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Made in Steel 2025: 387 aziende a Rho per confrontarsi su sostenibilità, competitività e scenari futuri


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Paolo Morandi, ceo Siderweb

È partita con il segno più l’undicesima edizione di Made in Steel, la Conference & Exhibition internazionale organizzata da siderweb – La community dell’acciaio. Nei padiglioni di fieramilano Rho, l’evento si conferma punto di riferimento per tutta la filiera siderurgica, con 387 aziende espositrici (+21% rispetto al 2023) e una presenza estera in crescita, pari al 35% del totale.

Un’apertura che ha superato le attese, come sottolineato dal Ceo di siderweb e Made in Steel, Paolo Morandi: «Qui per affrontare le sfide, cogliere le opportunità e costruire insieme il futuro».

Made in Steel «è un momento di incontro, di confronto per tutta la filiera dell’acciaio. E cade in un momento storico per la siderurgia italiana ed europea, in un contesto molto complesso, di grandi minacce e incertezze. Sfide dalle quali possono nascere anche nuove opportunità», ha continuano Morandi. Un’undicesima edizione intitolata “The Beauty of Steel”, allestita dal direttore artistico Giorgio Guidi, che ha come obiettivo celebrare «la bellezza dell’acciaio, che è creatività, è made in Italy, è vivere qui e oggi questo momento. Non sappiamo come sarà il futuro, siamo convinti però che l’acciaio continuerà a essere amico del progresso e delle persone e che possiamo iniziare a costruirlo, a scriverlo, passo dopo passo, insieme», ha concluso il Ceo di siderweb.

“The Beauty of Steel” è infatti il fil rouge che guida la proposta contenutistica della manifestazione e il titolo scelto per Made in Steel 2025. Un’undicesima edizione della Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell’acciaio per celebrare questo materiale, amico del progresso e delle persone, evocare la sua forza, modernità lucentezza, invitando a scoprire il valore intrinseco e culturale di questo materiale, protagonista del futuro sostenibile perché infinitamente riciclabile.

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Il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, nel suo intervento sul palco della siderweb Conference Room ha posto l’accento sul ruolo della Conference & Exhibition per il settore: «In questi undici anni, Made in Steel è stato molto più di un evento fieristico: è stato un luogo di pensiero, un laboratorio di idee e una piattaforma di confronto per tutta la filiera dell’acciaio. Ha contribuito a costruire una consapevolezza nuova, che oggi ci consente di dire, con orgoglio, che l’industria siderurgica italiana è un campione europeo e mondiale, anche in virtù del suo primato nella decarbonizzazione. Tuttavia, servono scelte coraggiose e azioni concrete da parte dell’Europa: non possiamo più accettare che i nostri impianti elettrici green paghino l’energia più cara d’Europa o che la materia prima strategica – il rottame – continui a uscire dal Continente. È ora di alzare la voce contro l’inerzia ideologica, contro le resistenze tecnocratiche che bloccano ogni reale passo avanti. Serve una svolta culturale, una vera rivoluzione del pensiero industriale europeo. L’Italia, con la sua manifattura, chiede solo una cosa: regole giuste per competere ad armi pari e continuare a innovare nel segno della sostenibilità economica e sociale, non solo ambientale».

La presidente di Assofermet, Cinzia Vezzosi, ha sottolineato che «Made in Steel è diventato un luogo d’incontro della filiera, punto di unione dei suoi vari anelli. Il claim di quest’anno è sfidante, ma c’è una grande bellezza nell’acciaio. Questo materiale riesce a adattarsi a situazioni diverse senza, tuttavia, perdere le sue caratteristiche. La resilienza è la sua vera bellezza ed è anche la matrice che contraddistingue l’intera filiera. Le nostre aziende hanno affrontato le difficoltà e sfide attraverso investimenti importanti, esprimendo capacità di rinnovarsi e di adattarsi ai cambiamenti senza perdere competitività. Ma per continuare in questo percorso serve l’Europa e, in questo senso, Assofermet spera in una revisione dello Steel Action Plan europeo che è risultato deludente sia per i produttori che per la distribuzione e trasformazione. Chiediamo all’UE di recidere il piano affinché vengano messe in campo misure per far crescere la domanda di acciaio in Ue e chiediamo inoltre di adottare una prospettiva diversa per il rottame che può essere considerata risorsa strategica, ma non critica».

Per Marco Mandelli, Chief Corporate & Investment Banking Officer di Bper Banca, «la partnership di Bper con Siderweb è strategica perché ci consente di capire le dinamiche della filiera dell’acciaio, e di manifestare la vicinanza alle aziende del settore siderurgico in tutte le sue componenti (produzione, distribuzione, centri servizi e rottame). Su un’industria che rimane fondamentale nel sistema manifatturiero italiano, la banca alloca da tempo importanti facilitazioni; inoltre, la comprensione di un settore caratterizzato da una così marcata ciclicità rende necessario un approccio non standardizzato sul quale la banca investe risorse e competenze. Il settore esce da un 2024 non favorevole ma riteniamo che nel 2025 ci possa essere una leggera ripresa. Le aziende della filiera hanno sempre dimostrato la volontà di investire, seguendo i trend di mercato, tra cui la transizione energetica (oggi oltre l’80% della produzione deriva dal forno elettrico). BPER vuole dimostrare ulteriormente la vicinanza al comparto, dove peraltro abbiamo già quote di mercato sui crediti verso clientela superiori a quelle naturali. Le prospettive a nostro avviso sono positive, con opportunità da cogliere e sinergie da sviluppare con gli imprenditori del settore».



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