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Digital banking in crescita costante. Il 60% degli utenti usa il canale mobile 


Roma, 19 maggio 0225 – In Italia le banche native digitali crescono ad un ritmo del +50% annuo sui depositi diretti. Una filiale su 5 delle banche oggi attive potrebbe chiudere entro il 2029, anche se sull’internet banking l’Italia sconta un ritardo di 6-8 anni rispetto a Francia e Spagna. L’adozione dei canali di Internet banking è al 55% della popolazione italiana nel 2024, tanto che lo scorso anno il mobile banking è stato utilizzato da circa 6 utenti su 10 e si prevede in crescita fino all’80% entro il 2029, a fronte di 1 utente su 2 che visiterà la filiale.

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Chiudono le filiali: -20% nei prossimi 5 anni 

Così si spiega che le banche tradizionali italiane continuino a ridurre la loro copertura territoriale: si stima una riduzione del -20% sul numero di filiali nel prossimo quinquennio come spiega Deloitte nella sesta edizione del ‘Digital Banking Maturity’, un report presentato oggi e che parte dal dato di fondo in base al quale il tasso di utilizzo dell’internet banking rimane inferiore alla media europea.

Secondo Eurostat, infatti, nel 2024 solo il 55% degli italiani accede ai servizi bancari digitali evidenziando un ritardo – secondo Deloitte – di circa 6-8 anni rispetto a Paesi come Francia e Spagna, e uno ancora più ampio con quelli più virtuosi come Danimarca e Finlandia. Il network Deloitte, leader nei servizi professionali alle imprese, opera a livello globale in più di 150 Paesi con oltre 460 mila persone. In Italia, Deloitte è presente in 24 città con più di 14.000 persone che assistono aziende e organizzazioni offrendo servizi di Audit & Assurance, Technology & Transformation, Strategy, Risk & Transactions Advisory e Tax & Legal.

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Il 60% degli utenti usa il canale mobile

Tornando alle banche, la diffusione del digital banking in Italia è trainata dal canale mobile, con circa il 60% degli utenti che nel 2024 hanno utilizzato servizi di mobile banking: un numero destinato a crescere fino all’80% nel 2029 a fronte di una riduzione delle visite in filiale (65% nel 2024, in contrazione fino al 50% nel 2029).

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Queste alcune delle principali evidenze emerse dalla sesta edizione del report di Deloitte, il più grande studio globale sul settore bancario digitale basato sull’analisi di un campione di quasi 350 banche attive in 44 Paesi – di cui 22 in Italia – e un’indagine demoscopica internazionale con oltre 4.400 rispondenti.

Deloitte: “Cresce la digitalizzazione in Italia”

“Negli ultimi anni, il livello di digitalizzazione in Italia ha registrato un tasso di crescita superiore rispetto ai Paesi europei, allineandosi alla media del continente. I comportamenti di consumo degli italiani, dunque, si dimostrano sempre più orientati al digitale nella quasi totalità delle abitudini quotidiane”, dichiara Manuel Pincetti, Managing Partner di Monitor Deloitte.

“Anche se questo fenomeno si riflette in misura ridotta rispetto ai comportamenti digitali in ambito bancario, il ritmo di crescita registrato tra il 2019 e il 2024 risulta superiore rispetto ai Paesi più avanzati in particolare per il canale Mobile con il 60% di ‘active user’ contro il 35% del Desktop, mostrando buone prospettive per la riduzione dell’attuale divario nei prossimi anni”, spiega Pincetti.

Il 95% dei soldi trasferiti con il digitale

D’altra parte, lo scorso anno circa il 95% dei trasferimenti bancari è stato effettuato tramite canali digitali (di cui il 65% tramite App mobile), il comparto bancassicurativo ha registrato il 50% delle polizze sottoscritte online, e il 40% delle relazioni tra clienti e promotori finanziari in ambito gestione patrimoniale è avvenuta in modalità virtuale. La forte propensione verso soluzioni interamente digitali si registra anche per i prodotti bancari generalmente più complessi afferenti al comparto del credito.

Il 30% di prestiti nel 2024 è stato sottoscritto online (dei quali il 45% da app mobile), ed è atteso in forte crescita fino a raggiungere volumi pari a circa 44,3 miliardi di euro al 2029, fortemente trainati da prodotti di credito più semplici quali prestiti personali e finalizzati. I mutui sono il prodotto con la minore penetrazione digitale (ovvero solo il 15% nel 2024), rallentati dalla complessità burocratica e dalla preferenza dei clienti per il supporto consulenziale de visu.

La situazione banche tradizionali in Italia

Tutto questo congiura al calo delle banche tradizionali in Italia: il numero di filiali potrebbe scendere del -20% entro il 2029, continuano gli investimenti su tecnologia e talenti. Le banche tradizionali in Italia, che a fine 2023 erano circa 390, hanno registrato una lieve crescita dei depositi diretti da clientela, con un CAGR (tasso di crescita annuo composto) del +4% tra il 2019 e il 2023.

Queste banche procedono nel percorso di razionalizzazione della copertura territoriale, prevedendo una riduzione del -20% tra il 2024 e il 2029, attestandosi a circa 16mila filiali nel 2029. Come emerge dal report di Deloitte, i player bancari tradizionali focalizzano sempre più gli investimenti in ambito tecnologico, anche attraverso lo sviluppo diretto di soluzioni bancarie digitali: oltre il 35% delle banche europee ha investito nello sviluppo di una Digital Bank o FinTech negli ultimi anni e 3 banche su 4 hanno pianificato di intensificare gli accordi di collaborazione con FinTech verticali. Persiste la caccia ai talenti “tech” attraverso programmi mirati di formazione e ricerca di profili con competenze verticali per massimizzare gli investimenti in ambito tecnologico, la cui carenza impedisce la piena valorizzazione dell’innovazione tecnologica per circa il 74% delle istituzioni finanziarie.

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