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Assicurazione Calamità Naturali Obbligatoria per le Imprese: Cosa Prevede la Nuova Legge 2025


Con l’approvazione definitiva del Senato – 78 voti a favore, 53 astensioni e nessuna opposizione – l’Italia compie un passo decisivo verso una gestione più strutturata del rischio legato alle calamità naturali. Il decreto-legge n. 39 del 2025 è stato convertito in legge, introducendo un meccanismo innovativo e vincolante: tutte le aziende con sede o attività stabile sul territorio nazionale dovranno dotarsi di una polizza assicurativa per potere accedere ad aiuti pubblici in caso di eventi disastrosi. Questa riforma segna un cambio di paradigma importante. In un Paese frequentemente colpito da frane, alluvioni, terremoti e altri fenomeni estremi, l’intento è quello di passare da una logica di emergenza a una cultura più evoluta della prevenzione. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sottolinea come la misura non miri solo alla tutela del tessuto produttivo nazionale, ma anche a ridurre la dipendenza cronica dello Stato dagli interventi finanziari straordinari post-evento.

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Un modello assicurativo obbligatorio, ma graduale

La norma si applica a tutte le imprese, ma con scadenze differenziate a seconda delle loro dimensioni:

  • Grandi imprese: obbligate a rispettare la scadenza del 31 marzo 2025, ma con una finestra di tolleranza di 90 giorni. Le sanzioni saranno attive dal 1° luglio 2025.
  • Medie imprese: termine di adeguamento fissato al 1° ottobre 2025.
  • Micro e piccole imprese: godranno del periodo più lungo, con l’obbligo effettivo a partire dal 1° gennaio 2026.

L’adeguamento non è facoltativo: chi non sarà in regola con la copertura assicurativa non potrà richiedere alcun tipo di sostegno economico pubblico, incluse detrazioni fiscali o contributi per ricostruzione e ripartenza.

Le regole nel dettaglio: cosa copre l’obbligo assicurativo

La legge stabilisce criteri molto precisi. Solo gli immobili in regola con le normative edilizie, compresi quelli sanati o in corso di sanatoria, possono beneficiare della copertura. Al contrario, gli edifici abusivi non potranno accedere a nessuna forma di risarcimento o agevolazione, nemmeno in caso di distruzione totale. Inoltre, l’obbligo non riguarda soltanto le strutture di proprietà aziendale: anche fabbricati e impianti in affitto o in uso devono essere coperti. In assenza di una polizza stipulata dal proprietario, l’onere assicurativo ricade sull’impresa che ne fa uso operativo.

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Il regolamento attuativo e le specifiche tecniche

Il decreto attuativo numero 18 del 30 gennaio 2025, pubblicato dal MIMIT, definisce i parametri essenziali per la validità delle coperture: ogni polizza deve includere la protezione contro eventi naturali ad alto impatto, come terremoti, alluvioni e frane, e coprire l’intero patrimonio immobiliare destinato alla produzione. Un punto importante chiarito nel regolamento è l’inclusione di immobili a uso promiscuo (come abitazioni in cui si svolgono anche attività d’impresa) e l’eliminazione di limiti rigidi su franchigie e scoperti per alcune tipologie di danni. A supporto delle imprese, l’ANIA ha pubblicato una serie di FAQ per aiutare a interpretare correttamente gli obblighi e individuare le coperture più adatte.

Tra dubbi e critiche: le preoccupazioni del mondo imprenditoriale

Sebbene il provvedimento sia stato accolto senza voti contrari, non sono mancate le perplessità, soprattutto da parte di micro e piccole imprese. I principali ostacoli segnalati riguardano l’elevato costo delle polizze, la mancanza di trasparenza nelle offerte e la scarsa presenza di prodotti assicurativi calibrati su realtà aziendali più fragili, come quelle agricole o artigianali. La sfida ora passa al settore assicurativo, chiamato a sviluppare soluzioni sostenibili e su misura, ma anche alle istituzioni, che dovranno vigilare sull’applicazione corretta delle norme. Solo così sarà possibile realizzare il passaggio da un approccio reattivo a uno realmente preventivo, capace di trasformare le crisi naturali da emergenze impreviste a eventi pianificati nei modelli di gestione del rischio aziendale.



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