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VIDEO. Confindustria, le voci della politica. Dalla Provincia alla Regione, dal Parlamento all’Europa – ilBustese.it


C’era anche il mondo della politica questa mattina a Volandia a salutare il passaggio di consegne tra Roberto Grassi e Luigi Galdabini alla guida di Confindustria Varese.

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Esponenti delle istituzioni di tutti i livelli – dai sindaci del territorio alla Provincia, dalla Regione al Parlamento all’Europarlamento – hanno ascoltato gli interventi dei numeri uno uscente e neoeletto dell’associazione varesina, con scenari, problemi e proposte. E hanno sentito il presidente di Confindustria Emanuele Orsini invocare un piano di rilancio triennale e interventi urgenti a livello nazionale ed europeo, con al centro gli investimenti.

Ecco le riflessioni dei rappresentanti del territorio al termine dell’assemblea generale di Confindustria Varese.

Provincia. Magrini: «Industriali strategici»

Nella sua relazione, il presidente uscente Grassi ha ribadito «l’assoluta disponibilità» di Confindustria Varese a partecipare attivamente al tavolo di coordinamento politico territoriale aperto dal presidente della Provincia Marco Magrini.

Da parte sua, il numero uno di Villa Recalcati ringrazia Grassi: «E andremo a lavorare col nuovo presidente nella stessa direzione. Lo sviluppo della nostra provincia non può che passare anche dagli industriali. Stiamo predisponendo un documento importantissimo come il piano di coordinamento territoriale, ormai in adozione, e non può non esserci anche il loro contributo per integrarlo e renderlo sempre più consono alle loro esigenze. Loro sono strategici».

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Regione. Le parole di Licata, Dell’Erba, Astuti

Grassi ha anche rimarcato come la politica industriale non possa fermarsi a Roma o Bruxelles, ma – ha detto – «serve un forte protagonismo delle Regioni e della amministrazioni locali».

Per il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Licata, «siamo in una fase molto complicata a livello nazionale e geopolitico. La globalizzazione sta cambiando gli assetti economici anche della nostra provincia. Bisogna investire in nuovi settori, è importante la formazione dei giovani sui nuovi mestieri che stanno emergendo. E anche il turismo è un elemento centrale. Servono l’impegno e le competenze di tutti, e in Regione stiamo facendo un lavoro costante in accordo con Confindustria e tutti gli attori del territorio».

Per la collega di Fratelli d’Italia Romana Dell’Erba, «all’assemblea odierna emerge chiaro il patto tra Regione Lombardia e Confindustria, che non è solo istituzionale bensì operativo. Unità di intenti, dialogo ed identità sono al centro del tavolo di lavoro Varese per lo sviluppo economico che prevede un investimento da qui al 2027 di 1 miliardo e mezzo di euro per potenziare e agevolare l’export, efficientare e digitalizzare i macchinari e l’adesione alle Cer, formazione di diplomati Its per valorizzare lavoratori specialisti».
Per Dell’Erba, «programmazione condivisa, cofinanziamenti mirati, cabina di regia per i progetti strategici» sono pilastri di «un modello di cooperazione virtuosa che porta risultati reali».

«Una delle cose più importanti che è stata ribadita oggi – evidenzia Samuele Astuti del Partito Democratico – è che per il mondo dell’impresa e del lavoro la stabilità è importante. La politica internazionale negli ultimi mesi ha dato invece segnali molto preoccupanti. È fondamentale che l’economia italiana si muova insieme a quella europea nel ridisegno di una strategia che evidentemente ha delle condizioni a contorno che sono fortemente cambiate. Sono fiducioso nella capacità delle nostre imprese di riuscire a interpretare questa nuova fase».

Parlamento. Gadda: «Politica non ha la marcia delle imprese»

Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva, parla di «un’assemblea moderna e sul pezzo sulle sfide che stiamo affrontando ma anche sulle soluzioni che dobbiamo trovare e sull’approccio che dobbiamo avere. Servono più concretezza, più visione, più strategia. Ma soprattutto la capacità di supportare le nostre imprese nel creare anche attraverso la politica le condizioni giuste per fare gli investimenti. Dobbiamo fare molto per semplificare la burocrazia, e poi ci sono dei nodi strategici, a partire dall’energia e dalla manodopera. La politica oggi non ha lo stesso passo né velocità e maturità che le imprese hanno dimostrato».

Europarlamento. Tovaglieri: «Bruxelles faccia passo indietro»

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Nel corso dell’assemblea, inevitabilmente, si è parlato dei dazi degli Stati Uniti. «Un tema che crea molta tensione per una provincia a forte trazione export – riconosce l’eurodeputata leghista Isabella tovaglieri –. Ma oggi i dazi sono stati sospesi e quindi l’Europa può recuperare il tempo perduto e intavolare delle relazioni diplomatiche con chi comunque rimane uno dei nostri alleati e partner commerciali. Sicuramente l’Europa può fare molto per le nostre imprese, anche da un punto di vista della burocrazia, che costa alle nostre Pmi 154 miliardi di euro, ben oltre i dazi trumpiani non ancora applicati. Se vogliamo restituire competitività alle nostre imprese, l’Europa deve fare un passo indietro e iniziare subito ad attivare le leve che ha a disposizione senza continuare a cercare un capro espiatorio per mascherare i fallimenti delle sue stesse politiche in termini burocratici e di green deal».





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