Potenziali importanti novità in questo periodo di dichiarazioni per alcune categorie di persone. Cosa c’è da sapere.
La dichiarazione dei redditi è un adempimento fiscale obbligatorio per la maggior parte dei cittadini e delle imprese in Italia. Si tratta di un documento, o una serie di documenti, attraverso il quale il contribuente comunica all’Agenzia delle Entrate i propri redditi percepiti in un determinato periodo d’imposta, solitamente l’anno precedente.
Lo scopo principale della dichiarazione dei redditi è permettere allo Stato di calcolare l’imposta sul reddito dovuta, l’IRPEF per i privati, o l’IRES per le imprese. Serve inoltre a verificare la correttezza dei versamenti già effettuati, come le ritenute d’acconto, e stabilire se il contribuente ha un debito o un credito nei confronti del fisco.
Esistono diverse modalità per presentare la dichiarazione dei redditi. Le più comuni per i privati sono il Modello 730 e il Modello Redditi Persone Fisiche. Il Modello 730 è più semplice, precompilato e adatto ai lavoratori dipendenti e pensionati, mentre il Modello Redditi è più complesso e destinato a chi ha redditi diversi.
La dichiarazione può essere presentata direttamente online, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, oppure attraverso intermediari abilitati come i CAF o i commercialisti. Questi soggetti offrono supporto nella compilazione e nell’invio telematico, garantendo la correttezza delle informazioni e il rispetto delle scadenze.
L’importanza delle detrazioni
Le detrazioni fiscali sono una componente fondamentale della dichiarazione dei redditi e rappresentano delle somme che possono essere sottratte dall’imposta lorda dovuta. Non sono quindi una riduzione del reddito imponibile, ma un vero e proprio sconto sull’IRPEF già calcolata.
Le detrazioni comportano un vantaggio economico diretto per il cittadino. Se, ad esempio, si ha diritto a una detrazione di 1.000 euro, l’imposta che si dovrebbe versare si riduce di quella stessa cifra. Questo significa che il contribuente pagherà meno tasse o, nel caso in cui le ritenute già effettuate superino l’imposta finale, potrà ricevere un rimborso.
Possibilità di recuperare anche 30.000 euro
Chi assiste un familiare disabile può usufruire nel 2025 di diverse detrazioni fiscali. Tra le principali, la detrazione IRPEF del 19 % per le spese sanitarie, senza limite di importo né franchigia, applicabile anche ai medicinali, visite, terapie, trasporto in ambulanza e ausili come protesi. È prevista anche l’IVA al 4 % per l’acquisto di dispositivi e veicoli adattati, insieme all’esenzione dal bollo auto per il disabile.
I contribuenti che assistono familiari con disabilità grave possono includere nel 730 le spese congiunte, proprie e del paziente, godendo dello stesso trattamento fiscale. Queste agevolazioni, previste dalla Legge 104/92, mirano a sostenere concretamente, alleggerendo il carico economico legato all’assistenza quotidiana e accumulandole possono arrivare anche a cifre di decine di migliaia di euro.
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