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Rischio di credito in aumento: le banche puntano su cartolarizzazioni e accantonamenti


In un contesto di crescente incertezza economica e geopolitica, le banche europee si affidano sempre più spesso alle cartolarizzazioni SRT per ottimizzare il capitale e rafforzare la gestione del rischio di credito. Il mercato è in piena espansione e le prospettive per il 2025 appaiono ancora più promettenti.

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Rischio di credito in aumento: cartolarizzazioni SRT come leva strategica

Nel sistema bancario europeo, la gestione del rischio di credito si sta evolvendo attraverso strumenti nuovi, sofisticati e sempre più diffusi, come le operazioni di Significant Risk Transfer (cartolarizzazioni SRT). Secondo l’ultimo rapporto di S&P Global Ratings, il 2025 sarà un anno di ulteriore crescita per questo segmento di mercato, grazie a condizioni favorevoli, a un ampliamento della base degli investitori istituzionali e a una crescente necessità da parte degli istituti di credito di ottimizzare i propri requisiti patrimoniali.

Le cartolarizzazioni SRT consentono infatti alle banche di trasferire il rischio connesso a un portafoglio di crediti verso soggetti terzi, mantenendo però la titolarità dei prestiti sottostanti. Questa caratteristica rende le operazioni SRT un elemento chiave per alleggerire i vincoli regolamentari imposti dalla normativa europea (CRR/CRD) e, al contempo, garantire la continuità nell’erogazione del credito. Il tutto, in un contesto economico in cui i margini di redditività sono sotto pressione e le tensioni geopolitiche rappresentano un’ulteriore fonte di instabilità.

Il ruolo degli investitori e delle normative nel consolidamento del mercato

L’espansione delle cartolarizzazioni SRT è sostenuta da una domanda robusta da parte degli investitori, che si mantengono attivi nonostante il clima d’incertezza internazionale. I rendimenti generati da queste operazioni restano competitivi, anche in un contesto di progressiva riduzione dei tassi d’interesse da parte della BCE. In questo senso, le SRT diventano appetibili per fondi pensione, assicurazioni e società specializzate in crediti strutturati.

Sul piano normativo, l’adozione del Regolamento STS (Semplici, Trasparenti e Standardizzati) e i nuovi requisiti definiti dall’European Banking Authority hanno migliorato la trasparenza e la standardizzazione delle operazioni, rafforzando la fiducia degli investitori. La regolamentazione, infatti, impone requisiti stringenti in termini di struttura e trasferimento effettivo del rischio. Ciò assicura che le perdite potenziali siano realmente sostenute dagli investitori, condizione necessaria per il riconoscimento ai fini patrimoniali.

Infine, le principali banche europee, in primis quelle di Francia, Germania, Italia e Spagna, continuano a dominare il mercato. Il trend si dirige però verso una diffusione anche tra gli istituti di medie dimensioni, interessati a sfruttare le potenzialità delle SRT per migliorare l’efficienza finanziaria.

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Prospettive 2025: opportunità e rischi

Nel 2024, le operazioni SRT hanno registrato un incremento del 15%: per l’anno in corso S&P prevede un’ulteriore accelerazione, a patto che le condizioni di prezzo si mantengano favorevoli. Le prime emissioni comportano costi fissi rilevanti, legati a tecnologia, aspetti legali e contabili, che incentivano la ripetizione delle operazioni da parte degli emittenti più strutturati.

Tuttavia, secondo gli analisti, alcuni grandi player potrebbero aver ormai raggiunto una fase di stabilità rispetto al numero di operazioni attive. La crescita futura del mercato potrebbe quindi essere alimentata dalle banche che, fino ad oggi, hanno avuto un ruolo soltanto marginale. Un esempio è Commerzbank, che ha annunciato l’intenzione di rafforzare il proprio programma SRT nel 2025. Anche Santander ha evidenziato il valore strategico delle cartolarizzazioni SRT, con costi medi del capitale proprio inferiori all’8% nel 2024, rendendo queste operazioni più vantaggiose rispetto ad altri strumenti di gestione patrimoniale.

Infine, l’interesse crescente verso i rating del credito attribuiti ai veicoli di investimento che detengono portafogli SRT, insieme all’uso del frazionamento del credito per l’inserimento di leva finanziaria, aprono nuove prospettive per un mercato sempre più sofisticato e centrale nella strategia delle banche europee.



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