Quattro aziende italiane nella top 50 europea della sostenibilità: ecco chi sono le eccellenze green del Made in Italy

Quattro aziende italiane entrano nella prestigiosa classifica Europe 50 di Corporate Knights, con una rappresentante al 7° posto

Riccardo Liguori

9 Giugno 2025

Le aziende europee non solo parlano di sostenibilità, ma la praticano concretamente generando profitti. È quanto emerge dalla prima classifica Europe 50 di Corporate Knights, società canadese di media e ricerca, che ha analizzato oltre 600 società quotate del continente per identificare i leader della transizione verde.

I numeri parlano chiaro: le 50 aziende più sostenibili d’Europa ricavano in media il 54% dei loro fatturati da fonti sostenibili, un dato importante se confrontato con il 9% delle altre grandi compagnie europee. Non solo ricavi: queste imprese destinano il 56% dei loro investimenti a iniziative sostenibili, contro una media del 15% dei concorrenti.

Schneider Electric guida la rivoluzione verde

Al vertice della classifica troviamo Schneider Electric, multinazionale francese che ha già conquistato il primo posto nella Global 100 del 2025. Con il 74% dei suoi 54 miliardi di euro di fatturato annuo derivante da fonti sostenibili e quasi l’80% degli investimenti destinati a soluzioni green, l’azienda rappresenta il simbolo della nuova economia.

“Qualche anno fa, l’economia sostenibile era una questione di nicchia”, ha spiegato Toby Heaps, editore di Corporate Knights. “Ora è la partita principale, e determinerà chi vince e chi perde, chi sale e chi scende”.

Il successo di Schneider Electric non è solo teorico: la sua capitalizzazione di mercato ha toccato i 152 miliardi di euro nel gennaio 2025, superando per la prima volta TotalEnergies, il maggiore produttore francese di petrolio e gas. Un sorpasso simbolico che segna il definitivo passaggio di testimone dall’economia fossile a quella sostenibile.

La diversità come forza competitiva

La classifica Europe 50 abbraccia 14 Paesi e 31 settori industriali, dimostrando che la sostenibilità non è prerogativa di un singolo comparto. Danimarca e Regno Unito guidano con sette aziende ciascuno, seguite da Francia e Germania con sei.

Tra i protagonisti spicca Vestas, colosso danese dell’eolico che ha conquistato la vetta della Global 100 nel 2022, Mercedes-Benz per l’elettrificazione del lusso automobilistico, e Outokumpu Oyj, produttore finlandese che realizza quasi il 90% del suo acciaio inossidabile in modo sostenibile.

L’Italia si distingue con quattro aziende nella prestigiosa classifica: ERG SpA al settimo posto nel settore della produzione di energia con l’83,4% di ricavi sostenibili e il 100% di investimenti green, Pirelli & C. SpA (33° posizione), Prysmian SpA (34° posto) specializzata nella produzione di apparecchiature elettriche con il 39,7% di ricavi sostenibili e il 65,5% di investimenti green, e Intesa Sanpaolo SpA (47° posizione) che rappresenta il settore bancario italiano nella transizione sostenibile.

Cosa rende l’Europa così competitiva nella sostenibilità? Secondo Corporate Knights, la chiave sta in due fattori principali: il contesto normativo e una leadership lungimirante.

“Le aziende devono ottenere ottimi risultati in termini di sostenibilità perché è la legge”, ha spiegato Michael Yow, direttore dei rating di Corporate Knights. Le normative europee sulla divulgazione delle performance sostenibili semplicemente non esistono nella stessa misura altrove.

Il caso della Danimarca è emblematico: con soli sei milioni di abitanti, il Paese piazza sette aziende nella top 50, eguagliando il Regno Unito che ha una popolazione dieci volte superiore. Il segreto? Le “fondazioni industriali” che controllano il 25% delle maggiori aziende danesi, focalizzandosi su progresso sociale, innovazione e visione a lungo termine piuttosto che sui soli profitti immediati.

I numeri premiano la sostenibilità

Negli ultimi cinque anni, i ricavi sostenibili delle aziende europee sono cresciuti a un ritmo doppio rispetto a tutte le altre, dimostrando che mettere al primo posto il Pianeta e le persone non è solo sensato dal punto di vista etico, ma anche finanziariamente vincente.

Il 94% delle aziende Europe 50 lega i bonus degli amministratori delegati a fattori di sostenibilità, contro appena il 22% delle altre grandi compagnie europee. Una governance che premia concretamente i risultati ambientali e sociali, non solo quelli economici.

Corporate Knights ha annunciato che monitorerà le performance finanziarie delle 50 aziende europee nel futuro, fornendo ulteriori prove di come la sostenibilità rappresenti oggi il miglior investimento per il domani.

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