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Novità detrazioni IRPEF in busta paga 2025


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Dal taglio del cuneo fiscale alle novità in materia di detrazioni IRPEF, nel 2025 cambia la gestione delle procedure di elaborazione delle buste paga

Buste paga da adeguare alla luce delle novità in materia di detrazioni IRPEF.

Dal taglio del cuneo fiscale fino alle detrazioni IRPEF per figli e altri familiari a carico, aziende e consulenti sono chiamati a confrontarsi con le nuove regole operative dal 1° gennaio 2025.

Un’analisi delle novità e dell’impatto pratico sulle buste paga dei dipendenti e sulle operazioni di conguaglio.

Elaborazione delle paghe 2025 alla prova del nuovo taglio del cuneo fiscale

Sono diverse le novità della Legge di Bilancio 2025 che, a partire dallo scorso 1° gennaio, incidono nel calcolo degli importi in busta paga dei lavoratori dipendenti.

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Tra le più importanti c’è la conferma, con modifiche, del taglio del cuneo fiscale e contributivo.

Lo sgravio contributivo già previsto per lo scorso anno è diventato strutturale, ma dal 1° gennaio 2025 agisce sulla componente fiscale in maniera diversa a seconda dell’importo delle retribuzioni.

Per il 2025 il taglio del cuneo fiscale si applicherà con le seguenti percentuali:

  • 7,1 per cento per i redditi di lavoro dipendente non superiore a 8.500 euro;
  • 5,3 per cento tra gli 8.500 e i 15.000 euro;
  • 4,8 per cento oltre i 15.000 euro.

Una formula diversa è invece prevista per le retribuzioni tra i 20.000 e i 40.000 euro. In questo caso è previsto un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente pari a 1.000 euro fino a 32.000 euro.

Per i lavoratori con retribuzioni tra 32.000 e 40.000 euro l’ulteriore detrazione dall’imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro, è di importo pari al prodotto tra 1.000 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 32.000 euro ma non a 40.000 euro.

In altre parole l’importo della detrazione di 1.000 euro diventa inversamente proporzionale al reddito complessivo, con riduzione fino all’azzeramento alla soglia di 40 mila euro.

Detrazioni IRPEF in busta paga: le novità per figli e altri familiari a carico

Oltre al taglio del cuneo fiscale, nell’elaborazione delle buste paga è necessario considerare anche le novità introdotte sul fronte delle detrazioni per i carichi di famiglia di cui all’art. 12 del TUIR.

Partendo dalle detrazioni per i figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un limite anagrafico.

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A partire dal 1° gennaio sono erogate solo dai 21 anni e fino al compimento dei 30 anni di età del figlio. Unica eccezione è prevista per i figli con disabilità accertata ai sensi della legge 104, per i quali le detrazioni sono riconosciute senza limiti di età.

Dalla Manovra 2025 è arrivata anche un’ulteriore novità: sempre con decorrenza dal 1° gennaio, le detrazioni spettano anche per i figli conviventi del coniuge deceduto, a partire da 21 anni e fino al compimento dei 30 anni di età.

Queste novità dovranno essere recepite nella modulistica relativa al riconoscimento delle detrazioni sulle retribuzioni erogate ai dipendenti.

Un’ulteriore novità riguarda le detrazioni per i lavoratori extra UE o extra SEE, che vengono meno in relazione ai familiari residenti all’estero.

Inoltre, per gli altri familiari a carico, dal 1° gennaio 2025 la detrazione di 750 euro spetta solo per gli ascendenti conviventi, quali ad esempio genitori e nonni. Sono esclusi quindi gli altri familiari, tra cui fratelli, sorelle, nuore, generi e nipoti.

I limiti di reddito e le condizioni per la determinazione dei familiari a carico restano le stesse:

  • il soggetto non deve aver percepito un importo superiore a 840,52 euro, al lordo degli oneri deducibili;
  • la soglia di reddito è innalzata a 000 euro nel caso di figlio con età fino a 24 anni.

Busta paga: strutturale l’aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti

In parallelo alla conferma dell’IRPEF a tre aliquote, la Legge di Bilancio 2025 ha reso strutturali anche le novità relative alle detrazioni da lavoro dipendente.

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Nel caso di redditi fino a 15.000 euro è quindi confermato il passaggio da 1.880 a 1.955 euro dell’importo massimo della detrazione.

Superata la soglia dei 15.000 euro, l’importo si riduce in modo progressivo:

  • per i lavoratori che guadagnano tra 15.000 e 28.000 euro, la detrazione parte da 910 euro e si riduce in maniera graduale all’aumento del reddito;
  • per i lavoratori con redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, la detrazione continua a ridursi fino all’azzeramento.

In ogni caso la detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro o a 1380 euro nell’ipotesi di rapporti di lavoro a tempo determinato.

Chi ha un reddito superiore a 50.000 euro non ha diritto ad alcuna detrazione.



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