Nell’ultima edizione della Bussola i dati del mercato del lavoro veneto nel mese di maggio
Positivo e in linea con l’anno precedente il bilancio dei contratti a tempo indeterminato (+15.100), dove il calo di nuove assunzioni (-6%) è compensato dall’aumento delle trasformazioni/ qualificazioni (+6%). Quest’ultimo dato, unito al calo delle attivazioni (-1%) e ad un aumento delle cessazioni (+2%), spiega anche l’andamento dei contratti a tempo determinato, il cui bilancio è positivo ma inferiore di quasi 6.000 posizioni rispetto al 2024 (+41.200). In continua flessione invece l’apprendistato, con avviamenti in calo del 7% e solo 610 posizioni di lavoro in più, risultato lontano da quelli ottenuti nel biennio precedente.
Rispetto alle assunzioni, da inizio anno è aumentata la richiesta di personale straniero e senior (+3%), mentre è in calo quella di donne (-5%), italiani (-4%) e adulti (-5%). In generale, calano sia le assunzioni a tempo pieno (-4%) che a tempo parziale (-6%), con queste ultime che continuano a interessare una nuova assunzione su tre, una su cinque per gli uomini e quasi una su due per le donne. Nel mese di maggio aumentano invece le cessazioni (+3%), soprattutto per fine termine (+10%) e i licenziamenti collettivi, mentre calano i licenziamenti per motivi disciplinari.
Nel mese di maggio il bilancio occupazionale è positivo in ciascuna delle sette province venete, seppur in calo rispetto allo scorso anno, con le eccezioni di Belluno, dove è stabile, e Vicenza, che registra un leggero incremento. Nell’ultimo mese l’andamento delle assunzioni risulta invece in crescita a Belluno, Venezia e Vicenza, stabile a Treviso e in calo a Padova, Rovigo e Verona.
Anche dal punto di vista settoriale, da inizio anno permane il segno più sui bilanci di tutti e tre i macro-settori, pur evidenziando un rallentamento della crescita occupazionale rispetto al biennio precedente: agricoltura (+6.175), industria (+7.350) e terziario (+43.400). Se nell’agricoltura crescono le assunzioni (+6%) ma anche le cessazioni (+13%), per l’industria il volume delle assunzioni in diversi comparti del made in Italy resta in contrazione (-5% in totale), con occhialeria, calzature e tessile-abbigliamento che perdono insieme 750 posti di lavoro. Saldi in lieve miglioramento invece per legno-mobilio (+250), calzaturiero (-56 a fronte del -170 del 2024) e metalmeccanico (+2.100), stabile per le costruzioni (+3.700). Per i servizi invece il mese di maggio conferma un rallentamento generale, con un calo delle nuove assunzioni diffuso e maggiormente evidente in pulizie (-10%), terziario avanzato (-7%) e ingrosso e logistica (-6%).
Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nel mese di maggio sono disponibili nella Bussola di Veneto Lavoro alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.
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