Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Terni accelera, Perugia tiene il passo


Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

L’Umbria rilancia sull’export tra sfide e opportunità e se Terni accelera, Perugia tiene il passo. Solo lo 0,9% delle esportazioni italiane parte dalla regione, ma ci sono le micro imprese che spingono e 142 ditte locali sono pronte al salto estero, anche se i dazi Usa impongono di cercare nuove rotte.

Il quadro tracciato dalla Camera di commercio dell’Umbria rappresenta una regione che nel 2024 ha esportato per 4 miliardi di euro, ma resta sotto la media nazionale. Le due province crescono sopra l’1,5% italiano, Terni traina con +4,3%. Ma il rischio di dipendenza dagli Usa è concreto: due imprese emergenti su tre vendono solo lì. L’internazionalizzazione è una leva cruciale, ma servono infrastrutture, logistica, digitalizzazione e mercati alternativi tra Europa, Asia e Sud globale.

Il presidente Mencaroni

“Il fatto che crescano le esportazioni sia a Perugia che a Terni, e che vi sia un numero rilevante di imprese pronte a entrare nei mercati internazionali, ci dice che il nostro sistema produttivo ha voglia di mettersi in gioco, di innovare, di andare oltre i confini. Questo è un segnale di fiducia, ma anche una responsabilità: il nostro compito come Camera di Commercio è sostenere questa spinta, creando un ecosistema favorevole all’internazionalizzazione – dice Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria

Dobbiamo accompagnare le imprese con strumenti concreti, ancora di più del molto che abbiamo fatto in questi anni: dalla formazione all’accesso ai mercati, dalla promozione all’estero alla digitalizzazione dei processi, fino al supporto per la logistica e le certificazioni. L’Umbria, pur essendo una regione piccola, ha un patrimonio di eccellenze nei settori agroalimentare, meccanico, moda, legno-arredo che il mondo cerca e apprezza. Ora serve un ulteriore cambio di passo: fare rete, unire competenze pubbliche e private, e puntare con decisione su quei mercati in cui possiamo giocare un ruolo da protagonisti. Noi ci siamo, e faremo come sempre la nostra parte con determinazione”.

Il rapporto

L’Umbria non gioca certo nei campionati principali dell’export nazionale, ma ha tutte le carte in regola per sorprendere. Nel 2024 il valore delle esportazioni regionali ha toccato quota 4 miliardi di euro, pari allo 0,9% del totale italiano. Una quota apparentemente modesta, ma che nasconde fermento, dinamismo e un potenziale inespresso.

Secondo il Rapporto Unioncamere realizzato dal Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, l’Umbria conta oggi 142 imprese “aspiranti esportatrici”, divise equamente tra industria e servizi. Si tratta di aziende che hanno tutte le caratteristiche per affacciarsi con successo sui mercati esteri, ma che ancora non l’hanno fatto o lo fanno solo occasionalmente. Molte sono micro o piccole aziende artigiane, spesso radicate nei distretti territoriali e con una forte specializzazione manifatturiera.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Perugia e Terni, luci verdi sull’export

Nel dettaglio provinciale, il quadro congiunturale è positivo. Secondo i dati del Tagliacarne, tra il 2023 e il 2024 le esportazioni sono aumentate del 5,7% a Perugia e del 4,3% a Terni, ben sopra la media nazionale (+1,5%). Si tratta di segnali incoraggianti, specie se considerati insieme alla crescita dell’occupazione (+1,8% Perugia, +7,7% Terni) e al boom di entrate previste per nuovi lavoratori (+50,3% e +15,8%).

La provincia di Perugia sconta un netto calo di startup innovative (-29,4%) mentre Terni mostra un crollo più contenuto (-20,8%), ma entrambe sembrano aver agganciato un trend di crescita dell’export.

I settori trainanti restano acciaio, meccanica di precisione, agroalimentare, tessile e arredamento. Emergono comparti ad alto contenuto tecnologico: componentistica elettronica, chimica verde, servizi digitali. È qui che si gioca la scommessa dell’innovazione applicata all’export.

Un tesoretto da valorizzare: le imprese con potenziale

In Italia le esportatrici sono oltre 120mila, ma il Tagliacarne stima che altre 17mila possano diventarlo a breve, con un incremento dell’export tra il 2,6% e il 3%. L’Umbria, con 142 imprese potenzialmente esportatrici, rappresenta l’1,8% del totale nazionale.

Il dato chiave è l’equilibrio tra industria e servizi, segno di una struttura economica mista. Le micro e piccole imprese umbre, spesso artigiane, hanno un potenziale ancora inespresso ma reale. Il 97,5% ha meno di dieci addetti. Alcuni strumenti esistono già: voucher, fiere estere, consulenze logistiche. Ma serve un salto di qualità, con interventi sistemici, alleanze locali, università e ITS.

L’export come leva di competitività. La questione dazi americani

L’internazionalizzazione è la strada obbligata per accrescere produttività e solidità. Le aziende esportatrici sono più innovative, resilienti e ad alta intensità di capitale umano. Ma servono reti, logistica efficiente e stabilità geopolitica. Le politiche protezioniste di Trump sono un freno anche per territori virtuosi. Due imprese emergenti su tre che esportano negli Usa dipendono solo da quel mercato. Serve diversificare: Europa, Medio Oriente, Asia, America Latina, Africa.

Politiche da calibrare sul territorio

La presenza di 142 aspiranti esportatrici offre alle istituzioni un’occasione: intervenire in modo mirato. Va colmato il gap infrastrutturale, soprattutto intermodalità e reti digitali. Tra PNRR e fondi UE, i progetti ci sono. Cruciale è anche rafforzare le competenze linguistiche e culturali per superare le barriere tecniche e migliorare la reputazione del brand Umbria.

Piccolo non è più un limite insormontabile

L’Umbria, con il suo 0,9% di export nazionale e l’1,8% di potenziali nuove imprese esportatrici, dimostra che piccolo non è sinonimo di marginale. Le basi ci sono: tessuto imprenditoriale compatto, cultura del lavoro, aziende pronte al salto. L’Umbria può diventare snodo strategico del made in Italy che guarda lontano.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta