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sull’approvazione del bilancio l’opposizione replica al sindaco Ferreri




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 «Il gruppo consiliare di opposizione (che è maggioranza relativa in Consiglio comunale), diversamente da ciò che dice il sindaco Ferreri, non s’è attribuito il merito di alcunché. Purtroppo, il sindaco continua a non comprendere di non avere i numeri in aula e pretenderebbe che lo schema di bilancio uscisse dal Consiglio come lui glielo ha portato. Ma in politica non funziona così.

Questo gruppo ha migliorato, con i propri emendamenti, sia il Dup che lo strumento finanziario. Relativamente al documento di programmazione, ha ad esempio previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici comunali e inserito una “norma” stringente per ciò che riguarda l’affidamento di appalti a imprese di pregiudicati. Emendamenti votati peraltro all’unanimità, quindi anche dai pochissimi consiglieri vicini al sindaco. Per ciò che riguarda il bilancio, maggiori somme sono state previste, oltre che per il citato abbattimento di barriere architettoniche, per il rimborso delle spese di trasporto dei disabili, per il rimborso degli abbonamenti degli studenti e in genere per il sociale.

Ciò che invece ribadiamo con forza è il fatto che il sindaco Ferreri abbia impedito al Consiglio comunale di ridurre le aliquote Imu, non portando mai in aula la relativa delibera, disattendendo così una specifica mozione approvata a dicembre. Per tale motivo, l’Imu sulle seconde case e sulle aree edificabili aumenterà quest’anno del 30 per cento. Per il Comune si traduce in un maggiore introito di 240mila euro. Per i cittadini in una mazzata, come da quattro mesi denunciamo pubblicamente. E non parliamo qui della Tari (la tassa sui rifiuti) che presto verrà recapitata a famiglie e imprese: una nuova botta a costituire una beffa ulteriore se si considera che questo sindaco, in campagna elettorale, ne andava promettendo il dimezzamento.

Circa invece la questione del funzionario preposto dalla Regione alla verifica degli enti locali senza bilancio, la questione sarebbe già ridicola nel ricordare che ancora pochi giorni fa 13 comuni della provincia di Trapani (ossia più della metà) non avevano approvato il bilancio, ed erano ben 179 in Sicilia (quasi la metà). Ma la questione diventa patetica, come da noi denunciato in Consiglio comunale, quando si scopre che il dottor Cocco (appunto il funzionario che è venuto a farci visita il 17 aprile) non è mai andato né a Salemi, né a Salaparuta: comuni ai quali era preposto oltre che a Santa Ninfa; comuni che ad oggi non hanno ancora approvato il bilancio di previsione. Dal che noi ricaviamo l’idea di un interesse smodato del funzionario Cocco per il nostro paesello. Un interesse che sfocia – ci vien da pensare – nell’amore più puro e disinteressato. Ingenui come siamo, ci è venuto da pensare che quella del funzionario Cocco sia stata una visita di cortesia. Ma siccome anche gli ingenui ogni tanto fanno pensieri maligni, non vorremmo che tanto interesse sia stato in qualche modo “sollecitato” informalmente da soggetti estranei all’apparato tecnico-burocratico della Regione, magari interessati a trasformare la figura super partes di un commissario ad acta in quella di un’inconsapevole pedina funzionale al perseguimento di un obiettivo politico. Per questa ragione abbiamo predisposto un articolato esposto per l’Ufficio ispettivo dell’Assessorato alle autonomie locali, con la richiesta di una verifica approfondita su tale curiosa vicenda».

Gruppo di opposizione Santa Ninfa

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

 





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