Ponte sullo Stretto, i cantieri possono partire davvero entro l’estate? E quanto costerà?

Il 21 maggio la Commissione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale ha dato l’ok finale al progetto esecutivo del ponte. Ma questo via libera cosa comporta? Con il parere favorevole sulla valutazione ambientale e paesaggistica e l’approvazione del Consiglio dei ministri dell’attestazione Iropi (l’informativa con l’attestazione dei motivi di rilevante interesse pubblico), il ministero di Gilberto Pichetto Fratin può ora attivare le comunicazioni alla Ue previste dalla direttiva Habitat, ossia le regole per la salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali.

A che punto è l’iter autorizzativo del Ponte?
Dopo l’informativa del ministero dell’Ambiente alla Ue, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) potrà approvare il progetto definitivo, avviando così la fase realizzativa.

Il Cipess cosa deve autorizzare ancora?
Il Comitato, oltre al progetto definitivo, approva il piano economico finanziario che accerterà l’esistenza della copertura per l’intero fabbisogno dell’opera.

Il governo deve trasmettere a Bruxelles un’informativa sul progetto, in particolare di cosa si tratta?
Il governo deve ancora trasmettere l’attestazione Iropi e il piano sulle misure compensative per garantire la rete Natura 2000, cioè i siti istituiti ai lati dello Stretto di Messina per preservare le rotte migratorie degli uccelli tra Europa e Africa.

La commissione Ue può bloccare l’avvio delle opere?
La procedura, così comeindicato dal Consiglio dei ministri, prevede una comunicazione informativa.
Se le condizioni sopra elencate si avverano i cantieri possono essere aperti?
Dopo l’approvazione da parte del Cipess parte la fase realizzativa con la progettazione esecutiva e l’avvio dei primi cantieri: in particolare si tratta di interventi propedeutici relativi alla viabilità, alla bonifica degli ordigni bellici, alle indagini archeologiche, oltre che alla predisposizione dei campi base necessari al cantiere vero e proprio per la costruzione del ponte.

È dunque corretto dire che “ci siamo”, come rivendica il ministro Salvini?
La società Ponte Stretto di Messina prevede di aprire i cantieri delle opere anticipate entro l’estate.

Il Quirinale ha chiesto lo stralcio della norma che assegnava al ministero dell’Interno poteri di controllo antimafia sugli appalti del Ponte. Adesso cosa cambia?
Resterà in vigore l’attuale legislazione che già contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina. A ricordarlo è stata anche una nota del Quirinale, spiegando che la norma introdotta nelle battute finali del decreto Infrastrutture prevedeva, invece, una procedura speciale adottata finora soltanto in casi di emergenza, come i terremoti, o di eventi speciali, come le Olimpiadi.  Una soluzione che «non risulta
affatto più severa delle norme ordinarie», ha spiegato il Quirinale, motivando così lo stop alla norma voluta e condivisa dai ministri Salvini e Piantedosi.

I soldi per avviare le opere e aprire i cantieri ci sono già?
Il valore aggiornato dell’investimento è pari 13,5 miliardi, come riportato nel Documento di economia e finanza 2024 e interamente coperto dalla legge di Bilancio 2025.