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Al via il bonus donne 2025: online la Circolare dell’INPS


Online la Circolare dell’INPS numero 91/2025 che fornisce tutti i chiarimenti utili riguardanti il bonus donne 2025: ecco i dettagli.

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Da venerdì scorso, 16 maggio, ha preso l’avvio il ‘bonus donne’, una misura molto attesa e molto anticipata anche nei mesi scorsi, che consiste in un esonero contributivo di 24 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratrici svantaggiate che verranno effettuate entro il 31 dicembre 2025.

A trattare e spiegare range di applicazione, caratteristiche di lavoratrici e imprese e modalità per richiederlo è la circolare INPS 12 maggio 2025, n. 91, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’interno della quale l’Istituto spiega nei minimi dettagli la misura e ne illustra le specifiche oltre a fornire le istruzioni amministrative per la gestione dei relativi adempimenti previdenziali.

L’ambito delle agevolazioni

La circolare segue il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, ha introdotto all’articolo 23, la misura con lo scopo manifesto di favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro a favore delle lavoratrici svantaggiate, con una particolare attenzione alla Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, che comprende tutti i Comuni delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. In concreto il ‘bonus donne’ è un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali che sarebbero stati dovuti dai datori di lavoro per assunzioni a tempo indeterminato di donne lavoratrici svantaggiate effettuate entro il 31 dicembre 2025 ed in riferimento ad un periodo massimo di ventiquattro mesi.

I termini dell’esonero contributivo

Per chiarire ulteriormente i termini dell’esonero contributivo, la misura dell’esonero, come già detto, è pari al 100% dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro, mentre risultano essere esclusi da questa quota premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna lavoratrice. Inoltre, è bene chiarire, a completezza e specifica del bonus, come gli esoneri contributivi siano riconosciuti a vantaggio di tutti i datori di lavoro privati, compresi anche quelli del settore agricolo.

Le donne, e le imprese che le assumeranno, che potranno beneficiarne possono avere qualsiasi età che, alla data dell’assunzione, si trovino nelle seguenti condizioni o abbiano le seguenti caratteristiche specifiche:

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  • per cominciare si individuino come svantaggiate in quanto svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere
  • se residenti in un qualsiasi luogo del territorio Italiano, dovranno essere prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi
  • infine se residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica),
    sarà sufficiente essere prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Paletti per l’assunzione

È chiaramente obbligatorio che l’assunzione a tempo indeterminato avvenga entro il 31 dicembre 2025, così come è conseguente l’assunto che il bonus non risulti applicabile per assunzioni a tempo determinato e nemmeno, nota bene, per le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a tempo determinato già in essere. Gli incentivi spettano anche in caso di contratti di lavoro a tempo parziale, con le modalità indicate e per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro, ai sensi della legge 3 aprile 2001, n. 142.

Considerata l’equiparazione, ai fini del diritto agli incentivi all’occupazione, dell’assunzione a scopo di somministrazione ai rapporti di lavoro subordinato, da ultimo affermata con il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, il ‘bonus donne’ e quindi gli incentivi contributivi spettano anche per le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, anche se la somministrazione sia resa verso l’utilizzatore nella forma a tempo determinato.

Per espressa previsione dell’articolo 23, comma 3, del decreto Coesione, il beneficio non si applica invece ai rapporti di lavoro domestico né ai rapporti di apprendistato e neppure ai rapporti di apprendistato trasformati in indeterminato.

Chi è escluso?

Proprio per la finalità specifica del bonus, ideato al fine di favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, non rientra inoltre, fra le tipologie incentivate, l’assunzione con contratto di lavoro intermittente a chiamata, di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ancorché stipulato a tempo indeterminato3. Le agevolazioni trovano inoltre applicazione nelle ipotesi di instaurazione delle prestazioni di lavoro occasionale disciplinate dall’articolo 54-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, introdotto in sede di conversione dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e successive modificazioni.

È il datore di lavoro a dover presentare domanda per accedere al Bonus, utilizzando il modulo online, disponibile dal 16 maggio scorso, alla pagina “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”.

Bonus donne 2025: online la Circolare dell’INPS

Qui il documento completo.



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