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Investimenti produttivi Toscana: contributi fino a 350mila euro


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Contributi per le imprese

 

Buone notizie per gli imprenditori agricoli toscani: la Regione ha prorogato al 30 maggio 2025 il termine per partecipare al bando che sostiene investimenti mirati a innovazione, sostenibilità e competitività nel settore primario. Si tratta dell’intervento “SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole”, incluso nel Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027.
Contributi a fondo perduto fino all’85% e un tetto massimo di 350mila euro per progetto: questa è la posta in gioco per chi decide di puntare sul futuro dell’agricoltura toscana. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Spinta alla competitività e alla transizione ecologica

L’obiettivo del bando è chiaro: sostenere gli agricoltori che vogliono innovare le proprie attività, rendendole più redditizie, ma anche più sostenibili. I fondi sono destinati a migliorare la competitività delle aziende agricole, incentivando interventi che riducano l’impatto ambientale, aumentino l’efficienza produttiva e favoriscano l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Un occhio di riguardo viene dato alle pratiche virtuose, come l’introduzione di tecnologie digitali, la riduzione degli input chimici, il benessere animale e la gestione ottimizzata delle risorse idriche.

I beneficiari del bando sono gli imprenditori agricoli professionali (IAP) e i coltivatori diretti (CD), singoli o associati, che operano sul territorio regionale. Le imprese devono essere attive e registrate all’Anagrafe regionale delle aziende agricole.
Esclusi, invece, coloro che operano esclusivamente nei settori della selvicoltura e dell’acquacoltura.

Il ventaglio di interventi finanziabili è ampio e comprende, tra gli altri:

  • miglioramento del capitale fondiario e delle strutture aziendali;
  • realizzazione o efficientamento di impianti irrigui e stoccaggi idrici;
  • installazione di impianti per l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili;
  • interventi per la rimozione dell’amianto;
  • innovazioni tecniche e gestionali, anche digitali;
  • trasformazione e valorizzazione commerciale dei prodotti agricoli aziendali.

Sono ammessi anche progetti che puntano alla diversificazione delle attività produttive, nell’ottica di una maggiore resilienza economica.

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Contributi fino all’85%

Il bando prevede contributi a fondo perduto, con percentuali che variano in base al tipo di azienda e all’intervento:

  • 65% di contributo base per le aziende agricole;
  • 80% per giovani agricoltori e per investimenti che superano gli standard ambientali minimi;
  • 85% per le piccole imprese agricole, secondo la definizione europea (meno di 50 dipendenti e fatturato annuo ≤ 10 milioni di euro).

Il massimale di contributo pubblico è fissato in 350mila euro per progetto.

Come presentare la domanda

Le richieste di finanziamento devono essere inoltrate online, attraverso il sistema informatico dell’Artea, l’ente regionale per i pagamenti in agricoltura.
Fondamentale allegare il Progetto di investimento o Piano aziendale, redatto secondo il nuovo schema approvato dalla Regione. È possibile consultare i modelli aggiornati e le FAQ direttamente sul sito della Regione Toscana.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 13:00 del 30 maggio 2025, termine prorogato con un recente decreto.
Gli imprenditori interessati farebbero bene a muoversi per tempo, soprattutto per predisporre la documentazione tecnica necessaria e non rischiare intoppi nella fase di invio.

Il testo completo del bando, i moduli e le istruzioni dettagliate sono disponibili sul portale ufficiale della Regione Toscana, nella sezione dedicata agli aiuti alle imprese agricole.

 

Ilaria De Marinis
© fruitjournal.com

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