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Connettività industriale e resilienza: una manifattura future proof


La connettività industriale è la spina dorsale invisibile della manifattura. Secondo MarketsandMarkets, il mercato della connettività industriale supererà i 73 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso annuo di crescita del 7,2%. In Europa la transizione verso l’Industria 5.0 spingerà sempre più le imprese a integrare automazione, sostenibilità e centralità umana nei processi produttivi. La necessità di reti di comunicazione affidabili, sicure e resilienti, capaci di supportare la crescita del digitale, si fa dunque sempre più cruciale.

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Cresce anche la consapevolezza dei rischi legati a instabilità geopolitiche, interruzioni nelle supply chain e attacchi informatici. In un clima di progressiva turbolenza anche la resilienza – altro aspetto cruciale dell’Industria 5.0 – si conferma come una priorità: costruire infrastrutture tecnologiche in grado di garantire la continuità operativa è ormai un’esigenza imprescindibile. Connettività industriale e resilienza emergono quindi come due pilastri su cui basare la competitività delle imprese manifatturiere.

Aziende come LAPP Italia giocano un ruolo centrale per supportare le imprese in questa fase di trasformazione. Parte del gruppo LAPP, specializzato in soluzioni per la tecnologia di connessione e cablaggio, la filiale italiana sta guidando il cambiamento attraverso innovazione tecnologica, nuovi investimenti e una stretta collaborazione con i clienti. Grazie a un’esperienza consolidata nei settori industriali più esigenti, infatti, LAPP Italia è in grado di offrire soluzioni per infrastrutture di rete avanzate, con supporto alla cybersecurity, proponendo un approccio consulenziale mirato ad accompagnare le imprese nella transizione digitale. L’obiettivo è quello di rispondere alle sfide di un mercato in rapida evoluzione, fornendo non solo prodotti, ma piattaforme di connettività e supporto tecnologico pensati per un’industria a prova di futuro.

Resilienza e innovazione al centro della trasformazione

“Il 2024 è stato un anno impegnativo per il settore industriale”, racconta Claudio Fegino, General Manager di LAPP Italia. L’Automotive, da sempre uno dei cardini dell’economia, sta attraversando una fase di profonda trasformazione. La transizione verso la mobilità elettrica, gli investimenti nei nuovi mega-siti di produzione di batterie e l’emergere di nuovi attori stanno ridisegnando il settore. “È vero che l’Automotive vive un momento delicato, ma in questa trasformazione ci sono anche enormi opportunità “, osserva Fegino.

Di fronte a questo cambiamento, LAPP Italia ha scelto di non limitarsi a difendere le posizioni acquisite, ma di evolversi. Consolidare la presenza nell’Automotive è un obiettivo, ma resta alta l’attenzione anche ad altri comparti in cui l’Italia vanta eccellenze riconosciute a livello mondiale, come il food, il packaging e la logistica. Settori che richiedono infrastrutture di connessione sempre più avanzate e personalizzate.

La connettività industriale, in questo quadro, assume un ruolo strategico. La possibilità di integrare macchine, sistemi e dati in modo sicuro e veloce è ciò che consente alle imprese di innovare e differenziarsi.

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Customer intimacy e prossimità ai clienti

Un elemento distintivo nella strategia di LAPP Italia è il forte investimento sulla customer intimacy. “Il nostro modello non si limita a fornire prodotti attraverso la distribuzione”, spiega Fegino. “Costruiamo rapporti diretti con i clienti, condividendo con loro successi, difficoltà e sfide”.

Questo approccio si traduce in scelte strategiche ben precise. LAPP Italia ha inaugurato un nuovo hub di cablaggio in Repubblica Ceca per gestire richieste di grandi volumi in tempi rapidi, rispondendo alla crescente domanda di efficienza, ma ha deciso di mantenere una forte presenza produttiva in Italia per garantire flessibilità, velocità di risposta e vicinanza ai clienti. Una scelta che riflette l’esigenza di costruire una connettività industriale non solo potente, ma anche adattabile alle specifiche necessità di ogni contesto applicativo.

La visione è confermata dai dati dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0 del Politecnico di Milano, secondo cui il 62% delle imprese manifatturiere italiane considera oggi la connettività e l’integrazione dei sistemi fattori chiave per abilitare lo smart manufacturing. Non basta più, in pratica, collegare macchine e impianti: è necessario creare reti intelligenti, sicure e scalabili, capaci di supportare l’automazione avanzata e la gestione dei dati in tempo reale. Esattamente la direzione scelta da LAPP Italia. 

