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CRISI MARELLI, MAGNACCA: “NESSUNA BANCAROTTA MA SULMONA RESTA IN BILICO, SERVE UN IMPEGNO CONCRETO DI STELLANTIS”


 

Al tavolo del Mimit confermata la continuità industriale. Trattative aperte sul futuro dello stabilimento sulmonese

PESCARA – Nessuna bancarotta né fallimento per Marelli, ma una procedura di ristrutturazione del debito sotto la supervisione del tribunale americano, finalizzata a rafforzare l’azienda sul lungo periodo senza intaccare operatività, proprietà e stipendi. Lo ha chiarito l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca, al termine del tavolo ministeriale convocato in modalità remota dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), per analizzare le conseguenze della procedura avviata negli Stati Uniti e i possibili risvolti sugli stabilimenti italiani, in particolare quello di Sulmona.

“Non si tratta di una liquidazione – ha precisato l’assessore – ma di una soluzione concordata per mettere in sicurezza i debiti a lungo termine, senza intaccare la continuità manageriale o l’assetto occupazionale”.

L’obiettivo della procedura, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2025, è quello di rafforzare finanziariamente il gruppo Marelli. Nel corso dell’incontro, è emersa anche la possibilità di un futuro cambio di proprietà, con l’ingresso di un fondo americano, a meno che non si presentino proposte alternative più vantaggiose.

Sul versante italiano, ha aggiunto Magnacca, la procedura segue lo schema dell’art. 57 del Codice della crisi d’impresa, trattandosi di una fase ancora stragiudiziale, con il coinvolgimento di un esperto indipendente.

 

Il nodo Sulmona: la partita è nelle mani di Stellantis

 

Resta però forte la preoccupazione per lo stabilimento Marelli di Sulmona, legato a doppio filo alla commessa unica di Stellantis per la produzione dei bracci sospensione. “Le trattative con Stellantis si sono infittite – ha confermato l’assessore – sia per consolidare l’attuale produzione che per inserire nuovi prodotti. Tuttavia, non è stata ancora sciolta la riserva su come il gruppo intende procedere”.

Per la Regione Abruzzo e il Governo, il coinvolgimento del colosso automobilistico guidato da John Elkann è centrale: “La sopravvivenza stessa dello stabilimento dipende da Stellantis – ha sottolineato Magnacca – ed è a loro che sono indirizzati gli interventi istituzionali”.

Parallelamente, la Regione chiede anche alla stessa Marelli un impegno chiaro e concreto. “Deve fare la sua parte – ha detto l’assessore – sia per scongiurare ipotesi di delocalizzazione, sia per investire sull’attrattività dei propri prodotti, in vista anche della produzione del nuovo Ducato che sarà rinnovato in chiave più leggera”.

L’incontro si è concluso con l’impegno a riaprire il tavolo istituzionale entro fine luglio o, al più tardi, nei primi giorni di agosto, in attesa delle integrazioni documentali e degli aggiornamenti richiesti alla società Marelli. Un nuovo passaggio che si preannuncia cruciale per il futuro dello stabilimento di Sulmona e per le prospettive occupazionali in Abruzzo.



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