Si rafforzano le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Arabia Saudita con la visita della più folta delegazione di imprenditori sauditi mai venuta nel nostro paese. La visita si sviluppa su tre forum imprenditoriali e di investimento con la partecipazione di rappresentanti del settore pubblico e privato, con l’obiettivo di rafforzare i partenariati economici, di investimento e commerciali.
Il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Maria Tripodi, ha inaugurato ieri a Milano, il Saudi Italian Business Forum organizzato da Assolombarda insieme al Saudi-Italian Business Council e alla Federazione delle Camere di commercio Saudite. “Le relazioni fra Italia e Arabia Saudita sono eccellenti ed in costante crescita, con un notevole potenziale di ulteriore rafforzamento in termini di investimenti e scambi commerciali” ha affermato il Sottosegretario, evidenziando come grazie alla recente missione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Al-Ula, le relazioni bilaterali siano state elevate a livello di partenariato strategico, attraverso una dichiarazione congiunta che avvia la cooperazione strutturata tra Italia e Arabia Saudita, in diversi settori di reciproco interesse.
Per raggiungere questo obiettivo, è stato presentato dal Ministro Antonio Tajani un innovativo Piano per l’Export, in cui l’Arabia Saudita gioca un ruolo di primo piano. Nel 2024, infatti, le nostre esportazioni verso il Paese, hanno superato i 6 miliardi di euro, segnando un aumento del 27,9% rispetto al 2023, il tasso di crescita più elevato di tutta l’area MENA. L’Arabia Saudita è anche il secondo mercato di destinazione delle esportazioni italiane nella regione. “Il contributo che le imprese italiane assicurano alla nostra crescita condivisa è di fondamentale importanza e proseguirà, con l’assistenza del Governo, verso l’esplorazione in comune di nuove collaborazioni in settori strategici, come grandi progetti infrastrutturali, energetici, della difesa e delle nuove tecnologie, progetti di respiro transnazionale e transcontinentale anche nell’ambito della Saudi Vision 2030, a cui l’Italia è pronta a dare il suo contributo” ha concluso il Sottosegretario.
Per l’occasione, Kamel Al-Munajjid, presidente del Business Council ha dichiarato in un colloquio con il Riformista che, “la delegazione è la più grande delegazione imprenditoriale saudita a visitare l’Italia fino ad oggi, composta da 100 persone, tra cui più di 20 rappresentanti di ministeri e agenzie governative, nonché dirigenti del settore privato provenienti da diversi settori, tra cui energie rinnovabili, produzione avanzata, logistica, turismo, alimentazione, agricoltura, immobiliare, sanità e tecnologie moderne. Al-Munjed ha sottolineato che i tre forum si concentrano su temi moderni dell’economia della conoscenza, come la trasformazione industriale, l’energia sostenibile, le città intelligenti, l’innovazione e le catene di fornitura, oltre a incontri bilaterali e visite sul campo ad aziende e progetti italiani leader. Ha poi aggiunto: “Alla luce della profonda trasformazione che il Regno sta vivendo in linea con la Vision 2030, l’Arabia Saudita accoglie con favore partner internazionali dotati di visione, innovazione e qualità. Grazie alla sua profonda competenza nel design, nell’ingegneria e nell’industria, l’Italia è un partner naturale per il percorso del Regno verso il futuro”.
L’analista saudita, Mohammed Al-Harbi, ha spiegato al “Riformista” che “il Business Council Italia-Arabia Saudita è considerato una delle piattaforme più importanti per la cooperazione economica tra il Regno e l’Italia, poiché mira a promuovere investimenti congiunti e ad agevolare il dialogo tra il settore pubblico e quello privato. Pertanto, questo consiglio si basa sulle dimensioni. Un’organizzazione economica senza scopo di lucro che mira a promuovere la cooperazione commerciale e di investimento tra i due Paesi. Un forum per imprenditori, investitori e funzionari di entrambe le parti per creare opportunità di investimento nel quadro della Saudi Vision 2030 con l’economia italiana”.
L’esponente Saudita ha affermato: “Il numero di aziende italiane nel Regno ha superato le 200 unità, ma ci troviamo ad affrontare alcune sfide, tra cui la mancanza di consapevolezza. Molte piccole e medie imprese italiane non sono sufficientemente consapevoli delle vaste opportunità disponibili in Arabia Saudita. Ciò di cui abbiamo disperatamente bisogno è una migliore comunicazione e una maggiore consapevolezza”. Gli obiettivi più importanti del Consiglio sono quelli di promuovere gli scambi commerciali non petroliferi.
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