazioni associate sono molteplici e spaziano dal metabolismo al sistema muscoloscheletrico, dall’apparato respiratorio a quello cardiovascolare. Ecco perché, negli ultimi anni, la crescente incidenza del fenomeno ha spinto la comunità scientifica a considerarla una delle principali sfide per la salute pubblica a livello globale.
obesità, Lo studio sui fattori di rischio
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Un’analisi condotta da un gruppo di ricercatori guidati dalla Johns Hopkins University e pubblicata sul New England Journal of Medicine ha rilevato che l’obesità è un importante fattore di rischio per almeno 16 patologie croniche. Lo studio si basa sui dati raccolti dal programma “All of Us”, iniziativa del National Institute of Health avviata nel 2018, che ha coinvolto oltre 270.000 adulti statunitensi. Grazie all’ampiezza del campione e all’eterogeneità delle condizioni cliniche analizzate, lo studio rappresenta una delle analisi più complete sull’impatto dell’obesità sulla salute. I partecipanti sono stati suddivisi in cinque categorie di peso (normopeso, sovrappeso, obesità di grado 1, 2 e 3) in base all’indice di massa corporea (BMI). Alla fine, il 42% risultava obeso a questa condizione è stato associato il 51,5% dei casi di apnea ostruttiva del sonno, il 36,6% dei disturbi metabolici del fegato e il 14% dei casi di osteoartrite.
Come si determina se si è obesi
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Il parametro più utilizzato per classificare l’obesità è l’indice di massa corporea o BMI, ottenuto dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri. Si parla di sovrappeso quando il BMI è compreso tra 25 e 29,9, mentre si entra nella fascia dell’obesità con valori pari o superiori a 30. L’obesità viene poi suddivisa ulteriormente in tre gradi di severità: grado 1 (30-34,9), grado 2 (35-39,9) e grado 3 (≥40).
Obesità come fattore di rischio
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I dati emersi dallo studio confermano che l’obesità non solo predispone a singole malattie, ma incide anche sul numero e sulla gravità delle condizioni croniche che possono colpire una stessa persona. Nei soggetti con obesità di grado 3, ad esempio, il rischio di apnea del sonno è risultato 10 volte superiore rispetto a chi ha un peso normale; il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, sette volte più alto; per i disturbi epatici, sei volte maggiore. La certezza è la correlazione diretta: in tutte le 16 patologie analizzate, tra cui malattie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie e osteoarticolari, all’aumentare del peso corporeo aumenta la frequenza con cui queste si manifestano.
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