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En.A.I.P. Piemonte ETS – Enaip Piemonte a Combo: un evento per raccontare il ruolo del Mediatore interculturale


È stata una mattina all’insegna del confronto quella che si è svolta in occasione dell’evento organizzato da Enaip Piemonte IL MEDIATORE INTERCULTURALE: strumento e risorsa per l’inclusione che si è svolto negli spazi di Combo, a Torino.

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Un incontro per fare il punto su una figura professionale sempre più necessaria nei contesti educativi, sociali e sanitari, e per stimolare un confronto aperto e costruttivo sull’evoluzione di questo profilo professionale in Piemonte, individuando prospettive di sviluppo future,

Ad aprire gli interventi, moderati da Roberto Sarto, responsabile per Enaip Piemonte delle attività in ambito sociale, sono stati Antonella Bertarello, Funzionaria di Regione Piemonte, che ha ricordato il crescente impatto sociale di questa professione, e Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche sociali e Pari Opportunità del Comune di Torino, che ha sottolineato come le persone con background migratorio non solo hanno piena dignità come individui, ma rappresentano anche una risorsa preziosa per l’inclusione e la coesione sociale.

Raffaella Cozzani, di Enaip Piemonte, ha invece presentato il servizio di IVC, Individuazione e Validazione delle Competenze di Regione Piemonte: è un percorso che permette alle persone di riconoscere ufficialmente le competenze che hanno acquisito durante la loro vita, anche se non hanno un titolo di studio formale. Un servizio che non riguarda solo la figura del mediatore interculturale, ma tante figure professionali. “L’IVC non è solo una procedura tecnica, ma valorizza storie, esperienze e talenti che spesso restano invisibili e che proprio grazie all’IVC possono essere riconosciuti” – ha commentato Cozzani.

Entrando nello specifico, Franco Graziano e Davide Marcato, di Enaip Torino, e Katia Ferraris, di Enaip Cuneo, hanno raccontato come si struttura un percorso IVC: si parte dalla storia della persona e si individuano le “evidenze” concrete – contratti, autodichiarazioni, CV – che dimostrino ciò che sa fare. “Per la validazione, invece, vengono organizzati un colloquio tecnico e una prova integrativa sui saperi teorici, per esplorare la parte più antropologica, psicologica, sociologica e di conoscenza delle normative, non emersa dall’analisi delle evidenze” –racconta Ferraris. Un lavoro sartoriale per dare valore alle esperienze invisibili.

Di quanto e perché sia fondamentale la figura del mediatore in molteplici contesti e di quanto sia importante e necessario riconoscerne il ruolo ne hanno discusso Blenti Shehaj, Presidente di AMMI (Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali); Maria Teresa Maccario e Chiara Manca, di Progetto Tenda; Monica Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà di Città di Torino; Daniela Finco, Direttrice SFEP (Scuola Formazione Educazione Permanente) del Comune di Torino, che ringraziamo per i preziosi contributi, le testimonianze e le esperienze condivise.

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Dopo i saluti conclusivi di Matteo Faggioni, Direttore Innovazione e Sviluppo di Enaip Piemonte, i partecipanti sono stati accolti da un buffet multietnico preparato da docenti e allievi/e del CFP Alberghiero di Acqui Terme.

L’evento ha offerto un’occasione di confronto sul ruolo del mediatore interculturale nei processi di inclusione, per valorizzare competenze ed esperienze e promuovere il dialogo tra istituzioni, enti formativi e società civile. Un passo verso il pieno riconoscimento delle esperienze e del ruolo di chi, ogni giorno, costruisce ponti tra culture.



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