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Bonus colonnine domestiche 2025: al via le domande




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Buone notizie per chi ha investito nella mobilità elettrica: riparte anche quest’anno il Bonus colonnine domestiche, l’incentivo che premia chi ha acquistato e installato nel 2024 infrastrutture di ricarica private per veicoli elettrici.

Le domande per ottenere il contributo potranno essere presentate dalle ore 12:00 di oggi, 29 aprile, fino alle 12:00 del 27 maggio, utilizzando la piattaforma online dedicata sul sito di Invitalia. Vediamo insieme come funziona il bonus e come richiederlo.

Che cos’è e chi può richiederlo

Il Bonus colonnine domestiche è un contributo a fondo perduto pensato per persone fisiche residenti in Italia e condomini che abbiano sostenuto spese per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica privata. Copre l’80% delle spese sostenute, fino a un massimo di 1.500 euro per i privati e 8.000 euro per i condomini che hanno realizzato l’installazione sulle parti comuni dell’edificio.

L’incentivo è destinato esclusivamente a persone fisiche residenti in Italia e condomini, rappresentati dall’amministratore o da un condomino delegato. Non possono invece usufruirne i titolari di ditte individuali o società. Insomma, si tratta di un incentivo pensato solo per l’ambito domestico.

Come presentare la domanda

Per ottenere il contributo, bisogna inviare la domanda online, attraverso l’area riservata di Invitalia (invitalia-areariservata-fe.npi.invitalia.it), utilizzando le proprie credenziali digitali: Spid, Cie o Cns. Sarà necessario compilare il modulo elettronico seguendo le istruzioni fornite e allegare la documentazione richiesta. A operazione completata, il sistema rilascerà una ricevuta di registrazione. Attenzione: ogni richiedente può presentare una sola domanda.

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Documentazione necessaria

Per i privati, i documenti da presentare sono:

documento d’identità e codice fiscale;

copie delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione;

estratti conto che attestino i pagamenti effettuati con strumenti tracciabili intestati al beneficiario (bonifico bancario, Sepa, carta di credito o debito);

una relazione finale sull’investimento;

una certificazione di conformità rilasciata dall’installatore;

i dati bancari per ricevere l’accredito.

Per i condomini, invece, andranno presentati:

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codice fiscale del condominio e documento dell’amministratore o del condomino delegato;

delibera assembleare che autorizza i lavori, con dichiarazione dell’amministratore sull’assenza di impugnazioni;

fatture elettroniche e relativi pagamenti tracciabili;

relazione finale e certificazione di conformità;

informazioni bancarie per l’accredito.

Come funziona l’assegnazione del contributo

Le richieste verranno esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione. Se i fondi stanziati dovessero esaurirsi prima della scadenza, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy provvederà a comunicarlo con un avviso ufficiale. Una volta chiusa la finestra per le domande, entro 90 giorni verrà pubblicato il decreto con l’elenco dei beneficiari e i contributi saranno erogati direttamente sui conti correnti indicati.

Quali spese sono coperte

Sono ammissibili tutte le spese sostenute tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2024 per:

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acquisto e installazione di colonnine di ricarica;

realizzazione di impianti elettrici, opere edili necessarie, impianti di monitoraggio;

progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi;

costi per il collegamento alla rete elettrica.

Si badi, non basta aver acquistato la colonnina: per ottenere il contributo è indispensabile averla anche installata e aver documentato tutto in modo tracciabile.

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Quali colonnine rientrano nel bonus

Il Bonus colonnine domestiche 2025 è sicuramente un’opportunità per chi, già nel 2024, ha investito nella mobilità sostenibile, che può così recuperare una buona parte delle spese affrontate.

Ci sono però precise indicazioni sulla tipologia di dispositivo: le infrastrutture devono essere nuove di fabbrica, di potenza standard e non accessibili al pubblico. Per i privati, devono servire esclusivamente per uso personale, per i condomini, devono essere ad uso collettivo dei soli residenti.



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