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Ovs tiene il passo della crescita e anticipa l’acquisizione completa di Goldenpoint


Vendite in progresso di un punto sul primo trimestre 2024, mentre la redditività paga dazio all’inflazione

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Ovs ha archiviato il primo trimestre del 2025 con vendite per 354 milioni di euro, in leggero progresso (+1%) rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. È invece sceso – da 29,7 a 28,1 milioni di euro – l’Ebitda, che a indicare la redditività dell’attività caratteristica di un’impresa. Un andamento attribuito dalla società all’impatto inflattivo sui costi di struttura.

Debito stabile e buona accoglienza per le nuove collezioni

Al 30 aprile l’indebitamento finanziario rettificato è di 261,1 milioni, con un rapporto sull’Ebitda in linea rispetto al medesimo giorno dello scorso anno.

Dal 1° maggio le vendite risultano in ulteriore accelerazione, con una crescita “mid single digit” (espressione usata dalle aziende per indicare un progresso tra il 4 e il 6%) rispetto al 2024.

Spicca l’offerta per la clientela femminile, soffre Upim

Nel documento contenente le performance del primo trimestre viene precisato che le nuove collezioni “sono state ben accolte dai clienti e le vendite del trimestre hanno chiuso in crescita rispetto al già ottimo andamento del 2024, malgrado un mercato ancora frenato dalle incertezze del contesto macroeconomico e da una maggiore piovosità”.

Il principale driver di crescita si conferma l’offerta al pubblico femminile, con l’ottima performance anche di Les Copains, introdotta nei negozi OVS nel corso del trimestre. Prosegue l’eccellente andamento del segmento beauty, “che rafforza l’attrattività di Ovs anche tra le fasce più giovani e che vedrà un ulteriore incremento delle superfici dedicate”.

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A livello di brand, OVS prosegue la sua crescita, mentre Upim subisce un rallentamento dovuto soprattutto al confronto con la straordinaria crescita registrata nel primo trimestre del 2024.

Orizzonte roseo per la società

“Non vediamo tematiche che possano compromettere il raggiungimento delle aspettative di crescita per l’intero 2025 e, guardando al 2026, molti elementi che contribuiscono alla formazione della marginalità si presentano favorevoli”, si legge nella nota diffusa dall’azienda.

Completata in anticipo l’acquisizione di Goldenpoint

Intanto sono stati rinegoziati i termini al fine di anticipare l’acquisizione di Goldenpoint “per accelerare il rilancio del brand ed il pieno conseguimento delle sinergie”.  L’accordo siglato lo scorso luglio ha visto un acquisto iniziale del 3% del capitale e la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile. “I prodotti sviluppati congiuntamente hanno riscosso ottimi apprezzamenti e performance di vendita. Le sinergie previste sul costo del prodotto sono state avviate e sono in linea con le attese”, fa sapere l’azienda. “Anche alla luce di questi risultati, Ovs e Gilfin Srl, l’azionista di Goldenpoint, hanno deciso che è comune interesse che OVS assuma da subito il pieno controllo di Goldenpoint”.





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