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Csrd, come applicare la direttiva con la blockchain


La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), adottata dall’Unione Europea nel novembre 2022, ha un importante impatto sulla rendicontazione aziendale. Questa direttiva amplia significativamente l’ambito di applicazione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD), introducendo obblighi di rendicontazione di sostenibilità aziendali più rigorosi, standardizzati e verificabili a partire dal 2028 per le grandi imprese europee.

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Gli obiettivi della direttiva Csrd

L’obiettivo della direttiva CSRD è duplice:

  • migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni di sostenibilità fornite dalle aziende;
  • fornire agli investitori e agli stakeholder dati affidabili per orientare i capitali verso attività più sostenibili, accelerando così la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale.

In questo contesto di maggiore complessità e rigore nella rendicontazione, la tecnologia blockchain emerge come uno strumento potenzialmente rivoluzionario. Grazie alle sue caratteristiche intrinseche di immutabilità, trasparenza e tracciabilità, la blockchain può supportare le aziende nell’adempimento dei nuovi obblighi normativi, nella mappatura degli impatti di sostenibilità lungo tutta la catena del valore e nell’integrazione dei criteri ESG nei processi di revisione del bilancio.

Questo articolo esplora le intersezioni tra la Direttiva CSRD e la tecnologia blockchain, analizzando come quest’ultima possa diventare la piattaforma tecnologica per

  • riportare, garantire e gestire l’intero flusso informativo relativo  agli obblighi normativi,
  • facilitare l’implementazione della Tassonomia UE e del Green Asset Ratio (GAR)
  • supportare i processi di revisione e certificazione delle informazioni di sostenibilità.

Sfide nell’implementazione della direttiva Csrd

L’implementazione della CSRD pone diverse sfide significative per le aziende.

  • Raccolta e verifica dei dati – La CSRD richiede la raccolta di una quantità senza precedenti di dati ESG, molti dei quali provenienti da fonti diverse e distribuite lungo tutta la catena del valore, pur con delle esenzioni e salvaguardie per evitare eccessive onerosità alle aziende medio / piccole. Garantire l’accuratezza, la completezza, l’omogeneità e la verificabilità di questi dati rappresenta una sfida considerevole.

Tracciabilità nella catena del valore

La direttiva richiede alle aziende di rendicontare non solo gli impatti diretti delle loro operazioni, ma anche quelli indiretti lungo tutta la catena del valore, upstream e downstream. Questo implica la necessità di tracciare e verificare informazioni provenienti da fornitori, partner commerciali e clienti.

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Standardizzazione e comparabilità

Nonostante l’introduzione degli ESRS, garantire la standardizzazione e la comparabilità delle informazioni tra diverse aziende e settori rimane una sfida, specialmente per metriche e KPI più complessi. Di nuovo, omogeneità e standard dovranno emergere nelle pratiche di rendicontazione per perché le finalità della CSRD siano pienamente attuate.

Assurance e verificabilità

L’obbligo di sottoporre le informazioni di sostenibilità a verifica esterna richiede l’implementazione di sistemi e processi che garantiscano la verificabilità dei dati e delle metodologie utilizzate.

Integrazione con i sistemi esistenti

Le aziende devono integrare la raccolta e l’analisi dei dati di sostenibilità nei loro sistemi e processi interni esistenti, dal financial reporting ai sistemi ERP presenti in azienda e di gestione del rischio.

La blockchain per la compliance alla direttiva Csrd

La tecnologia blockchain può affrontare molte delle sfide sopra elencate, fornendo una soluzione completa per la gestione dei dati di sostenibilità richiesti dalla CSRD.

