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Dazi su prodotti online sotto i 150 € per aiutare imprese comunitarie


Aicel: Dazi su prodotti online limitati, soluzione a distorsioni di mercato che penalizzano le imprese comunitarie

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Italia e Francia hanno da poco dato il loro benestare alla modifica del regime di acquisti online proposta dalla Commissione Europea: la novità sostanziale è l’imposizione di dazi a merci importate per un valore inferiore a 150 euro. La modifica va nella direzione di limitare la circolazione di merci a basso costo provenienti soprattutto dai Paesi asiatici e armonizzare le regole in materia di e-commerce.

Andrea Spedale, Presidente dell’Associazione italiana commercio elettronico (Aicel) commenta: “La riforma è un’opportunità importante per promuovere maggiore trasparenza, una reale semplificazione operativa e una parità di condizioni concorrenziali. È un passo fondamentale in un contesto caratterizzato dalle nuove dinamiche dell’era digitale e dalla forte crescita del commercio elettronico transfrontaliero. Riteniamo che un sistema dazi doganale modernizzato e ben calibrato possa rappresentare un volano per lo sviluppo di un e-commerce competitivo, innovativo e basato su regole certe, offrendo nuove e concrete opportunità di crescita internazionale per le imprese italiane e per l’intero ecosistema digitale europeo”.

Prosegue Spedale: “L’effetto principale è di ristabilire le condizioni di concorrenza leale tra gli operatori europei ed extraeuropei, ponendo fine a una distorsione del mercato che fino ad oggi penalizzava le imprese comunitarie”.

 

Altri due aspetti su cui Aicel richiama l’attenzione

Nell’ambito del rinnovamento del codice doganale altri due aspetti riguardano l’istituzione di una piattaforma digitale unica a livello europeo, che consenta di superare la frammentazione burocratica che grava sulle imprese facilitando la gestione fiscale, e l’attribuzione di responsabilità alle piattaforme di e-commerce in qualità di importatori ufficiali (Deemed supplier). “Una modifica che – prosegue Spedale – può migliorare la trasparenza dei costi per i consumatori finali e contribuire ad una maggiore responsabilizzazione degli operatori del commercio. A vantaggio del contrasto a fenomeni di elusione e sottodichiarazione”.

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Aggiunge Spedale in ambito dazi su prodotti online: “E’ assolutamente necessario che il processo di implementazione della riforma consideri attentamente le peculiarità operative delle imprese, con una specifica attenzione alle piccole e medie imprese italiane, spina dorsale del nostro tessuto economico e motore di innovazione nel settore digitale. Innanzi tutto, riteniamo siano necessarie tempistiche di adeguamento sostenibili che permettano alle PMI di aggiornare i propri sistemi digitali e logistici, formare il personale e adeguarsi alle nuove procedure senza incorrere in sanzioni o interruzioni operative che ne comprometterebbero la competitività. Inoltre, è imprescindibile prevedere strumenti di supporto operativo e formazione mirata nella fase di transizione. Infine, l’onere degli adempimenti doganali e fiscali derivanti dalla riforma deve essere proporzionato alla dimensione e alla capacità amministrativa delle imprese. È cruciale evitare che micro e piccole imprese si trovino a sostenere costi e complessità burocratiche tali da penalizzarle significativamente rispetto ai grandi operatori internazionali, limitandone la capacità di crescita e di accesso ai mercati globali”.

 



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