Diritto ai sogni
Ogni bambino ha dei sogni. Anche i bambini con disabilità li hanno.
Greta all’asilo già sognava di ballare, anche se doveva farlo col sostegno della tata. Alessandro desiderava e rincorreva la sua palla, ma ancora non riusciva ad afferrarla. Cecilia voleva camminare e correre, alla faccia di chi, appena nata, le aveva detto il contrario.
I bambini non “sanno” tante cose come i grandi. Però “sentono” più forte degli adulti ciò che amano e che li chiama, qual è la loro inclinazione. E hanno il diritto di provare ad inseguirla, anche (soprattutto!) i bambini con disabilità.
All Inclusive Sport permette anche ai bambini e ai ragazzi con disabilità di realizzare il proprio sogno sportivo: scegliere una disciplina da amare e crescere, praticandola, insieme ai coetanei. Quando serve, cambiarla e provarne un’altra. Esprimere attraverso lo sport la propria personalità e sviluppare le proprie capacità e aspirazioni. Con la stessa libertà che hanno i bambini senza disabilità.
Includere per diventare grandi
C’è un’altra cosa, ed è ancora più importante. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, All Inclusive Sport aiuta migliaia di ragazzi e ragazze a crescere in un ambiente sportivo inclusivo. Non si tratta di un’esperienza singola, ma di un lungo percorso quotidiano, che unisce atleti con e senza disabilità nelle fatiche degli allenamenti, nelle risate degli spogliatoi, nelle esultanze delle vittorie e nelle delusioni delle sconfitte. Condividendo per anni una passione comune, con il supporto e la mediazione di un Tutor dedicato a fianco dell’allenatore, i ragazzi imparano ad aspettarsi e ad aiutarsi, a comunicare e aprirsi verso le diversità. A superare i pregiudizi e le paure, a sorprendersi. Qualche volta, a volersi bene.
Perché c’è bisogno di te
Il tuo supporto è indispensabile perché anche All Inclusive Sport sta diventando grande: oggi affianca gratuitamente 250 atleti con disabilità e 4.000 compagni di squadra in provincia di Reggio Emilia. In 9 anni è entrato nelle vite di migliaia di ragazzi, allenatori, genitori. Ha creato un precedente unico in Italia, ha attivato un cambiamento culturale (sport giovanile = inclusione) da cui non si tornerà più indietro. E la lista d’attesa di chi vorrebbe accedere al progetto, purtroppo, non si esaurisce mai.
Ogni anno All Inclusive Sport cresce perché chi lo sostiene continua a farlo, anzi dona di più, e perché nuovi donatori entrano a far parte della squadra. Sarebbe impossibile continuare a garantire la gratuità del progetto se non ci fosse tutta la comunità a sostenerlo.
Dona ora!
Raggiungiamo (e superiamo) l’obiettivo. Con 13.000 euro garantiremo il supporto e la mediazione di un Tutor a 25 atleti con disabilità e 400 compagni di squadra, per tutto l’anno sportivo 2025/26.
Significa che, all’interno di All Inclusive Sport, 1 bambino su 10 crescerà nell’inclusione anche grazie a te. E che, nell’inclusione, tutti questi ragazzi diventeranno GRANDI.
Ti viene in mente qualcosa di più importante per il futuro?
“Quando era ancora all’asilo, e noi sapevamo che aveva la Sindrome di Williams, la tata di Caterina ci ha detto: il nostro ruolo non è stabilire quali limiti hanno i bambini, ma offrire loro le opportunità per provare a superarli.
Io e mio marito abbiamo fatto questo, ogni giorno da allora, abbiamo proposto alla Cate nuove esperienze: ogni volta ci guardavamo con un pizzico di angoscia, forse anche di incoscienza, e ci dicevamo sperom in bein (speriamo bene!)… così però, Caterina ha vissuto tante belle esperienze, dalle quali è sempre tornata ricca di nuovi insegnamenti e autonomie raggiunte. L’ultima è stata entrare in campo in una partita ufficiale di pallavolo, a 14 anni: il giorno dopo ha mandato le foto a tutti i parenti.”
– Federica, mamma di Caterina
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link