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Indagine Format Research: migliora l’incontro tra domanda e offerta


PORDENONE – Gli Enti bilaterali del Terziario e del Turismo del Friuli Venezia Giulia costituiti da Confcommercio e dalle organizzazioni sindacali hanno attivato anche il Programma 2025 di rimborsi per investimenti e costi sostenuti da imprese e lavoratori aderenti.

La fase di presentazione delle domande è scattata lo scorso 8 maggio e si chiuderà alle 17 del prossimo 31 dicembre.
«Un’iniziativa importante a favore dell’imprenditore e dei suoi collaboratori – commentano il presidente dell’Ente bilaterale Fabio Pillon e il vicepresidente Adriano Giacomazzi –, che potranno accedere a un sostegno sulle spese legate a situazioni diverse, che li coinvolgono direttamente o che interessano, nel caso dei dipendenti, figli e genitori».

Le risorse stanziate per il 2025, hanno informato Pillon, che è anche vicepresidente di Confcommercio regionale, e Giacomazzi in conferenza stampa nella sede di Confcommercio Pordenone, ammontano a 482mila euro, risorse che potrebbero aumentare nel corso dell’anno. Il Programma 2024 ha premiato 1999 lavoratori e 455 imprese per rimborsi pari a quasi 510mila euro, utilizzando anche residui degli anni precedenti.

Per il 2025 sono ammissibili i rimborsi su cinque linee di intervento a sostegno del personale dipendente: partecipazione a corsi di formazione e tasse universitarie (formazione); assistenza straordinaria per malattia (salute); conciliazione familiare, assistenza alla persona, spese funerarie, libri di testo scolastici (genitorialità e assistenza alla persona); trasporto pubblico (mobilità sostenibile); attività sportive, attività culturali (benessere della persona).

Sono invece tre le linee di intervento a favore delle imprese iscritte: partecipazione a corsi di formazione obbligatoria e continua da parte di dipendenti e titolari (formazione); orientamento e assistenza in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e haccp, redazione documenti, analisi di laboratorio, visite mediche aziendali, acquisto divise di lavoro/dpi (sicurezza); consulenza e investimenti per l’innovazione tecnologica dei processi aziendali (innovazione tecnologica).

Sono beneficiari imprese e lavoratori con sede o unità locali in Friuli Venezia Giulia e che abbiano provveduto al regolare versamento dei relativi contributi all’Ente bilaterale negli ultimi 3 mesi.
Le domande dovranno essere presentate inviando la documentazione richiesta (come da indicazioni sul sito https://ebt.fvg.it/) all’indirizzo email dell’Ente bilaterale territoriale di competenza.

INDAGINE FORMAT RESEARCH
QUADRO OCCUPAZIONALE
L’occupazione del settore terziario del Friuli-Venezia Giulia è sostanzialmente stabile, l’indicatore congiunturale, pari a 52, scende di appena 1 punto rispetto al semestre precedente. Per il prossimo semestre, l’88,5% delle imprese del terziario del Friuli-Venezia Giulia prevede ancora un quadro occupazionale stazionario.

ASPETTATIVE DEI LAVORATORI
Oltre il 60% dei lavoratori segnala una situazione economica familiare invariata rispetto al semestre precedente, per il 2025 il 27,3% prevede un miglioramento della propria situazione economica, mentre il 45,1% non si aspetta nessuna variazione in tal senso. I lavoratori del terziario che riescono a risparmiare rappresentano il 49,7%, mentre cresce leggermente l’area di disagio sociale rispetto al semestre precedente. Tra le ragioni del peggioramento finanziario familiare spiccano l’aumento dei prezzi di beni e servizi (70,4%) e dei costi dell’energia (70,1%). In calo il numero di lavoratori che affermano di temere il rischio di perdere il lavoro nel corso del 2025: rappresentano il 9,2% erano il 12,0% lo scorso semestre. Nell’ultimo biennio, il 37,5% dei lavoratori ha pensato di cambiare lavoro. Nello specifico, il 26,2% non ha cercato attivamente una nuova occupazione mentre l’11,3% si è mosso in tal senso.

RICERCA DI PERSONALE
Frena leggermente la propensione delle imprese a cercare nuovo personale: il 42,5% delle imprese del terziario ha effettuato azioni in tal senso, era il 46,9% nel semestre precedente. Per il 2025 il 29,2% delle imprese sta effettuando o ha in programma di effettuare azioni di ricerca di nuovo personale. Decresce la percentuale delle imprese che hanno incontrato (o stanno incontrando) molte difficoltà nel reclutamento del personale (18,9%), il 66,2% delle imprese, infatti, è riuscito ad assumere tutte le risorse di cui aveva bisogno (era il 39,8%). Tuttavia, le difficoltà nel trovare il personale necessario continuano ad impattare negativamente sui ricavi per il 48,1% delle imprese. La riduzione del costo del lavoro (73,3%) e maggiori agevolazioni per l’assunzione di giovani (26,1%) sono ritenuti i provvedimenti più efficaci per aiutare le imprese a reperire e a mantenere il personale di cui necessitano.

FORMAZIONE
Nell’ultimo anno il 31,3% delle imprese ha fatto partecipare i propri dipendenti a percorsi formativi non obbligatori (era il 37,3%). Nel 58% dei casi riguardavano tecnologie e digitalizzazione, seguiti da corsi sul marketing e promozioni (51,8%). Le imprese che hanno erogato attività di formazione dichiarano che le stesse hanno impattato in maniera positiva sui ricavi, registrando un aumento medio del +10%. Le imprese che non hanno investito in formazione segnalano, viceversa, un impatto medio negativo sui ricavi del -5%. Il 61,5% dei lavoratori afferma di aver partecipato ad attività di formazione e di questi, l’81% valuta positivamente l’utilità della partecipazione alle attività formative.





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