Immutabilità e integrità dei dati La blockchain crea un registro distribuito e immutabile di transazioni e dati, assicurando che le informazioni di sostenibilità registrate non possano essere alterate retroattivamente. Questa caratteristica risponde direttamente alle esigenze di audit trail e verificabilità richieste dalla CSRD. Applicazione specifica: i dati relativi alle emissioni di gas serra, al consumo di risorse naturali o al rispetto dei diritti umani possono essere registrati sulla blockchain in tempo reale, creando un registro permanente e a prova di manomissione utilizzabile nei processi di verifica esterna.
Smart contract per l’automazione della compliance Gli smart contract possono automatizzare la raccolta, la verifica e la rendicontazione dei dati di sostenibilità, riducendo gli errori manuali e garantendo l’applicazione coerente delle metodologie di calcolo. Applicazione specifica: gli smart contract possono essere programmati per calcolare automaticamente KPI di sostenibilità (come l’intensità carbonica o il GAR) in base a dati verificati, applicando metodologie standardizzate come quelle definite negli ESRS.
Tracciabilità end-to-end nella catena del valore La blockchain permette di tracciare gli impatti di sostenibilità lungo tutta la catena del valore, creando un registro verificabile delle informazioni provenienti da fornitori, partner e clienti. Applicazione specifica: tutte le parti della catena del valore possono registrare sulla stessa blockchain i propri dati ESG, creando un registro unico e condiviso che permette all’azienda principale di rendicontare accuratamente gli impatti indiretti, come richiesto dalla CSRD.
Tokenizzazione degli asset sostenibili La blockchain consente di tokenizzare asset fisici o finanziari, facilitando la classificazione e la rendicontazione secondo la Tassonomia UE e il calcolo del Green Asset Ratio. Applicazione specifica: gli investimenti classificabili come “sostenibili” secondo la Tassonomia UE possono essere rappresentati come token su blockchain, facilitando il tracciamento, la rendicontazione e la verifica del loro allineamento ai criteri della Tassonomia.

Architettura di un sistema blockchain per la CSRD

Un sistema blockchain progettato per supportare la compliance CSRD potrebbe essere strutturato nei seguenti componenti:

  1. layer di acquisizione dati: interfacce che collegano sistemi aziendali come i CRM (o ERP e SCM) e integrano dispositivi IoT- Internet of things con la blockchain, garantendo l’ingresso di dati verificati nel sistema;
  2. layer blockchain: un registro distribuito che memorizza i dati di sostenibilità in modo immutabile, utilizzando preferibilmente blockchain private o consorziate per bilanciare trasparenza e riservatezza;
  3. layer di smart contract: contratti intelligenti (self-executing script) che automatizzano la verifica, l’aggregazione e il calcolo dei KPI di sostenibilità in conformità con gli ESRS;
  4. layer di reporting: interfacce che estraggono i dati dalla blockchain per generare report conformi alla CSRD, potenzialmente utilizzando anche strumenti di visualizzazione avanzati; e
  5. layer di assurance: strumenti che facilitano la verifica esterna dei dati, fornendo ai revisori accesso diretto e verificabile alle informazioni sulla blockchain.

Implementazione pratica e casi d’uso della blockchain per la direttiva Csrd

Vediamo alcuni casi d’uso specifici di come la blockchain può supportare la mappatura e la tracciabilità delle informazioni richieste dalla CSRD:

Caso 1 – Tracciamento delle emissioni Scope 3

La CSRD richiede alle aziende di rendicontare le emissioni indirette (Scope 3) lungo tutta la catena del valore, un compito notoriamente complesso.

  • Soluzione blockchain – Una blockchain consorziata che coinvolge l’azienda e i suoi principali fornitori può registrare le emissioni a ogni fase della catena di approvvigionamento. Ogni fornitore registra sulla blockchain le proprie emissioni dirette e i volumi di produzione, unitamente a prove verificabili (come certificazioni o misurazioni IoT). Smart contract calcolano automaticamente l’impronta carbonica complessiva dei prodotti finali, allocando le emissioni in base a regole predefinite.

Caso 2 – Verifica della due diligence sui diritti umani

La CSRD richiede la rendicontazione delle politiche e procedure di due diligence sui diritti umani nella catena di fornitura.

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  • Soluzione blockchaini fornitori possono registrare sulla blockchain prove documentali delle loro pratiche lavorative, certificazioni di terze parti e risultati di audit sociali. Smart contract automatizzano il processo di verifica, segnalando potenziali rischi o non conformità che richiedono ulteriori indagini.

Caso 3 – Tracciabilità dell’economia circolare

La CSRD richiede informazioni dettagliate sull’economia circolare, inclusi dati su materiali riciclati, riutilizzo dei prodotti e gestione dei rifiuti.

  • Soluzione blockchain: la blockchain traccia il ciclo di vita completo dei prodotti, registrando informazioni sulla composizione dei materiali, sul riutilizzo, sulla riparazione e sul riciclo.

