Dal 16 maggio 2025 è operativo il bonus assunzioni donne, un’agevolazione rivolta ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratrici svantaggiate. Il beneficio consiste in un esonero del 100% dei contributi previdenziali, con un tetto massimo mensile di 650 euro, valido fino al 31 dicembre 2025. L’incentivo è finanziato nell’ambito del Programma nazionale “Giovani, Donne e Lavoro” 2021-2027, con uno stanziamento complessivo di 479,27 milioni di euro, ripartito su quattro annualità:
Anno | Stanziamento (€) |
---|---|
2024 | 7.500.000 |
2025 | 121.700.000 |
2026 | 225.700.000 |
2027 | 124.800.000 |
Chi può accedere al bonus assunzioni donne 2025
Il bonus assunzioni donne 2025 si applica alle donne di qualsiasi età, purché in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti al momento dell’assunzione:
- Disoccupazione da almeno 24 mesi, indipendentemente dalla residenza;
- Disoccupazione da almeno 6 mesi, se residenti in una Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES unica);
- Occupazione in settori con elevata disparità di genere, come individuati annualmente dall’INPS.
Tutte le assunzioni devono avvenire con contratto a tempo indeterminato e garantire un incremento occupazionale netto, calcolato come la differenza tra la media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti e il numero di lavoratori successivamente assunti. Nei sei mesi precedenti l’assunzione, il datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, né licenziamenti collettivi nella stessa unità operativa. Questa regola si applica sia al bonus donne che al bonus giovani nelle ZES.
Limiti, esclusioni e compatibilità con altri incentivi
L’esonero contributivo massimo è di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice e non copre premi INAIL. Alcune categorie sono escluse dal bonus e sono:
- Contratti di lavoro domestico;
- Rapporti di apprendistato;
- Imprese in difficoltà ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014;
- Datori di lavoro che non hanno restituito aiuti di Stato incompatibili.
Quest’agevolazione non è cumulabile con i seguenti incentivi:
Incentivo | Motivazione dell’incompatibilità |
---|---|
Esonero ex art. 4 L. 92/2012 | Sgravio simile sullo stesso costo |
Incentivo NASpI | Incide sulla contribuzione datoriale |
Bonus per lavoratori disabili | Previste altre agevolazioni sui contributi |
Decontribuzione Sud | Non cumulabile sullo stesso rapporto e periodo |
Sgravi agricoli, edili, esteri | Incompatibilità con agevolazioni settoriali o locali |
In caso di incentivo già fruito, l’azienda deve restituire gli importi tramite il codice “M431” per accedere al nuovo bonus. La richiesta deve essere trasmessa telematicamente all’INPS, utilizzando il portale dedicato. È necessario inserire:
- Dati dell’impresa;
- Informazioni sulla lavoratrice (assunta o da assumere);
- Tipologia di contratto e percentuale oraria;
- Retribuzione media mensile e aliquota contributiva;
- Oggetto dell’esonero;
- Sede operativa in cui sarà svolta l’attività.
L’INPS provvederà a verificare i requisiti e, in caso di esito positivo, autorizzerà l’incentivo secondo l’ordine cronologico delle domande ricevute, fino a esaurimento fondi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link