Oltre 100 candidature da tutta Italia e dall’estero per il progetto Bari Città Aperta

Si è chiusa con un notevole successo la call per “Bari Città Aperta”, il laboratorio di ricerca e co-progettazione promosso dal Comune di Bari, che ha raccolto oltre 100 candidature da 48 città italiane e internazionali. L’iniziativa, che si svolgerà dall’8 al 17 luglio prossimi presso Porta Futuro, Spazio13 e altri spazi pubblici della città, mira a sviluppare soluzioni innovative e open source per affrontare tre sfide urbane cruciali: l’accessibilità alle informazioni pubbliche, la gestione sostenibile del verde urbano e il rafforzamento del commercio di prossimità.

Organizzato da Porta Futuro in collaborazione con l’Ente Nazionale del Microcredito – Invest in Bari e con la consulenza scientifica e didattica de La Scuola Open Source, “Bari Città Aperta” si avvale della collaborazione strategica di importanti aziende nazionali e internazionali del settore ICT e della consulenza tecnologica, tra cui Exprivia, QuestIT, NTT Data, Deloitte, Btinkeeng, Ernst & Young ed Epipoli. Queste aziende affiancheranno i partecipanti mettendo a disposizione competenze, strumenti e metodologie per la progettazione e sperimentazione di soluzioni digitali a impatto urbano. Anche Arduino e Ikea contribuiranno come partner tecnici, fornendo rispettivamente hardware per la prototipazione e arredi per gli spazi del laboratorio.

“Bari Città Aperta nasce dalla volontà di sperimentare nuove forme di collaborazione tra amministrazione, cittadini, imprese e mondo della ricerca – ha commentato la vicesindaca e assessora alla Transizione digitale, Giovanna Iacovone. Il grande numero e la qualità delle candidature confermano che Bari è percepita come realtà sensibile e affidabile rispetto a nuove forme e modelli di collaborazione per la gestione e lo sviluppo urbani.” La consigliera delegata alla Città digitale della Città metropolitana, Angela Perna, ha aggiunto: “Stiamo costruendo un’alleanza concreta tra pubblica amministrazione, comunità civica e grandi aziende dell’innovazione. Il coinvolgimento attivo di player nazionali e internazionali del settore ICT dimostra che anche da una città come Bari si possono ideare e lanciare modelli di collaborazione pubblico-privata capaci di generare valore sociale, tecnologico ed economico.”

I profili selezionati includono un’ampia gamma di professionisti: designer, programmatori, operatori culturali, ricercatori, studenti, attivisti e funzionari pubblici, tutti accomunati dalla volontà di contribuire attivamente alla costruzione di una città più aperta, intelligente e collaborativa. Con un’età media di 28,8 anni, il gruppo dei partecipanti è caratterizzato da una significativa componente giovanile, a conferma dell’attrattiva dell’iniziativa per le nuove generazioni desiderose di sperimentare forme di partecipazione attiva e progettazione condivisa.

L’entusiasmo dei partecipanti è evidente dalle testimonianze raccolte: da un professionista della comunicazione di Torino che vede nel laboratorio “un’opportunità per restituire competenze e raccogliere visioni collettive”, a un designer barese che ha scelto la sfida sull’economia locale “perché credo che le città abbiano bisogno di soluzioni digitali che rafforzino i legami umani e la prossimità”. Non mancano i contributi internazionali, come quello di un ricercatore in sociologia urbana di Lisbona, originario di Bari, che sente il bisogno di “contribuire a distanza con idee che connettano la città ai network europei”, e di una studentessa di architettura di Napoli, interessata al verde pubblico come tema “non solo ambientale, ma anche sociale”.

L’elenco ufficiale dei partecipanti selezionati e le motivazioni delle candidature sono disponibili sul sito www.baricittaperta.xyz. L’8 luglio segnerà l’inizio dei laboratori intensivi, che saranno accompagnati da esperti, facilitatori e docenti. Il programma completo dei lavori sarà diffuso nei prossimi giorni.