Tassonomia UE e Green Asset Ratio: l’apporto della blockchain

La Tassonomia UE è un sistema di classificazione che definisce quali attività economiche possono essere considerate “ecosostenibili”. Il Green Asset Ratio (GAR) è un indicatore che misura la percentuale di attività allineate alla tassonomia sul totale delle attività di un’istituzione finanziaria. Entrambi questi elementi sono strettamente collegati alla CSRD, poiché le aziende devono rendicontare il loro allineamento alla Tassonomia e le istituzioni finanziarie devono calcolare e divulgare il loro GAR.

Soluzioni blockchain per la Tassonomia e il GAR

La blockchain può affrontare queste sfide attraverso diverse applicazioni specifiche:

Tokenizzazione degli asset allineati alla Tassonomia

La rappresentazione tokenizzata degli asset permette di incorporare nei token stessi informazioni sul loro allineamento alla Tassonomia, facilitando il tracciamento e la rendicontazione.

Meccanismo di implementazione:

  1. ogni progetto o asset economico è rappresentato come un token sulla blockchain;
  2. metadati associati al token includono informazioni sull’allineamento alla Tassonomia (obiettivi ambientali supportati, conformità ai criteri DNSH – Do No Significant Harm, ecc.);
  3. smart contract verificano automaticamente la conformità ai criteri della Tassonomia in base ai dati forniti; e
  4. il token mantiene una cronologia verificabile delle valutazioni di conformità nel tempo.

Calcolo automatizzato del GAR tramite smart contract

Gli smart contract possono automatizzare il calcolo del GAR, aggregando dati da diverse fonti e applicando le metodologie definite dall’EBA (European Banking Authority):

  1. le istituzioni finanziarie registrano sulla blockchain tutti gli investimenti e i finanziamenti;
  2. i dati sull’allineamento alla Tassonomia delle controparti sono acquisiti dalla blockchain o da “oracoli” verificati;
  3. gli smart contract calcolano automaticamente il GAR applicando le formule ufficiali; e
  4. Il calcolo è completamente tracciabile e verificabile, facilitando l’audit e la compliance.

Verifica e certificazione dell’allineamento alla Tassonomia

La blockchain riporta e gestisce processi di verifica e certificazione indipendenti dell’allineamento alla Tassonomia, creando un registro immutabile delle verifiche effettuate:

  1. revisori e certificatori accreditati verificano l’allineamento di attività e progetti alla Tassonomia;
  2. i risultati delle verifiche sono registrati sulla blockchain come attestazioni firmate digitalmente;
  3. queste attestazioni possono essere facilmente accessibili agli investitori e alle autorità di regolamentazione; e
  4. l’immutabilità della blockchain garantisce che le certificazioni non possano essere alterate retroattivamente.

Integrazione della blockchain nei processi di revisione del bilancio di sostenibilità

La direttiva CSRD introduce l’obbligo di sottoporre le informazioni di sostenibilità a verifica esterna, inizialmente con un livello di assurance limitato e successivamente con un livello di assurance ragionevole. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla situazione attuale, in cui la verifica esterna è volontaria e spesso limitata.

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Sfide nell’assurance delle informazioni di sostenibilità

I processi di assurance delle informazioni di sostenibilità presentano sfide specifiche:

  1. diversità e complessità delle informazioni: a differenza dei dati finanziari, le informazioni di sostenibilità coprono una gamma molto ampia di tematiche, con metodologie di misurazione e rendicontazione diverse;
  2. catene di evidenze frammentate: le evidenze a supporto delle dichiarazioni di sostenibilità possono provenire da fonti diverse e distribuite geograficamente;
  3. tempestività delle verifiche: i revisori hanno bisogno di accedere a dati in tempo reale per condurre verifiche efficaci; e
  4. competenze specialistiche: l’assurance delle informazioni di sostenibilità richiede competenze specifiche, diverse da quelle tradizionalmente presenti nelle società di revisione.

La blockchain come enabler dell’assurance di sostenibilità

La blockchain può trasformare i processi di assurance delle informazioni di sostenibilità in diversi modi.

Continuous auditing e assurance in tempo reale

La blockchain permette di passare da un modello di audit periodico a uno di continuous auditing, in cui i revisori hanno accesso costante a dati verificati in tempo reale. Questo è un vero e proprio cambio di paradigma, che la blockchain introduce in generale in tutti i processi di revisione:

  1. i dati di sostenibilità sono registrati sulla blockchain in tempo reale, con timestamp e firme digitali;
  2. i revisori hanno accesso permanente alla blockchain con permessi di sola lettura;
  3. gli smart contract eseguono controlli automatici di coerenza e completezza dei dati; e
  4. anomalie o inconsistenze sono segnalate automaticamente per ulteriori verifiche.

