Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

otto manager su dieci la conoscono poco, ma la usano sia nel privato sia nel lavoro – PugliaLive – Quotidiano di informazione on line


oplus_4456448

" data-medium-file="https://www.puglialive.net/wp-content/uploads/2025/05/Bavaro-Marucci-Sabatini-Montemurno_pe.jpg" data-large-file="https://www.puglialive.net/wp-content/uploads/2025/05/Bavaro-Marucci-Sabatini-Montemurno_pe.jpg" alt="" class="wp-image-179623" srcset="https://www.puglialive.net/wp-content/uploads/2025/05/Bavaro-Marucci-Sabatini-Montemurno_pe.jpg 400w, https://www.puglialive.net/wp-content/uploads/2025/05/Bavaro-Marucci-Sabatini-Montemurno_pe-76x60.jpg 76w" sizes="(max-width: 400px) 100vw, 400px"/>

Prestito personale

Delibera veloce

 

Presentata la ricerca Spegea Business School e Fondirigenti sul rapporto dei dirigenti con l’IA e sull’utilizzo nella formazione dei collaboratori e nelle scelte strategiche

Bari, 07 maggio 2025 – Conoscono poco l’Intelligenza artificiale ma la usano sia nel privato che per lavoro: è così per otto manager di aziende pugliesi su 10, secondo quanto emerso dalla ricerca finanziata da Fondirigenti (il fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager) e condotta dalla Business School Spegea in collaborazione con le territoriali di Bari-Bat, Brindisi, Taranto e Lecce di Confindustria e Federmanager Puglia. Obiettivo dello studio, capire quanto i dirigenti d’azienda, sempre più chiamati ad occuparsi della crescita professionale dei dipendenti oltre che delle scelte strategiche per lo sviluppo dell’impresa, utilizzano l’intelligenza artificiale.

Alla ricerca hanno risposto circa 60 manager (il 63% appartenente alla generazione X, quella dei nati tra il 1965 e il 1980) di aziende pugliesi di medio-grandi dimensioni (oltre due terzi con più di 250 dipendenti). Si tratta di dirigenti di realtà che operano principalmente nel settore dei servizi (43,5%); a seguire, manager del terziario avanzato (32,6%) e dell’industria (23,9%). Quasi l’80% dei rispondenti ha dichiarato di avere una conoscenza superficiale dell’IA, mentre meno del 20% (proveniente soprattutto dal terziario avanzato) ha affermato di averne una conoscenza approfondita. Il 78,3% dei rispondenti usa strumenti basati sull’IA nella propria vita privata (saltuariamente il 43,5% e quotidianamente il 34,8%); in ambito lavorativo l’utilizzo saltuario o quotidiano dell’IA è lievemente inferiore (71,7%) ma aumenta la percentuale di coloro che, pur non utilizzandola, intendono farlo nel prossimo futuro (28,3% contro il 21,7% nella vita privata). In ambito lavorativo, le applicazioni più utilizzate sono gli assistenti di scrittura e quelli di ricerca. Ancora, solo l’8,7% dei rispondenti ha affermato che nella propria azienda si fa un uso estensivo dell’IA, mentre oltre la metà dichiara che si è ancora in una fase ‘sperimentale’. I principali ambiti di adozione di questa tecnologia sono chatbot per l’assistenza clienti o il marketing, assistenti virtuali e sistemi di riconoscimento biometrici.

La ricerca ha inoltre coinvolto diversi rappresentanti delle istituzioni regionali, il cui parere è stato ascoltato e raccolto tramite appositi focus group. A conclusione della ricerca un campione di dirigenti ha avuto la possibilità di sperimentare direttamente una piattaforma di social collaboration e di data analysis, basata sull’intelligenza artificiale. Tutti i contenuti sono stati diffusi durante l’incontro dal titolo ‘Intelligenza artificiale e manager formatore’, tenutosi nella sede della business school Spegea.

“La ricerca – hacommentato il direttore di Spegea Business School Rossana Montemurnoha evidenziato una consapevolezza diffusa sul tema delle digital transformation e dei suoi potenziali effetti sui processi di creazione di valore dalle imprese, su base tuttavia prevalentemente individuale. Le applicazioni sono più visibili nelle dimensioni tecnico/funzionali piuttosto che in quelle strategiche. La transizione verso l’IA è riconosciuta come una sfida parzialmente di natura tecnologica, ma soprattutto di carattere culturale, legata alla capacità delle persone di modificare il proprio mindset in funzione del cambiamento”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Questo cambiamento di mindset – concludeMassimo Sabatini, DG di Fondirigenti – richiede un investimento robusto e mirato sulla formazione delle competenze e sulla creazione di un ambiente che favorisca l’apprendimento continuo. Il nostro impegno è rivolto a supportare i dirigenti e i loro team in questo percorso, fornendo loro gli strumenti e le conoscenze per trasformare le sfide dell’innovazione in opportunità di crescita e sviluppo competitivo per le loro aziende e per l’intero sistema Paese “.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.