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DDL Concorrenza, Urso: “Terzo intervento del Governo per modernizzare servizi pubblici e imprese” – Economia e Finanza


(Teleborsa) – “Un altro decisivo intervento a sostegno della competitività del Paese, che conferma la buona prassi avviata da questo Governo: si tratta infatti del terzo disegno di legge sulla concorrenza presentato dall’inizio del mandato, mentre, dal 2009 al 2023, provvedimenti analoghi erano stati approvati soltanto due volte in quattordici anni”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando il via libera del Consiglio dei ministri al ddl concorrenza, sottolineando che il provvedimento 2025 punta in particolare a migliorare l’efficienza dei servizi pubblici locali, il trasporto pubblico regionale e il trasferimento tecnologico alle imprese, con norme definite dal ministro Urso come “strategiche per l’innovazione e la crescita economica del Paese”.

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Tra le principali novità, si legge in una nota, figurano infatti nuove disposizioni in materia di servizi pubblici locali, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle gestioni affidate in-house nei Comuni con oltre 5.000 abitanti. In caso di gestioni inefficienti, i Comuni saranno tenuti ad adottare un atto di indirizzo nei confronti del gestore del servizio, imponendo l’attuazione di misure correttive finalizzate al ripristino e al miglioramento della qualità del servizio, all’efficientamento dei costi e al risanamento di eventuali perdite. In caso di inadempimento di tali obblighi, previste sanzioni sia per l’ente locale che ometta un’adeguata attività di monitoraggio, valutazione e verifica dell’andamento gestionale, sia per il gestore. Per quest’ultimo, le violazioni possono comportare anche la risoluzione del contratto.

In materia di trasporto pubblico regionale, prosegue il comunicato, il disegno di legge “estende per la prima volta a questo ambito non solo tutti gli obblighi di trasparenza e di ricognizione delle modalità di gestione degli affidamenti previsti per i servizi pubblici locali, ma anche le disposizioni applicabili in caso di inefficienza nella gestione dei servizi stessi. Novità anche in materia di trasferimento tecnologico alle filiere produttive nazionali, volte a favore la diffusione delle conoscenze ai settori industriali. Di particolare rilievo è l’adozione, da parte del Mimit e del Mur, di un atto di indirizzo strategico volto a valorizzare le conoscenze e contribuire alla trasformazione tecnologica delle filiere produttive. Nell’ottica di creare maggiore sinergia ed efficienza di azione fra i soggetti dotati di specifica competenza, la Fondazione Enea Tech e Biomedical è destinata a diventare la nuova Fondazione Tech e Biomedical, che gestirà i 250 milioni di euro – già assegnati e finora non utilizzati – per finanziare progetti presentati dalla rete di fondazioni e competence center operanti in materia di trasferimento tecnologico, valutati idonei anche secondo nuovi criteri di managerialità e premialità.

Il provvedimento interviene inoltre in materia di accreditamento sanitario, con la previsione di specifici criteri volti a favorire la concorrenza, al fine di agevolare l’attività del tavolo interistituzionale incaricato di definire i requisiti per lo svolgimento delle gare, in vista della scadenza della proroga fissata per dicembre 2026. Infine, il testo introduce nuove fattispecie sanzionatorie per l’uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all’etichettatura e che comportino rischi per la salute, nonchè per l’impiego in spazi pubblici di esche e topicidi pericolosi per animali domestici e soggetti vulnerabili, come i bambini”.



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