All’assemblea pubblica dell’associazione di sabato 21 giugno tavola rotonda con politici, amministratori ed esperti
Uno sguardo al domani dell’artigianato e dell’economia bellunese, partendo dal quadro attuale: sarà una “Visione Futura” quella che Appia CNA Belluno offrirà a cittadini, istituzioni e imprese sabato 21 giugno, in occasione dell’assemblea pubblica.
Numeri e situazione dell’economia globale e provinciale
Scenario dell’incontro sarà il Teatro Dino Buzzati di Belluno, dove dalle 10.00 l’associazione darà vita a una tavola rotonda di approfondimento geopolitico ed economico con focus sulla provincia di Belluno, supportata dai dati di Studio Sintesi.
Sul palco saliranno l’europarlamentare Alessandra Moretti; Giulio Buciuni, Professore Associato in Entrepreneurship & Innovation presso il Trinity College di Dublino; Fulvio Lorefice, analista geopolitico; il Senatore Luca De Carlo, Presidente della 9a Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare; Dario Costantini, Presidente CNA Nazionale; Mario Conte, Presidente ANCI Veneto; Roberto Marcato, Assessore Regionale alle Attività Produttive e all’Innovazione.
A presentare, Ilaria Rebecchi, con la mediazione di Claudio
Cerasa, direttore de “Il Foglio”.
Al termine dell’incontro, verso le 12.00, si procederà con la premiazione delle Imprese associate storiche (oltre 50 anni di iscrizione ad Appia CNA Belluno).
Nel pomeriggio, dalle 15.00, il via all’assemblea elettiva – riservata ai soli soci – che porterà all’elezione del nuovo presidente di Appia CNA Belluno, che resterà in carica per il prossimo quadriennio.
Il bilancio del presidente Sposato
Ruolo di presidente che non potrà più essere ricoperto da Massimo Sposato, che lascia dopo otto anni di presidenza un’Associazione Provinciale Piccola Industria e Artigianato decisamente in salute: «Sono stati due mandati segnati da un’instabilità particolare a livello globale e, di riflesso, provinciale: dopo la lieve crescita dei primi due anni, è arrivata la stangata della pandemia Covid, poi la ripresa e l’attuale consolidamento, pur con tutte le criticità e incertezze che il panorama economico e politico mondiale ci presentano quotidianamente».
A livello di vita associativa, tante le attività realizzate e i risultati ottenuti in questi due mandati: «Dal 2017, abbiamo aumentato del 40% il nostro organico, passando da una settantina di dipendenti di inizio mandato al centinaio attuale; abbiamo avviato un piano di riorganizzazione e sviluppo che ha visto investito in questi anni quasi un milione di euro in infrastrutture, digitalizzazione e valorizzazione delle persone; possiamo contare su una base solida che sfiora quota duemila associati; sul fronte della capillarità territoriale, abbiamo rafforzato tutti gli uffici distaccati, investendo sia in immobili (con acquisti di nuovi spazi e con lavori di miglioria ed efficientamento di quelli già esistenti) sia nel personale, con formazione e nuove assunzioni. Infine, Appia Servizi ha recentemente conseguito il miglior risultato di sempre in termini di fatturato».
In chiusura, uno sguardo al futuro: «Il payoff della nostra festa “Imprese ribelli è “Da 80 anni vediamo opportunità dove gli altri vedono limiti”. Non è un semplice slogan: siamo tra i fondatori dell’Ecosistema dell’innovazione bellunese, certi che questa possa essere la principale risposta contro lo spopolamento. Sono infatti convinto che l’economia del territorio bellunese debba puntare su formazione, innovazione e collaborazione tra imprese e istituzioni. Penso all’appena citato Ecosistema dell’innovazione bellunese, ma anche agli ITS e all’università; penso alla collaborazione tra grandi imprese e artigianato, per sviluppare l’internazionalizzazione; penso alla digitalizzazione come strumento per rafforzare la competitività del sistema produttivo».
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