Verificabilità delle fonti di dati e della catena di evidenze

La blockchain crea una catena di evidenze ininterrotta e verificabile, dalla fonte originale del dato fino al report finale di sostenibilità.

  1. ogni fonte di dati (sensori IoT, sistemi informativi, certificazioni di terze parti, etc.) registra le informazioni sulla blockchain con una firma digitale unica;
  2. ogni trasformazione o aggregazione dei dati è anch’essa registrata sulla blockchain, creando un audit trail completo;
  3. i revisori possono verificare l’integrità dei dati risalendo alla fonte originale attraverso la catena di transazioni; e
  4. le prove crittografiche garantiscono che i dati non siano stati alterati.

Collaborazione tra diversi revisori e stakeholder

La blockchain facilita la collaborazione sicura tra diversi soggetti coinvolti nel processo di assurance (revisori finanziari, esperti di sostenibilità, certificatori esterni, ecc.).

  1. una blockchain consorziata, ad esempio, permette l’accesso controllato alle informazioni di sostenibilità;
  2. diversi revisori e stakeholder possono accedere simultaneamente ai dati senza comprometterne l’integrità;
  3. le verifiche e le attestazioni di ciascun soggetto sono registrate sulla blockchain in modo permanente; e
  4. gli smart contract (come self-executing script) automatizzano i processi di approvazione e la risoluzione di eventuali discrepanze

Implementazione pratica: roadmap per l’adozione della blockchain per la CSRD

    L’implementazione di una soluzione blockchain per supportare la compliance CSRD richiede un approccio strategico e graduale. Ecco una possibile roadmap.

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    Fase 1: Assessment e pianificazione strategica (6-12 mesi prima della scadenza CSRD)

    Attività chiave:

    • analisi dei gap tra le attuali pratiche di rendicontazione e i requisiti CSRD;
    • mappatura delle fonti di dati e dei sistemi esistenti;
    • definizione degli obiettivi e dei KPI per l’implementazione blockchain;
    • valutazione delle opzioni tecnologiche (blockchain pubblica, privata o consorziata); e
    • definizione della governance del sistema blockchain.

    Deliverable:

    • documento di valutazione dei gap di compliance;
    • business case per l’implementazione blockchain; e
    • roadmap di implementazione dettagliata.

    Fase 2: Proof of Concept e progetto pilota (3-9 mesi prima della scadenza CSRD)

    Attività chiave:

    • sviluppo di un proof of concept su un’area specifica (es. tracciamento emissioni);
    • test delle integrazioni con i sistemi esistenti;
    • valutazione delle performance e della scalabilità; e
    • pilot con un gruppo ristretto di stakeholder interni ed esterni.

    Deliverable:

    • proof of concept funzionante;
    • report di valutazione delle performance; e
    • lezioni apprese e raccomandazioni per l’implementazione a scala completa.

    Fase 3: Implementazione a scala completa (1-6 mesi prima della scadenza CSRD)

    Attività chiave:

    • sviluppo completo della piattaforma blockchain;
    • integrazione con tutti i sistemi aziendali rilevanti;
    • onboarding dei fornitori e partner chiave;
    • formazione degli utenti interni ed esterni; e
    • configurazione dei report conformi agli ESRS.

    Deliverable:

    • piattaforma blockchain operativa;
    • API di immissione e lettura dati;
    • dashboard di monitoraggio dei dati di sostenibilità; e
    • documentazione tecnica e manuale utente.

    Fase 4: Assurance e reporting (in concomitanza con le scadenze CSRD)

    Attività chiave:

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    • configurazione degli strumenti di assurance;
    • coinvolgimento dei revisori esterni;
    • generazione dei primi report conformi alla CSRD; e
    • raccolta feedback e ottimizzazione continua.

    Deliverable:

    • report di sostenibilità conformi alla CSRD;
    • documentazione di assurance; e
    • piano di monitoraggio e miglioramento continuo.
    • Considerazioni normative e governance della blockchain per la CSRD

    L’implementazione di soluzioni blockchain per la CSRD deve tenere conto di considerazioni normative e di governance specifiche.

