Dal 12 al 14 settembre, il Giardino Corsini di Firenze ospita la 31esima edizione di Artigianato e Palazzo, rassegna dedicata all’eccellenza artigiana italiana ed europea. Un evento che invita a riflettere sulla versatilità dell’artigianato, capace di spaziare dal dettaglio minuto all’intervento monumentale.
Curata da Sabina Corsini e Neri Torrigiani, la manifestazione riunisce ogni anno una selezione di 100 artigiani, dalle botteghe storiche ai talenti emergenti. L’edizione 2025 amplia la prospettiva: non solo esposizioni, ma anche installazioni site-specific, incontri e mostre tematiche che intrecciano design, arte, architettura e impegno sociale.
Bvlgari: l’artigianato come racconto iconico
Protagonista di questa edizione è la Mostra Principe firmata Bvlgari: “Icone da indossare: quando l’accessorio diventa racconto”. Allestita sotto la Loggia del Buontalenti, l’esposizione celebra la manifattura d’eccellenza della maison romana, a partire dagli accessori realizzati nel laboratorio fiorentino, dove savoir-faire, innovazione e simbolismo si intrecciano sotto la direzione creativa di Mary Katrantzou. Borse, chiusure e dettagli diventano gioielli narrativi, icone cariche di significato che uniscono artigianato e cultura in oggetti senza tempo.
Bvlgari
Artigiani fuori scala: il progetto MACRO
Cosa accade quando l’artigiano cambia scala? È il tema esplorato da “MACRO”, mostra curata da Cosimo Bonciani che abita l’androne di Palazzo Corsini. Qui, alcuni maestri artigiani sono stati chiamati a creare versioni giganti delle proprie opere: oggetti che, pur mantenendo una funzione, si trasformano in stimoli visivi e metafore di cambiamento. L’installazione sorprende fin dall’ingresso, dove un paio di gambe monumentali – quelle di un ipotetico visitatore fuori scala – accolgono il pubblico invitandolo a una visione radicalmente nuova del fare artigiano.
L’opera Delizia di Edoardo Piermattei per Artigianato e palazzo 2025
La “Delizia” di Piermattei: barocco e cemento
A incarnare il legame tra arte, architettura effimera e artigianato è l’opera site-specific “Delizia” di Edoardo Piermattei. Pensata per il Giardino Corsini, l’installazione in cemento pigmentato richiama i trionfi da tavola barocchi: architetture temporanee fatte di zucchero, uova e meringhe per celebrare il potere.
Piermattei ribalta il paradigma estetico trattando il cemento – materiale solido, virile, moderno – come una crema Chantilly: ironico, frivolo, quasi ridicolo. Un gesto irriverente che restituisce all’artigianato il potere di stupire e interrogare.
Colori, tecniche e sostenibilità: la Galleria dell’Artigianato
Un altro progetto di rilievo è “Cromatismi”, collettiva promossa da Artex e curata da Jean Blanchaert. Attraverso opere di artigiani toscani, la mostra esplora il rapporto tra materia e colore, tra pigmenti naturali e sostenibilità, offrendo un caleidoscopio di tecniche antiche rilette in chiave contemporanea.
Il mecenatismo di Starhotels: La Grande Bellezza
A sostenere l’artigianato come valore culturale e identitario è anche Starhotels, che torna a Artigianato e Palazzo con “La Grande Bellezza – The Dream Factory”. Il progetto, nato nel 2019 con Fondazione Cologni e OMA, valorizza l’alto artigianato italiano come ispirazione per un’ospitalità di alta gamma, mettendo in dialogo creatività, territorio e visione imprenditoriale.
Sabina Corsini e Neri Torrigiani – Artigianato e Palazzo Giardino Corsini
Un laboratorio a cielo aperto per il futuro dell’artigianato
Lungo il percorso espositivo che si snoda tra il Giardino Corsini, le Limonaie, la Loggia, l’Androne e le Scuderie, il pubblico potrà incontrare ceramisti, tessitori, incisori, falegnami, liutai, modisti, decoratori e gioiellieri provenienti da tutta Italia e da paesi come Francia, Germania, Danimarca, Uzbekistan. Un caleidoscopio di saperi e mestieri che si apre a contaminazioni e nuove geografie creative.
Artigianato e Palazzo si conferma così non solo come vetrina dell’eccellenza, ma come cantiere di idee, luogo di riflessione su cosa significhi oggi essere artigiani. Tra concretezza e immaginazione, manualità e visione, l’artigianato torna al centro come forza creativa capace di costruire bellezza, senso e futuro.
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