NUOVO ACCORDO TRA CONFCOMMERCIO EMILIA-ROMAGNA E INTESA SANPAOLO
350 MILIONI DI CREDITO PER LA COMPETITIVITA’ E CONDIZIONI AGEVOLATE SU MICROPAGAMENTI POS
Bologna, 22 maggio 2025 – Il Presidente di Confcommercio Emilia-Romagna Enrico Postacchini e la Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo Alessandra Florio hanno siglato questa mattina un accordo che mette a disposizione delle aziende regionali associate 350 milioni di nuovo credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni e prevede commissioni agevolate per l’intero 2025 sui pagamenti POS per accrescerne la competitività e favorire la nascita di nuove attività commerciali.
Un accordo di collaborazione strategica, firmato presso la Sala dei Cento della sede di via Farini del Gruppo, per sostenere concretamente le imprese in un momento di grande complessità del mercato e di trasformazione economica, che si inquadra nel più ampio accordo nazionale grazie al quale la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese si prefigge l’obiettivo di accompagnare insieme a Confcommercio le piccole e microimprese del settore in programmi di crescita e di rafforzamento. Nel periodo 2020-2024, infatti, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso italiane.
L’iniziativa si rivolge alle imprese associate a Confcommercio Emilia-Romagna con soluzioni finanziarie e condizioni dedicate, servizi di consulenza e iniziative congiunte sul territorio e, in particolare, si caratterizza per l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti Pos, una misura di grande attenzione verso gli esercenti che la Banca aveva già attivato nel 2022 e che oggi conferma per l’intero 2025 rispondendo così a una esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei pagamenti digitali.
Viene inoltre agevolato l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni grazie a soluzioni completamente digitali: i finanziamenti a breve termine saranno direttamente accessibili dal canale internet dedicato – sia in fase di domanda che in fase di perfezionamento – con la possibilità di mantenere la consulenza del proprio gestore bancario e potendo al contempo amministrare l’operatività dalla propria azienda.
In particolare, è previsto un pacchetto di misure pensate per rispondere alle esigenze più urgenti degli imprenditori, tra cui:
• soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (es. SmartPOS) che abilitano molteplici servizi (es. mance)
• accesso ad un nuovo innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato
• supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili
• definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori ESG di Intesa Sanpaolo
• strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile
“Con questa collaborazione attiviamo un sostegno diretto e tangibile alle nostre imprese, a supporto dei loro investimenti e del loro percorso di crescita – commenta il Presidente di Confcommercio Emilia-Romagna, Enrico Postacchini – In particolare, l’accordo offre una serie di soluzioni molto richieste dagli associati nel settore dei pagamenti, cruciale per tutte le imprese del terziario nel loro quotidiano rapporto con i clienti/consumatori. Apprezziamo l’attenzione di Intesa Sanpaolo alla digitalizzazione e ai temi ESG dei nostri associati, argomenti che sempre più orientano la competitività presente e futura delle filiere e delle singole imprese”.
“Questo accordo è una risposta concreta alle esigenze delle attività commerciali del territorio, anche le più piccole – spiega Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo – con l’obiettivo di facilitare l’operatività legata a incassi e pagamenti e, al tempo stesso, supportare la crescita delle imprese associate a Confcommercio. Le commissioni sui micropagamenti Pos azzerate, la facilità di accesso al credito grazie ai nostri canali digitali e i 350 milioni di euro che mettiamo a disposizione delle attività associate sono uno stimolo allo sviluppo tecnologico e agli investimenti per migliorarne il business e l’efficientamento energetico”.
Nel corso dell’incontro per la firma dell’accordo, moderato dal Direttore Confcommercio Imprese per l’Italia Emilia-Romagna, Pietro Fantini, il Direttore Commerciale Retail Emilia-Romagna e Marche, Vincenzo De Marino, ha illustrato i contenuti e le misure a favore degli associati Confcommercio. Mentre Giovanni Foresti, economista del Research Department Intesa Sanpaolo, ha tracciato lo scenario economico attuale e prospettico del settore terziario, con un focus sul territorio regionale.
Commercio e turismo: lo scenario e le dinamiche emiliano-romagnole
A cura del Research Department Intesa Sanpaolo
In Emilia-Romagna operano oltre 74.500 imprese commerciali, che danno occupazione ad oltre 272.000 addetti. Il commercio regionale genera oltre 18 miliardi di valore aggiunto (il 11,2% del totale regionale).
Oltre 25.700 le imprese regionali del turismo (il 7,7% del totale nazionale) che impiegano più di 160.000 addetti (9,7% del settore in Italia). Il turismo regionale genera un valore aggiunto di 5,5 miliardi di euro, pari al 3,4% del totale regionale e all’8,4% del valore aggiunto del settore a livello nazionale.
Dopo il crollo del 2020 causato dalla pandemia, il commercio e il turismo hanno recuperato i livelli pre-pandemici. Nel 2024 il valore aggiunto del commercio a prezzi costanti è risultato superiore del 6,9% rispetto al 2019, nonostante il rallentamento registrato nel biennio 2023-2024, causato dall’elevata inflazione che ha eroso potere d’acquisto e frenato i consumi delle famiglie.
Il rientro dell’inflazione in corso e la contemporanea tenuta del mercato del lavoro dovrebbero favorire una ripresa dei consumi nel corso del 2025, con ricadute positive sull’evoluzione della domanda rivolta al settore del commercio. Il quadro resta comunque eterogeneo, con una migliore dinamica attesa per la distribuzione di prodotti alimentari e farmaci.
Il turismo ha mostrato una crescita costante negli ultimi anni, grazie soprattutto al contributo delle presenze straniere che in regione nel 2024 si collocano su livelli superiori del 14,7% rispetto al 2019. Le presenze degli italiani sono invece ancora sotto del 4,5% rispetto ai valori pre-pandemici.
Tra il 2016 e il 2022, sia le imprese italiane del commercio sia quelle del turismo hanno registrato un aumento degli investimenti (rispettivamente del 13,2% e del 20,6%), con progressi significativi per software e basi dati, R&S, apparecchiature ICT e impianti e macchinari. Sul fronte dell’innovazione digitale e della sostenibilità restano tuttavia margini di miglioramento: nel biennio 2021 2022 solo il 37,6 % delle imprese con almeno tre addetti ha avviato progetti di innovazione, il 10 % ha implementato sistemi di monitoraggio ambientale e il 5,7 % utilizza energie rinnovabili.
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Intesa Sanpaolo, con 417 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine marzo 2025, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. E’ leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
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