    Direttiva Csrd e compliance con il GDPR

    La blockchain memorizza dati in modo permanente, il che può entrare in conflitto con il “diritto all’oblio” previsto dal GDPR. Soluzioni possibili includono:

    • memorizzazione off-chain dei dati personali, con hash sulla blockchain;
    • utilizzo di tecniche di crittografia avanzate (es. crittografia omomorfica); e
    • adozione di blockchain private o consorziate con governance chiara.

    La governance del sistema blockchain deve essere progettata per bilanciare diversi obiettivi:

    • decentralizzazione e fiducia: distribuzione del controllo tra diversi stakeholder per garantire l’integrità del sistema;
    • aggiornabilità: meccanismi per evolvere il sistema in risposta a cambiamenti normativi o tecnologici; e
    • risoluzione delle dispute: processi chiari per gestire errori e controversie:

    Standardizzazione e interoperabilità

    Per massimizzare il valore delle soluzioni blockchain per la CSRD, è importante:

    • allinearsi agli standard emergenti per la rendicontazione di sostenibilità digitale;
    • garantire l’interoperabilità con altre blockchain e sistemi informativi; e
    • partecipare a iniziative di settore per la standardizzazione delle soluzioni blockchain per la sostenibilità.

    L’adozione della blockchain per supportare la compliance CSRD presenta ancora diverse sfide da superare.

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    Scalabilità e performance

    Le soluzioni blockchain devono essere in grado di gestire grandi volumi di dati di sostenibilità provenienti da fonti diverse, mantenendo performance adeguate.

    Possibili approcci:

    • utilizzo di blockchain di seconda generazione con maggiore throughput. La capacità di throughput è un elemento fondamentale di una blockchain: si tratta di una misura legata alla velocità e all’efficienza che mostra quante transazioni possono essere elaborate e registrate in un periodo di tempo specifico;
    • adozione di soluzioni Layer 2 o sidechains; e
    • implementazione di architetture ibride con memorizzazione selettiva on-chain/off-chain.

    Adozione da parte dell’ecosistema

    Il valore della blockchain per la CSRD aumenta con il numero di partecipanti nell’ecosistema (fornitori, partner, certificatori, ecc.). Questo principio vale per tutte le blockchain: più sono gli attori, più il sistema è decentralizzato, resiliente e affidabile.

    Strategie di incentivazione:

    • sviluppo di business case chiari per ciascuno stakeholder;
    • riduzione delle barriere all’ingresso attraverso soluzioni user-friendly; e
    • creazione di standard aperti e interoperabili.

    Evoluzione normativa della direttiva Csrd

    Il quadro normativo sulla sostenibilità è in continua evoluzione, e le soluzioni blockchain devono essere sufficientemente flessibili per adattarsi ai cambiamenti.

    Approcci agili:

    • architetture modulari che permettono aggiornamenti incrementali;
    • governance partecipativa che include esperti di regolamentazione; e
    • monitoraggio continuo dell’evoluzione normativa.

    Prospettive future

    La Direttiva CSRD rappresenta un punto di svolta nella rendicontazione di sostenibilità delle aziende europee, introducendo obblighi più rigorosi, standardizzati e verificabili. Questa trasformazione richiede un ripensamento degli approcci tradizionali alla raccolta, alla verifica e alla rendicontazione delle informazioni ESG.

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    La tecnologia blockchain, con le sue caratteristiche di immutabilità, trasparenza e tracciabilità, emerge come uno strumento potente per affrontare le sfide poste dalla CSRD. Dalla mappatura degli impatti lungo la catena del valore all’implementazione della Tassonomia UE, dal calcolo del Green Asset Ratio all’integrazione nei processi di revisione del bilancio, la blockchain può supportare le aziende in ogni aspetto della compliance CSRD.

    Le soluzioni blockchain per la CSRD sono già in fase di sviluppo e implementazione da parte di pionieri in vari settori, dimostrando il potenziale concreto di questa tecnologia. Tuttavia, per realizzare pienamente questo potenziale, è necessario affrontare sfide di scalabilità, adozione da parte dell’ecosistema e adattamento all’evoluzione normativa.

    Guardando al futuro, possiamo prevedere una convergenza sempre maggiore tra blockchain, intelligenza artificiale e IoT (Internet of Things) nella gestione delle informazioni di sostenibilità. Questa convergenza potrebbe portare a sistemi sempre più automatizzati, affidabili e granulari per la mappatura degli impatti ESG, facilitando non solo la compliance normativa, ma anche l’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali e nelle decisioni di investimento.



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