Settori emergenti: rinnovabili, data center e robotica

LAPP Italia sta accelerando la propria presenza nei settori emergenti come quello delle energie rinnovabili. La partecipazione all’edizione 2025 di Key Energy, la principale fiera italiana del settore, ha segnato un passo importante in questa direzione. “Abbiamo presentato soluzioni per il solare, l’e-mobility, l’alta tensione per veicoli elettrici, l’eolico e la cogenerazione“, spiega Fegino

Questi mercati richiedono connessioni affidabili e resistenti, capaci di supportare impianti sempre più potenti e complessi. Il fotovoltaico, l’idrogeno e le nuove forme di generazione distribuita impongono standard elevati anche per i sistemi di cablaggio. In quest’ottica LAPP Italia sta anche collaborando con alcune Università per sviluppare soluzioni innovative nel settore dell’idrogeno, a conferma di una strategia orientata alla ricerca e allo sviluppo tecnologico. Secondo IDC, entro il 2027 il 70% delle imprese manifatturiere mondiali utilizzerà piattaforme digitali integrate. E senza una connettività industriale adeguata queste piattaforme non potranno esprimere tutto il loro potenziale.

Cybersecurity industriale: proteggere le reti connesse

Con l’aumento dell’attenzione verso la connettività industriale anche il tema della sicurezza informatica diventa più rilevante. Secondo l’ultimo Rapporto Clusit 2025, il numero di incidenti cyber registrati a livello globale è aumentato del 27% nel 2024 rispetto all’anno precedente, con un record assoluto di 3.541 attacchi rilevati. Nel nostro Paese si è concentrato il 10% degli attacchi globali, anche se l’Italia rappresenta solo l’1,8% del PIL mondiale: una sproporzione che testimonia quanto le nostre imprese siano ormai un bersaglio privilegiato dei cybercriminali.

A crescere non è stato solo il numero di attacchi, ma anche la loro gravità: il 53% degli incidenti ha avuto una severity “high”, mentre il 9% è stato classificato come “critical”. In questo scenario la cybersecurity non può essere considerata un optional, soprattutto per chi fornisce soluzioni di connettività e automazione industriale, come LAPP Italia. La capacità di garantire connessioni sicure e resilienti è parte integrante della proposta di valore dell’azienda, che si sta muovendo proprio in questa direzione, rafforzando le misure di protezione e proponendo sistemi di connessione progettati per ambienti sempre più complessi e interconnessi.

LAPP Italia, in particolare, risponde alla sfida sviluppando un’offerta che integra prodotti e servizi di protezione avanzata. “Collaboriamo con i clienti per effettuare assessment documentali e operativi, analizzare e collaudare le reti, proporre soluzioni certificate”, spiega Fegino. Inoltre, una collaborazione strategica con Exprivia, esperta di cybersecurity, permette di portare le migliori pratiche anche nel mondo industriale.

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Digitalizzazione e smart manufacturing: un binomio imprescindibile

La digitalizzazione è ormai l’asse portante dell’industria manifatturiera. LAPP Italia punta a integrare sempre più la connettività industriale con soluzioni di e-commerce avanzato, intelligenza artificiale e automazione dei processi aziendali. “Vogliamo accompagnare i clienti nella transizione digitale, migliorare l’esperienza di acquisto e aumentare l’efficienza operativa”, sottolinea Fegino. L’obiettivo è offrire non solo prodotti, ma anche servizi digitali a valore aggiunto.

Secondo McKinsey le imprese che investono in smart manufacturing e connettività digitale aumentano la produttività fino al 30% e riducono i costi operativi fino al 20%: un vantaggio competitivo che diventerà sempre più decisivo. Anche per questo il tema della connettività industriale assume una valenza sempre più strategica. Le reti devono essere in grado di supportare piattaforme integrate di produzione, gestione dati e logistica, mantenendo alti standard di sicurezza e scalabilità.

La rotta per lindustria del futuro

Il futuro dell’industria manifatturiera non si giocherà solo sulla capacità di innovare i prodotti, ma sulla qualità delle connessioni che saprà costruire. Connessioni tra macchine, sistemi, dati. Ma, soprattutto, connessioni tra aziende e clienti, tra tecnologia e persone.

“Vogliamo partecipare al successo dei nostri clienti, non semplicemente fornire prodotti”, conclude Fegino. In questa frase si riassume l’essenza della trasformazione in corso: in un contesto dove la velocità del cambiamento supera ogni previsione, la capacità di accompagnare i clienti nella transizione digitale, anticipare le loro esigenze e costruire insieme soluzioni resilienti sarà il vero fattore competitivo.

La connettività industriale è il punto di partenza. La resilienza è l’obiettivo. L’innovazione è il cammino. Solo l’industria che saprà coniugare questi tre elementi sarà pronta ad affrontare il futuro.



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