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Disservizi Sian, agricoltura umbra in grave difficoltà


Simona Meloni – l’Assessore dei Laghi

Meloni: “Danni ingenti per le aziende, serve chiarezza subito”

Disservizi Sian – Il malfunzionamento persistente del sistema informatico nazionale Sian, sviluppato e gestito da Agea (Agenzia generale per le erogazioni in agricoltura), sta determinando ripercussioni gravi e prolungate per le imprese agricole e zootecniche dell’Umbria. Le disfunzioni della piattaforma stanno bloccando l’avanzamento delle istruttorie, causando ritardi nei pagamenti e nell’erogazione di fondi europei, compromettendo la regolarità delle liquidazioni attese dalle aziende.

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La situazione, segnalata con insistenza dall’Assessorato regionale alle Politiche agricole, sta generando una crescente preoccupazione tra gli operatori del settore, che denunciano difficoltà crescenti nel portare avanti le normali attività aziendali. La Regione Umbria, nonostante abbia intensificato negli ultimi mesi le interlocuzioni con Agea e gli altri soggetti competenti, continua a constatare criticità non risolte.

Il sistema Sian, progettato con l’obiettivo di digitalizzare e rendere più efficiente la gestione amministrativa dell’agricoltura italiana, si è rivelato un ostacolo invece che un supporto. La piattaforma, sottoposta a continui aggiornamenti e modifiche, presenta carenze strutturali che ne minano l’affidabilità operativa. Tra i principali problemi riscontrati si evidenziano lentezze nella procedura, carente interoperabilità tra enti, blocchi nei flussi informativi e complessità interpretativa delle nuove regole.

Secondo quanto emerso dall’Assessorato regionale, l’attuale gestione del Sian rappresenta un vero e proprio “collo di bottiglia” che rallenta o impedisce la fruizione delle risorse previste dalla PAC (Politica Agricola Comune) e dal PSR (Programma di Sviluppo Rurale). Le aziende umbre, come molte altre sul territorio nazionale, sono costrette ad attendere mesi per accedere a fondi già destinati e stanziati, compromettendo investimenti e operazioni quotidiane.

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La Regione Umbria, attraverso gli uffici competenti, ha messo in atto numerose iniziative per segnalare l’emergenza. Sono stati organizzati incontri tecnici, redatte comunicazioni ufficiali e avviate interlocuzioni dirette con Agea e con i vertici nazionali. Questo lavoro ha permesso, in alcuni casi, di sbloccare temporaneamente alcune liquidazioni, in particolare quelle relative alle misure a superficie, evitando così la perdita immediata di risorse comunitarie essenziali.

Disservizi Sian

Tuttavia, nonostante questo parziale risultato, la situazione rimane critica e i progressi sono giudicati insufficienti. L’assessore regionale alle Politiche agricole, Simona Meloni, ha annunciato che l’Umbria intende chiedere chiarimenti ufficiali in merito alle conseguenze dannose che il malfunzionamento del sistema sta producendo per le imprese. Le ripercussioni economiche sono evidenti: ritardi nei bandi, difficoltà di rendicontazione, maggiori carichi amministrativi per i tecnici e riduzione della liquidità nelle aziende agricole.

Il danno per il tessuto produttivo umbro è rilevante. L’agricoltura, settore cardine dell’economia regionale, vive oggi un momento di forte incertezza anche a causa dell’inefficienza di uno strumento informatico che dovrebbe garantire trasparenza e rapidità nei processi. Le criticità del Sian, inoltre, stanno costringendo molte Regioni, tra cui l’Umbria, a prorogare numerosi bandi, con effetti a catena sul lavoro degli uffici regionali e sulle tempistiche per la rendicontazione delle misure.

L’assessore Meloni ha ribadito che l’attuale situazione non è più sostenibile per le aziende agricole e gli allevatori, i quali rischiano di non riuscire a pianificare in modo efficace né investimenti futuri né l’ordinaria gestione. Il protrarsi delle inefficienze potrebbe anche comportare una perdita effettiva di fondi europei, oltre a un danno reputazionale per le istituzioni coinvolte.

Disservizi Sian

La Regione Umbria, pur ringraziando il personale tecnico per l’impegno profuso nel cercare soluzioni operative in uno scenario così complesso, considera prioritaria l’attivazione di misure urgenti da parte dell’organismo pagatore nazionale. L’obiettivo, secondo quanto comunicato, è quello di ottenere un rapido ripristino della funzionalità del sistema, oltre a un intervento strutturale che eviti il ripetersi di simili problematiche.

Nel frattempo, la Regione continuerà a monitorare costantemente la situazione, mantenendo alta la pressione a livello istituzionale per tutelare il mondo agricolo locale. L’intera filiera produttiva è infatti in attesa di segnali concreti, necessari per poter affrontare con maggiore stabilità i prossimi mesi, in un contesto economico già segnato da difficoltà congiunturali.

I ritardi provocati da un sistema informatico inefficiente rischiano di compromettere la competitività di un comparto che, in Umbria, rappresenta una quota significativa dell’economia regionale. La soluzione della questione Sian resta dunque una priorità assoluta per l’amministrazione regionale e per le migliaia di operatori agricoli che oggi si trovano a dover fare i conti con una macchina burocratica sempre più lenta e imprevedibile.

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